Almanacco del Calcio Toscano

Promozione – Il condor Fabbri affossa… gli ex amici!

Un gol di testa del “condor” Francesco Fabbri, 34 anni il prossimo gennaio, ha regalato domenica i tre punti al Calenzano contro i suoi ex compagni del Maliseti nella quinta giornata del Girone A di Promozione. “E’ stata una gara particolare, singolare, durante la quale era tutto un chiacchierare tra vecchi amici – ha dichiarato l’esperto attaccante rossoblù -. A me serviva fare gol perché erano tre giornate che, sia io che la squadra, non riuscivamo ad andare a segno. Mi dispiace un po’ per il fatto che è successo proprio contro il Maliseti ma ci voleva. Dopo che loro sono rimasti in dieci, dovevamo vincere in tutti i modi”. La partita è stata tesa e combattuta come c’era da aspettarsi, considerato anche che Fabbri non era l’unico ex in campo. Il direttore di gara Ravara ha avuto infatti molto da fare. L’episodio più discusso è stata l’espulsione al 40’ di Luigi Cardillo, altro attaccante, cresciuto nel Calenzano, che veste per la terza stagione consecutiva la maglia del Maliseti. I due sono stati anche compagni di reparto e Fabbri ha così commentato il cartellino rosso per Cardillo: “L’espulsione ci ha sicuramente agevolato il compito. Il mio compagno di squadra Saar era andato un po’ fuori giri e aveva commesso due o tre falli di fila. I giocatori del Maliseti sono andati tutti intorno all’arbitro per chiederne l’espulsione e devono avere un po’ esagerato. Non so cosa abbia fatto di preciso Cardillo né se la decisione sia stata presa dall’arbitro o dal guardalinee. Qualunque cosa sia successa è stata un po’ una bischerata perché lo sa anche lui che gli arbitri, specialmente in queste categorie, spesso vogliono dimostrare chi comanda in campo”. Il Calenzano occupa ora la sesta posizione di classifica, a pari con la Vaianese Impavida Vernio. “Mi piacerebbe che si riuscisse a fare un bel campionato e a diventare una squadra vera – ha aggiunto Fabbri -. Il nostro primo obiettivo è la salvezza. Quello di quest’anno è un campionato molto equilibrato, Aglianese a parte. Raggiungere i play-off sarà una sfida molto dura ma, se in campo non regaliamo nulla, ci possiamo riuscire”. Il centravanti del Calenzano ha le idee chiare anche a livello personale: “A me piace fare gol. Quando giochi bene, il gol poi arriva. Per questo prima di tutto devo pensare ad allenarmi bene, a giocare per la squadra e a stare lontano dagli acciacchi visto ormai l’età che ho”. Per descrivere Francesco Fabbri basterebbe forse il suo soprannome “Condor”, di cui lui stesso ci racconta l’origine: “Condor nasce per due motivi. Me lo diede quando ero piccolo uno dei miei primi allenatori perché facevo sempre gol sulla respinta del portiere. Poi, quando ho iniziato a segnare in Categoria, alcuni miei amici lo ritirarono fuori. Del resto da ragazzo mi era cresciuto anche un po’ il naso e, con il naso grosso che ho, Condor ci stava bene!”.

Antonio Facchi

FONTE: Il Tirreno