Almanacco del Calcio Toscano

Serie D – Grotti (Sinalunghese): “Siamo dove dovevamo essere!”

Felicità, eccitazione, gratificazione: la Sinalunghese da un giorno e mezzo è tornata (dalla porta di servizio del ripescaggio) in serie D dopo un anno di Eccellenza. E stavolta ha tutta l’intenzione di restarci, non come nell’esperienza precedente nella quale dopo un anno l’allora squadra di Fani tornò subito, dopo il play-out di Scandicci, in Eccellenza. Ne parliamo con il vice-presidente rossoblu, avvocato Massimo Grotti, e il direttore sportivo Massimo Buracchi, una volta smaltita la “sbornia” del festeggiamento, già al lavoro per la nuova stagione.
Questo ripescaggio viene da lontano: dalla retrocessione dell’anno scorso e dal mancato ripescaggio per un soffio, con la Sinalunghese nel 2019 prima delle escluse.
“Temevamo una beffa-bis -spiega Grotti – perché effettivamente quest’anno ne sono successe di tutti i colori. Essere ancora una volta la prima delle escluse, anche nel 2020, davvero sarebbe stato insopportabile:ma siamo in serie D e ce lo siamo meritati, siamo dove dovevamo essere!”.
Eppure gli ostacoli che la Sinalunghese ha superato nel corso degli ultimi mese sono innumerevoli…
“Beh, intanto – continua il vice-presidente rossoblu – ci è rimasto l’amaro in bocca per la stagione 2019/20: eravamo in grande forma al momento dello stop, in piena rimonta sul Badesse che avremmo ospitato in casa di lì a poco. Insomma, eravamo convinti di poter vincere il campionato, ma così non è stato. E la scelta di cristallizzare le classifiche e i verdetti in quel momento è ovviamente la più logica che si potesse prendere. Ma lì è cominciato un altro campionato perché volevamo salire in D come seconda classificata. Purtroppo è stato scelto un criterio (quello della media punti “nazionale”, n.d.r.) iniquo e che ci ha penalizzato oltremisura. E siamo rimasti fuori dalla prima chiamata delle sette promosse. Poi ecco la graduatoria di merito per il ripescaggio e saremmo stati primi in Italia se fossero stati utilizzati i soliti criteri, invece (chissà perché…) quest’anno è stata cancellata la Coppa Disciplina… E eravamo secondi fra le squadre di Eccellenza. Poi la decisione di ripescare, alternativamente, due retrocesse a una sola seconda: cosa mai successo prima. E anche questo ci ha penalizzato. Infine, in C nonostante la crisi solo tre squadre hanno rinunciato: di solito invece i posti erano molti di più… Insomma, tanti, tantissimi ostacoli ma grazie al lavoro di tutta la società adesso siamo in D”.
Dopo i verdetti della C e le sole tre rinunce, le speranze parevano svanite…
“Ci abbiamo sempre sperato, ma è chiaro che la rinuncia del Sondrio di una settimana fa ci ha ridato forza. E alla fine, insieme all’iscrizione in sovrannumero del Siena, è stata decisiva”.
Il Badesse qualche giorno fa ha dichiarato che non ha festeggiato la vittoria del campionato: voi festeggerete la promozione in D?
“Per l’Emergenza Coronavirus non si può come ci sarebbe piaciuto, altrimenti lo avremmo sicuramente fatto! Faremmo delle micro-feste, ma la D va celebrata anche se è arrivata a settembre. Poi testa bassa e a lavorare perché la D, e lo abbiamo imparato sulla nostra pelle, è un campionato lungo e difficile e quindi non va lasciato nulla al caso. Siamo in D e vogliarmo rimanerci a lungo, aprendo un bel ciclo”.
A questo proposito, da tempo manca la punta centrale dopo l’addio inaspettato di Pluchino.
“Stiamo valutando – spiega adesso il d.s. Buracchi – eravamo partiti con l’idea di cercare un centravanti puro (con il gruppo si sta allenando l’ex rossoblu Giacomo Lucatti, che però aspetta una chiamata “importante, n.d.r.), ma aspettando di vedere la categoria… adesso, dopo due settimane di allenamenti, stiamo prendendo in considerazione anche l’idea invece di una punta esterna, magari puntando sul nostro giovane Brent Doka (02) dal quale ci aspettiamo molto, come da tutti i nostri giovani del vivaio. Vediamo, anche cosa offre il mercato. Inoltre, ci manca anche un terzo centrale difensivo: la D della stagione 2018/19 ci ha insegnato che si tratta di un campionato lungo, nel quale ci vuole una rosa profonda, ma che si può anche sistemare strada facendo. Penso però che per l’attaccante la prossima sia la settimana decisiva”.

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