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Eccellenza – Toccafondi: “Livorno in Eccellenza e serie D obbligato a vincere”

È stato accolto da una vera e propria ovazione, ha rifiutato la sciarpa amaranto perché “prima devo meritarmela”, ha accettato questa sfida perché “Livorno è diversa” e si è presentanto annunciando che “se prendo il Livorno in Eccellenza ho l’obbligo di vincerla così come in serie D”. Paolo Toccafondi, nuovo presidente della neonata società, si è fatto conoscere alla città e ai tifosi, nel pomeriggio di oggi lunedì 16 agosto, in quella che sarà, nuovamente, la casa degli amaranto: lo stadio Armando Picchi. Cresciuto nel mito di Renzo Melani (allenatore della storica cavalcata in C1 a suon di record nella stagione 1983-1984) e diventato “fan” del Livorno grazie alle telecronache di Vezio Benetti, Toccafondi sa che davanti a sé ha un duro lavoro a cominciare dall’allestire una squadra che sia competitiva per l’Eccellenza perché il primo obiettivo sarà la pronta risalita tra i dilettanti. E cercherà di farlo con il nome di Us Livorno visto che il club Magnozzi-Fides ha ceduto il marchio proprio alla nuova società. Decisivo, ai fini della trattativa, l’interlocuzione di Cristiano Lucarelli: “Sono venuto via da Prato dopo oltre 40 anni e quando mi ha chiamato ho prima risposto che avevo bisogno di 24 ore di tempo per pensarci. Tuttavia dopo un’ora l’ho richiamato e ho accettato perché, come detto in precedenza, Livorno è diversa. So che c’è da ricostruire tutto perché non abbiamo né un ufficio né le maglie con cui giocare ma sono tutti problemi che si risolvono”. L’imprenditore ha subito messo in chiaro un concetto: “Ho parlato con i ragazzi della curva Nord e qualcuno al mio arrivo ha provato a darmi una sciarpa. Io l’ho rifiutata non per mancanza di rispetto ma perché so cosa significhi per i tifosi questa sciarpa e se me la vorranno dare lo dovranno fare tra 6 mesi o un anno perché me la sarò meritata come uomo”. “A Prato – continua Toccafondi – in 42 anni non siamo mai falliti ed è importante avere sempre la stessa matricola. Ci è mancata solo la serie B e quando me ne sono andato ho regalato la società lasciando mille lire nel conto corrente e con fornitori e dipendenti che non avanzavano nulla. Qui abbiamo l’obbligo di vincere in Eccellenza e serie D ma i campionati prima vanno vinti sennò si prende solo in giro le persone. Ci attrezziamo per fare quello che abbiamo in mente, io di sicuro non lascerò chiodi”. Toccafondi annuncia i prossimi passaggi: “L’allenatore sarà Francesco Buglio, il direttore sportivo sarà Raffaele Pinzani. Al momento abbiamo la parola di 4-5 giocatori che hanno già dato la propria disponibilità, ma tutto è ancora in divenire. Dalla prossima settimana farò richiesta di affiliazione al Comitato regionale toscano e verserò 100mila euro a fondo perduto per iscrizione”. Costruire la squadra non sarà comunque un’impresa facile: “Le squadre sono già fatte – sottolinea il presidente – e tanti giocatori sono già stati presi. Chi non vorrà venire da noi nonostante non abbia una squadra lo lasceremo perdere ma entro il 1 settembre vorrei avere una ventina di giocatori di cui la metà nostri e altri in prova per provare a organizzare un breve ritiro. Sarà fondamentale non sbagliare i tre fuoriquota e per questo mi sto già muovendo. Faccio anche un appello: i giovani livornesi che provengono dal settore giovanile della vecchia società sono i benvenuti. La squadra dovrà avere quel pizzico di livornesità necessaria per affrontare una situazione come questa”. Toccafondi spende parole anche per chi, a causa delle vicende della vecchia As Livorno, rischia di non avere più uno stipendio: “Daremo una mano anche a loro nei limiti del possibile. La vecchia struttura della società era da serie B, noi siamo in Eccellenza. Ho iniziato a fare colloqui con queste persone e vedremo che possiamo fare”. Un’ultima battuta sui tifosi: “Li ringrazio dell’accoglienza e dico che senza di loro questa rinascita non è possibile”. 
FONTE: livornotoday.it

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