Almanacco del Calcio Toscano

Promozione Girone C – Monterotondo-Fratres Perignano 0-0

Nonostante sia finita a reti bianche, è stata una gara piacevole quella del recupero pre-vigilia di Natale tra Monterotondo e Fratres Perignano. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto. Complessivamente Ad attaccare di più sono stati i Fratres. Nel primo tempo due ottimi interventi del portiere locale Bugelli hanno evitato il peggio: l’estremo difensore ha ben parato su due tiri dal limite, il primo di Bonamici e il secondo di Galluzzi. Il Monterotondo si è reso pericoloso nella prima frazione su due palle recuperate sui rinvii dal fondo del portiere ospite ma né Ferretti Athos né Martelloni sono riusciti a trovare la via del gol. Nella ripresa i Fratres Perignano hanno praticamente schiacciato nella propria metà campo il Monterotondo, che dal canto suo si è difeso con ordine, stando ben attento a non farsi colpire. Gli ospiti hanno collezionato una serie di calci piazzati senza però sortire l’effetto sperato. Il pareggio al termine del triplice fischio finale appare giusto. Le due squadre restano appaiate a venti punti perdendo entrambe l’opportunità di portarsi al quarto posto in classifica e, quindi, di entrare nella zona play off.  Bugelli è stato il migliore in campo. Buona la direzione di gara del signor Cerbasi di Arezzo. Nel prossimo turno, il primo del 2018, il Monterotondo ospiterà l’Armando Picchi mentre i Fratres Perignano andranno in casa del Cecina.

IL TABELLINO: 0-0
MONTEROTONDO
: Bugelli, Ferri, Berti, Ciaravolo, Ferretti C. (65’ Lorenzini), Romeo, Arbulla (76’ Ruggiero), Di Giuseppe, Morelli F., Ferretti A., Martelloni. A disp.: Di Donato, Giommoni, Ladu, Falzone, Vezzi. All.: Ballerini.
FRATRES PERIGNANO: Castagnoli, Aliotta, Piletti, Pagini, Galluzzi, Bonsignori, Sibilia (84’ Matta F.), Bova, Bonamici (58’ Kavtaradze), Favilli, Matta C. A disp.: Librizzi, Guasti, Pagliai, Giovannini. All.: Ticciati.
ARBITRO: Cerbasi di Arezzo.
NOTE: Ammoniti Pagini, Bonamici, Ferretti A., Ferri, Ruggiero, Matta F.

FONTE: Il Tirreno