Almanacco del Calcio Toscano

Sarti, mister con misura

Gianluigi Sarti allena il Montespertoli, capolista in Eccellenza.

Ci racconta il suo credo, la sua esperienza e le sue precise misurate ambizioni

Sarti, mister con misura. Gianluigi Sarti è alla seconda stagione sulla panchina del Montespertoli.

Ex laterale difensivo di Grassina, Aglianese e Sestese, leva calcistica classe ’68. Gianluigi Sarti ha collezionato anche circa 300 presenze in serie C con le maglie di Aosta, Latina, Vastese, oltre a quella fiorentina della Rondinella.

Al Fiesole Caldine la prima panchina

Il suo percorso da allenatore parte con il Fiesole Caldine, poi con il San Donato Tavarnelle, il Pontassieve, il Chiusi per approdare alla Sangiustinese, alla Lastrigiana e infine al Gambassi e per ultimo a Lamporecchio.

Domenica 19 maggio 2019, playout di Promozione: Gambassi-Venturina 3-0, è salvezza per mister Gianluigi Sarti, già sorridente a bordo panchina.

Dopo sette giornate, per la prima volta nella storia, il Montespertoli è primo in classifica, anche se in condominio. L’Almanacco è andato subito a tastare il polso del suo mister.

Sarti, non la vogliamo gufare, però siete primi… Come vive questo momento?

Beh, in alto si sta bene, si lavora con serenità, con venti anni di esperienza da allenatore dico che la posizione dopo 7 giornate conta il giusto. E’ la fotografia di un momento, dice che stiamo facendo un bel lavoro di gruppo, i ragazzi si vogliono bene dentro e fuori lo spogliatoio, in campo lottano uno per l’altro. Poi, certo, stiamo assimilando bene anche l’organizzazione tecnico tattica. Tutto questo porta punti, ma i conti si faranno dopo quanto conterà davvero la classifica e potremo capire se il lavoro avrà dato i suoi frutti. Stare lì ci dà forza consapevolezza e serenità, che non significa rilassamento ma stimolo per continuare con impegno su questa buona strada”.

Il nostro è un movimento in crescita

Perdete col Perignano, 3-1 come l’anno scorso… Poi battete il Cecina che a sua volta batte il Perignano… C’è equilibrio, di che livello?

E’ un equilibrio livellato verso l’alto. Le squadre che sono partite come protagoniste favorite cercano ancora la quadratura, quelle con minori aspettative stanno facendo subito bene. Tutti hanno condotto un mercato oculato, schierano giocatori offensivi importanti. Le società hanno più conoscenza e informazione, col supporto di match analyst, si visionano le partite studiando i futuri avversari. Anche un’emittente come TV Prato con le riprese, gli highlights e gli approfondimenti, la stessa vostra testata on line, danno un loro contributo fondamentale alla crescita del movimento. Il resto lo fa la passione, senza quella si ferma tutto”.

Siamo in dieci in sette punti, il tempo sgranerà i valori

In questo contesto può indicare una griglia di valori in prospettiva futura?

Il Perignano è solido in difesa e centrocampo, e davanti ha tre giocatori letali. Il Tuttocuoio schiera individualità di spicco, la Cuoiopelli ha un bel collettivo. Faccio i complimenti allo Sporting Cecina, che abbiamo battuto dopo essere stati molto in difficoltà, hanno un bel blocco dietro e tre davanti in gamba, dovranno calibrarsi alla categoria e fare esperienza ma possono far bene. Aspetto il Camaiore, partito più compassato ma con grossi nomi in rosa e dovrà venir fuori. Dai 7 ai 14 punti si concentrano dieci squadre, ci siamo anche noi. Il campionato cerca ancora il suo equilibrio, è presto per sgranare i valori”.

Il miglior attacco… è la difesa!

Il Montespertoli ha chiuso 4 gare su 7 senza subire gol, solo dal Perignano ne ha subite più di una. Segno che il lavoro parte dalla fase difensiva?

La misura del tempo è preziosa come quella delle ambizioni, ecco Gianluigi Sarti con il cronometro a tracolla, la partita è Lastrigiana-Sestese 1-1

In estate abbiamo perso Niccolò Del Pela, un giocatore di potenzialità straordinarie che ci aveva garantito 20 gol. La società ha un budget preciso, abbiamo pensato di conseguenza di solidificare le fondamenta, come a tirare due linee ideali a centrocampo e in difesa con innesti d’esperienza formata in categoria. In porta ho due ragazzi giovani – 2004 – già quotati, il nostro Federico Biotti e Giulio Onori proveniente dal San Donato Tavarnelle. Sono arrivati dalla Lastrigiana Andrea Calonaci e Andrea Corradi, che alla Lastra ha esordito con me, oltre a Lorenzo Trapassi e Niccolò Marconi. Alessio Anichini dal San Miniato e Niccolò Pecci dal Perignano si integrano con Alessandro Marconcini che già era con noi nella cerniera di centrocampo. Poi è importante il lavoro dei trequartisti sull’impostazione avversaria, il pressing della punta sui centrali e degli esterni sui laterali. La fase difensiva parte dall’attacco”.

Spogliatoio, generazioni a confronto

Fra Lorenzo Trapassi (’90) e il “leggendario” Marco Maltomini (’91) e le quote dal 2003 in poi, si può dire ci sia una generazione piena. Come va l’intesa?

