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Serie D – Brega (Ponsacco), dopo l’errore dal dischetto, suona la carica

Troppo facile venire a parlare quando si fa gol o si vince, ma io penso che un giocatore come me debba prendersi le sue responsabilità sempre, anche quando sbaglia”. Così dopo 17 reti segnate in 22 partite giocate, una tripletta e tre doppiette per la prima volta in questa stagione Cristian Brega chiede un’intervista. Lo fa nel momento probabilmente più complicato, dopo quel rigore calcio a lato dal dischetto nello scontro diretto contro il GhiviBorgo che, se realizzato, avrebbe consentito all’Fc Ponsacco 1920 di battere la prima della classe e di balzare al comando. Una partita che, mentalmente, il bomber rossoblù nelle ultime ore ha rivisto e rigiocato chissà quante volte: “Se avessi realizzato il rigore o il mio diagonale non si fosse stampato sul palo, adesso saremmo qui a commentare tutta un’altra gara e parleremmo di una squadra superlativa che ha annientato la prima della classe perché questo è ciò che abbiamo visto domenica al Comunale – sottolinea -: in campo c’è stata una squadra e siamo stati noi dato che il GhiviBorgo ha pareggiato con l’unico tiro in porta fatto in tutta la partita”. La sente la responsabilità Cristian Brega. Perché è uno dei giocatori più forti dell’Fc Ponsacco 1920 e, probabilmente, del campionato. E perché sì, domenica ha sbagliato. E lo ammette senza nascondersi: “Mi girano le scatole per dirla con un eufemismo – ribadisce più volte – e anche tanto. E proprio per questo non vedo l’ora di scendere nuovamente campo: anzi, se avessero anticipato a domani, sarei stata più contento dalla fame che ho di giocare”. Perché su un punto proprio non ci sono dubbi: “Lo dico chiaro, con ancora più forza di prima: noi non si molla di un millimetro. Siamo lì e ce la giocheremo fino all’ultimo. Ci sono ancora 13 partite, saranno altrettante battaglie e siamo ad un passo dalla vetta. Nel girone di ritorno abbiamo vinto solo una gara? Vero, arriveranno momenti migliori. Se giochiamo sempre come contro il GhiviBorgo, non possono non arrivare. Noi di sicuro non molliamo: possiamo farcela e ne siamo consapevoli”. Domenica a Gavorrano per lui sarà una partita speciale: “Ritroverà tanti amici e un ambiente in cui ho trascorso due anni splendidi e sono stato benissimo: sono legato a quella società e a chi la guida, ma li abbracci e le cortesie saranno a fine partita: andiamo là per fare risultato e abbiamo tutto per riuscirci, anche se loro sono forti”