Almanacco del Calcio Toscano

Questi i possibili gironi di serie D 2023/24

Le toscane in tre gironi separati, con il Grosseto da solo (come era capitano nell’anno, nefasto, di Pincione) con sarde e laziali: buona parte delle toscane nel Girone E con umbre e, novità, romagnole, mentre le restanti squadre toscane nel girone D con le emiliane e quattro lombarde. Potrebbe essere questa la soluzione trovata dal Dipartimento Interregionale per il puzzle, sempre accattivante, dei gironi di serie D.
C’è grande attesa per i conoscere i raggruppamenti che verranno però pubblicati solo dopo la sentenza del Consiglio di Stato che prenderà in esame i ricorsi di Reggina e Perugia. Una circostanza inevitabile perché, ad esempio, se venisse confermata l’esclusione dalla Reggina dalla serie B, il Brescia sarebbe ripescato in serie B, la Casertana in serie C e il Progresso in serie D. Logico che una squadra di Caserta o una di Bologna in serie D fanno la differenza nella composizione dei gironi.
Se il Consiglio di Stato verrà confermato per il 29 agosto, il Dipartimento Interregionale dovrebbe pubblicare i gironi il 31 agosto, con conseguente slittamento della prima giornata di campionato dal 3 al 10 settembre, mentre i primi due turni di Coppa si potrebbero disputare domenica 3 e mercoledì 6 settembre. Entro domani la Lega Nazionale Dilettanti dovrebbe comunicare la sua decisione ma questo è, al momento, l’indirizzo preso.
Che sia Casertana o Progresso, che ci sia la Reggina in sovrannumero e, di conseguenza il Molfetta ripescato per portare l’organico ad un numero pari (168), il quadro generale è però in gran parte delineato. Considerando il numero ridotto di squadre al Sud, salvo sorprese, come detto saranno le laziali (Anzio, Boreale, Cassino, Cynthialbalonga, Flaminia, Lupa Frascati, Nuova Florida, Ostiamare, Real Monterotondo Scalo, Sora, Tivoli, Trastevere, Vis Artena) a finire in Sardegna, dove ci sono Atletico Uri, Budoni, Sarrabus Ogliastra e Sassari Latte Dolce, insieme al Grosseto, unica toscana nel girone F. Il Girone D vedrebbe Aglianese, Certaldo, Ghiviborgo, Livorno, Pistoiese, Real Forte Querceta, Seravezza Pozzi, Tau Altopascio con le emiliane (Borgo San Donnino, Carpi, Corticella, Imolese, Lentigione, Mezzolara e Progresso) con quattro o cinque “basso lombarde” in un girone a 20 squadre; il Girone E dovrebbe invece vedere ai nastri di partenza le 3 umbre (considerando umbro il Sansepolcro), 10 toscane (Aquila Montevarchi, Cenaia, Figline, Follonica Gavorrano, Mobilieri Ponsacco, Pianese, Poggibonsi, Prato, San Donato Tavarnelle e Sangiovannese) e 4 romagnole (Forlì, Ravenna, Sammaurese e United Riccione) e il Victor San Marino. Prato e Pistoiese sarebbero quindi divise, per motivi di ordine pubblico: niente super derby, quindi. Unico vero dubbio riguardante le toscane è su quale squadra accompagnerà Livorno, le lucchesi e le pistoiesi nel Girone D: al momento, come scritto, la più indicata parrebbe il Certaldo, ma potrebbero andarci in alternativa una fra Cenaia e Ponsacco.
Proseguendo nel giochino che tanti ci appassiona nel Girone A ci sarebbero liguri piemontesi e una lombarda, nel girone B 20 lombarde, nel Girone C 14 venete, 2 trentine e 2 friulane, mentre nei tre gironi meridionali andrebbero le altre con due gironi a 20 squadre in caso di inserimento della Reggina in sovrannumero.
Chissà quanto ci siamo avvicinati…

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