Livi (Montevarchi): “Ora c’è grande fiducia”

“Stagione complicata, ma adesso c’è fiducia”. Il presidente dell’Aquila Montevarchi Angelo Livi suona la carica per i rossoblu in vista del delicato e decisivo match di domenica prossima al “Buitoni” di Sansepolcro. Una vittoria consegnerebbe la salvezza con un turno di anticipo, con il pari bisognerebbe aspettare i risultati dagli altri, infine una sconfitta farebbe ripiombare i valdarnesi in piena zona rischio.
“A Sansepolcro speriamo di poter fare risultato pieno – spiega il numero uno del Montevarchi – vogliamo proseguire nella nostra striscia positiva. Adesso siamo padroni del nostro destino: solo due mesi fa sarebbe stato difficile da pensare… Confido che la partita di domenica possa chiudere i conti, anche se dobbiamo stare sereni perché eventualmente c’è la gara del turno successivo. Per il Sansepolcro è una gara ancor più importante loro. Ma siamo molto fiduciosi”.
Ritroverete domenica un grande ex, Essoussi…
“Incontreremo un ragazzo che da noi ha lasciato ricordo indelebile: mi auguro che il nostro popolo, che si seguirà sicuramente in massa al “Buitoni” gli possa attribuire un gesto di affetto. Adnane è stato con noi per quasi un lustro, dimostrando non solo di essere un gran giocatore, ma soprattutto una persona di intelligenza e spessore non comune”.
Ma facciamo un passo indietro: come è finito il Montevarchi a giocarsi la salvezza a 180’ dal termine?
“Abbiamo avuto in estate delle indubbie difficoltà nella costruzione della squadra: dell’organico dell’anno precedente non era rimasto nessuno, vuoi perché qualcuno è rimasto nei prof e qualcun altro ha fatto altre scelte, legittime. Questo ci ha messo indubbiamente in difficoltà: il nostro direttore ha dovuto lavorare su tanti fronti, cosa che non sarebbe successo se fosse rimasta un po’ dell’ossatura della stagione precedente. Avendo dovuto cambiare molto e fare diverse scommesse, era anche inevitabile commettere qualche errore”.
A livello dirigenziale e societario cosa è dovuto cambiare dalla serie C alla serie D?
“Una retrocessione comporta sempre difficoltà, specialmente se si passa dal mondo dei prof a quello dei dilettanti. Abbiamo dovuto rimettere le cose in chiaro per una società piccola ma con imprenditori locali con passione che fanno tanti sacrifici. Abbiamo dovuto operare con meno disponibilità e un budget minore. Comunque la serie C è una categoria bellissima e vale la pena farla anche se dopo si porta dietro qualche strascico…”.
Dopo l’estate, la squadra era comunque partita discretamente, andando in contro a un calo notevole nel 2024.
“Sì, non siamo partiti male, ma poi la mancanza di esperienza in diversi momenti e l’aver perso punti importanti in partite che si erano messe bene si ha fatto scivolare in classifica. Qualcosa mancava nel ritmo e nell’intensità della squadra: per carità tutti hanno lavorato al meglio delle proprie possibilità. Ma assemblare 20 ragazzi nuovi tutti assieme, riuscire a trovare il modulo giusto, ha impiegato tanto tempo e non è stato facile per Simone Calori che è un bravissimo allenatore. Del resto le avversarie il tempo non te lo danno… non ti aspettano… Siamo quindi dovuti intervenire, chiamando Loris Beoni per svoltare pagina. È un tecnico preparato, esperto, con notevole carisma. Ha trovato la formula giusta per entrare nella mente dei ragazzi perché rendessero per quello che realmente valgono”.
Una volta conquistata la salvezza, si potrà programmare la nuova stagione. Ma qualche chiacchierata in società l’avrete già fatta, o no?
“Adesso, innanzitutto raggiungiamo la salvezza. Poi ci vedremo, ci riuniremo e ci metteremo tutti in discussione: dal presidente all’ultimo dei tesserati. Se l’anno prossimo vedremo un Montevarchi protagonista in campionato? È presto per parlarne: pensiamo a domenica e al Sansepolcro. Poi vedremo”.

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