Almanacco del Calcio Toscano

Promozione Gir.A – Bertini (Staffoli) da 100 e lode!!!

100 e lode! Francesco Bertini, attaccante simbolo dello Staffoli (società alla seconda stagione nel Girone A di Promozione), ha appena tagliato un traguardo che pochi attaccanti possono vantare nella propria carriera: i 100 gol siglati. Un traguardo che riempie di orgoglio l’attaccante santacrocese e che ricorda bene da dove è cominciato.
“Il primo gol lo segnai con la maglia del Montecalvoli – dice quasi imbarazzato Bertini – in Coppa Italia di Eccellenza più di 10 anni fa… ero un ragazzino al debutto nelle prime squadre… poi scesi in Promozione nell’Urbino Taccola dove segnai altri due gol, sia pure giocando poco per un infortunio. Da lì in poi ho iniziato un girovagare nelle categorie inferiori (S.Miniato B., Capanne, Santacrocese) nelle quali avevo un po’ perso la voglia di essere “calciatore”… Avevo mentalmente un po’ staccato ma ho avuto la fortuna di incontrare l’ambiente dello Staffoli nel 2008. Dalla Seconda Categoria abbiamo realizzato una cavalcata straordinaria, iniziata con la vittoria nella finale play-off di Seconda (in cui segnai una doppietta). Poi da quando arrivò mister Cristiani le cose hanno fatto un salto di qualità eccezionale e in 5 anni ci siamo tolti insieme tantissime soddisfazioni: mi ha ridato la voglia di sentirmi giocatore, mi sono allenato meglio e i risultati si sono visti: in cinque anni con lui ho segnato 17, quindi di nuovo 17, poi il mio record di 18 (l’anno del salto in Promozione, n.d.r.) e quindi 12. Quest’anno sono a 7 e spero nella doppia cifra, non è facile perché ho avuto un po’ di problemi di pubalgia. Complessivamente con lo Staffoli ho messo a segno 71 reti”.
Ti senti il simbolo di questa squadra?
“Simbolo è forse una parola un po’ grossa… Diciamo che cerco di essere un punto di riferimento per i più giovani, come lo furono per me alcuni miei compagni 10 anni fa… Incarno bene lo spirito di una piazza come Staffoli nella quale sappiamo di dover lottare con il coltello fra i denti perché dobbiamo confrontarci con piazze più grosse di noi ogni domenica. Lo sappiamo, ne siamo fieri e cerco di trasmettere questo sentimento a tutta la squadra”.
Che tipo di attaccante sei?
“Sono una classica seconda punta a cui piace girare attorno a un centravanti, cosa che quest’anno però capita poco perché ci manca un “9” di ruolo in squadra e quindi mi sto adattando anche a fare il punto di riferimento offensivo. Sono un destro, anche se non mi vergogno a calciare di sinistro (domenica ho anche fatto gol… di ginocchio!), amo cercare la profondità”.
Prima dell’arrivo di Ermini in panchina sembravate spacciati, ora invece la situazione è cambiata…
“La posizione di classifica è più o meno quella, ma abbiamo notevolmente accorciato le distanze e la salvezza senza play-out non è impossibile. Nelle prime 12 partite purtroppo le cose non funzionavano, si era creata una certa frattura nello spogliatoio. Ermini è stato bravissimo a ricompattarci, ci ha dato entusiasmo, ed è stato il primo a crederci. Credo che, comunque vada, gli vada fatto un monumento. Dove siamo ora è soprattutto merito suo: i giovani sono cresciuti e i “vecchi” si sentono maggiormente responsabilizzati. Ci sarà una bella lotta in fondo alla classifica: c’è tanto equilibrio e, a parte il Ponte a Moriano, poi le altre sono tutte in ballo. Noi lotteremo fino alla fine, come è nel nostro DNA!”.
E in testa cosa succede? Aglianese o Castelnuovo G.?
“Un mese fa avrei detto senza dubbio Aglianese sia per la rosa che per il cammino… ora è più dura. Ma dico sempre Aglianese, se non altro per i tre punti di vantaggio che ha ora sul Castelnuovo G.”.