Con la maglia della Rondinella, Gianluigi Sarti ha incrociato i tacchetti con i nazionali degli anni ’90, in un allenamento a Coverciano. Eccolo fra Zola e Chiesa, si riconoscono Maldini, Ferrara, Peruzzi, Di Livio e Carboni.

Devo dire che ho la fortuna di avere dei vecchi, diciamo così, fantastici. Sono i primi a dare le indicazioni giuste, anche nella maniera di porle, senza andare mai oltre le righe, con educazione e misura. Sono un esempio per i ragazzi e vengono molto ascoltati e seguiti”.

Le quote: portiere e esterno alto

Lei ha giocato in prevalenza laterale difensivo, posizione che di solito si riserva ad almeno una quota. Segue questa tendenza?

Come dicevo una quota l’abbiamo fra i pali, nella mia carriera mi è capitato spesso, se ho un ragazzo affidabile e di prospettiva preferisco così. Per l’altra, visto che bisogna ragionare per coppie di giocatori, che si contendano il ruolo e siano intercambiabili, copriamo gli esterni d’attacco. Grazie all’ottimo lavoro della nostra Juniores, abbiamo Leonardo Lotti e Gabriele Marcacci del 2004, sta facendo bene Matteo Cremonini, un 2005 arrivato in prestito dal Pontedera attraverso il San Donato Tavarnelle. E aspettiamo il rientro di Andrea Marchi, 2003 che ha già fatto bene l’anno scorso”.

Domenica prossima affronterete il Ponte Buggianese di mister Enrico Gutili, classe ’69, lei ’68, immagino vi conosciate bene….

Sì, con Enrico ci sentiamo ogni tanto per passarci qualche dritta sportiva, siamo stati avversari da giocatori. Ci contraddistingue una stima reciproca, è un allenatore preparato, con un’ottima stagione alle spalle. Ci abbracceremo all’inizio e poi ognuno seguirà il proprio cuore. Mi aspetto un avversario solido, tosto, ben messo in campo. Dovremo prepararci bene perché sarà una battaglia sportiva”

La rosa ampia le permette di scegliere fra più moduli, qual è il suo favorito?

Fin dai primi anni al Fiesole Caldine in Eccellenza, son stato forse tra i primi a proporre il 4-2-3-1 ai nostri livelli. Negli anni mi è capitato di cambiare per necessità, oppure di adattarmi a situazioni in cui sono subentrato in corsa. Ma quello resta il mio preferito”.

Montespertoli grande piazza, anche… per le sagre!

Come valuta i rapporti con la piazza, i tifosi e le istituzioni?

Beh, abbiamo un presidente, Luca Marchetti, in carica fin dai tempi della 3a categoria, una decina d’anni fa. In pratica è il capo di una comunità di persone, con tanto lavoro di volontariato, nello sport e nelle sagre che contraddistinguono il paese, fra vino, cacciucco, pappardelle e via gustando… Poi ci sono le sponsorizzazioni, la società ha sempre fatto conti precisi, sa le dimensioni entro le quali muoversi. Il paese è per noi un ambiente familiare, i tifosi hanno il loro covo gialloverde, vengono a parlare con noi della partita, si informano sulle condizioni dei giocatori, se vedono l’impegno ci garantiscono sempre tifo e tributo a fine partita al di là del risultato. Per lo stadio, il Comune ha in programma la ristrutturazione di parte della tribuna principale e la copertura di quelle dei campi in sintetico a 7 e a 11, un bel passo avanti”.

Il mio calcio pane e salame…

Infine le chiediamo un suo punto di vista sul calcio dilettanti, quali sono i punti di forza della nostra regione e quali invece i tasti dolenti?

Bisogna dire che sono stati anni davvero difficili, fra pandemia, ripescaggi forzosi, vicissitudini extra sportive e riforma dello sport. Sono nel cuore del nostro Presidente federale Paolo Mangini, che ha dovuto fronteggiare tutto questo. Ci vorrebbe più tempestività nell’ufficializzare le decisioni. L’estate porta sempre apprensioni, l’inizio stagione e la formazione dei gironi ne creano di continue. Le regole sulle quote sono uscite ad aprile, quando può essere complesso programmare investimenti importanti. Spero si chiarisca presto la norma per la prossima stagione. Poi c’è la riforma dello sport che è partita a inizio stagione senza tempo per strutturarsi. Per chi va avanti a pane e salame (sorride n.d.r.) è dura ragionare di colpo con un commercialista di buste paga, contratti, senza contare i costi di amministrazione. Ma è un discorso ampio che coinvolge tutto il movimento nazionale”.

Dalla fascia un’occhiata al pallone, una all’area di rigore. Un cross calibrato e nascerà il gol (garantisce Sarti!) in un lontano – ma non troppo – Rondinella-Tempio di serie C2

La famiglia alleato fondamentale

Per concludere le lasciamo uno spazio per salutare chi vuole, magari qualcuno che ha segnato il suo percorso di giocatore e di tecnico…

“Beh, mi vengono in mente i miei inizi alla scuola calcio della Reman Audace. E non posso che ringraziare tutta la mia famiglia, mia moglie Serena e i miei figli: Manuel che mi segue dall’estero, dopo ogni partita la sua videochiamata c’è sempre; e Federico, che condivide da giocatore e da vicino la mia passione. Senza il loro sostegno e amore costante non avrei fatto così tanto”

Edoardo Novelli


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