Almanacco del Calcio Toscano

Eccellenza – Facciamo le carte al Girone C: sarà una sfida Figline-Fortis?

Figline e Fortis Juventus un gradino (al momento) davanti alle altre. Con queste premesse partirà il Girone C di Eccellenza: ma dietro ci sono tante squadre che con un piccolo salto di qualità possono aspirare al salto di categoria. Giochiamo un po’ (nessuno se ne offenda) e proviamo a fare le carte alle 12 protagoniste, fotografandole al momento e provando ad azzardare qualche pronostico (prendendoci tutti i rischi del caso).

PER LA VITTORIA
Due squadre hanno qualcosa in più. Il Figline ha condotto il mercato più interessante del Girone: ha cambiato molto (quasi tutto…), allenatore nuovo in rampa di lancio, colpi importantissimi in ogni reparto, andando a pescare il meglio che la categoria può offrire (Burzagli in porta, Benvenuti in difesa, degl’Innocenti a centrocampo e Vezzi in attacco); manca una pedina, una seconda punta, e poi la squadra ha davvero tutto per stare al vertice. Unica incognita: quanto ci metterà ad avere la sua fisionomia, visti i tanti volti nuovi, ma data la qualità del tecnico e dei giocatori non crediamo sia un problema. Filosofia opposta quella della Fortis Juventus che non ha cambiato praticamente nulla (Barbero, più uomo d’ordine, al posto di Mazzanti, centrocampista di quantità), se non il tecnico andando a scommettere su Chini. Ma l’organico offre ampie garanzie, dalla difesa fino all’attacco: qualche mese fa si è arreso solo ai supplementari (senza perdere) al Poggibonsi, quindi…
PER I PLAY-OFF
Tante squadre sono un passo, ma solo uno, alle due “big”. A molte basta un piccolo rinforzo per innalzarsi al livello di Figline e Fortis. Cominciamo dalle retrocesse. Il Grassina di Manganelli ha rivoluzionato tutto, cambiando completamente volto alla squadra e allenandosi di pomeriggio. Il nuovo allenatore Pozzi è una scommessa intrigante, e in difesa e a centrocampo sono arrivati rinforzi di assoluto spessore; ma davanti manca qualcosa per competere con le grandi. Discorso simile per la Sinalunghese di Argilli che ha chiuso un ciclo e prova ad aprirne uno nuovo. Manca ancora un centrale difensivo di alto livello e davanti ci si affida a Del Sante, le cui miglior stagioni forse sono alle spalle. Ma la società è pronta a intervenire in caso di bisogno e ha tutta la voglia di competere al massimo livello. Poi c’è il Pontassieve di Brachi, che potrebbe essere la sorpresa del campionato: anche in riva alla Sieve si è scelto di cambiare molto. La difesa, con gli arrivi di Morandi e Visibelli, è fortissima, ma davanti manca ancora una punta che garantisca gol ed esperienza: se arriverà, il Ponte potrebbe davvero sorprendere. E come dimenticare il Terranuova Traiana? A differenza delle altre, ha cambiato poco (Pellegrini in porta al posto di Burzagli; via Zellini, sostituito però da quote di pari valore): sottovalutare i valdarnesi sarebbe un errore grave da parte di tutti; del resto se nelle ultime due stagioni hanno collezionato un terzo e un secondo posto qualcosa vorrà pur dire… Poi c’è il Porta Romana, squadra solida che garantisce un rendimento costante e può togliesi diverse soddisfazioni: il rientro di Matteo e Mazzanti è una garanzia di livello e l’innesto di Mosti Falconi un gran colpo. La squadra di Lacchi può dare fastidio a tutti e tagliarla fuori dalle previsioni di vertice sarebbe imperdonabile.
PER LA SALVEZZA
Il Foiano aspira a una salvezza tranquilla, ma non ha (al momento) Alessandro Monaci, l’uomo che nelle ultime stagioni ha garantito gol e punti. Senza di lui,la squadra di Benedetti (che ha pescato giovani di alto livello, comunque) rischia di soffrire in classifica. Grande attesa per l’Antella per la quale mister Alari si avvia a realizzare l’ennesimo miracolo sportivo: la squadra è stata costruita con la solita filosofia e non è dissimile a quella che nell’ultima mini-stagione ha sorpreso e sfiorato i play-off. Battere i biancoazzurri sarà dura per tutti, come sempre. Ha rivoluzionato la squadra il Firenze Ovest che ha preso le misure alla categoria e si è adeguato andando a pescare giocatori importanti che hanno alzato il livello tecnico della squadra: la spina dorsale (Carli, Nencioli, Carnevale, Pecchioli) è di qualità. Molto dipenderà dalla capacità di adattamento alla categoria Regina del nuovo allenatore Guidi, al debutto in Eccellenza. Infine, la Baldaccio Bruni: il d.s. Bruni  prova l’ennesimo miracolo, il budget è ristretto e ci si affida soprattutto alle “idee” che ali valtiberini in realtà non sono mai mancate. Ma non sarà facile togliersi dalla zona rossa, senza un vero uomo gol: si spera a questo proposito nell’esplosione di Benedetti, il 2001 reduce da due anni in D con il Trestina. Discorso simile per la Chiantigiana che ha avuto modo di prendere le misure alla categoria, ma si affida a un tecnico esperto come Polidori per strappare la salvezza. La squadra però manca di peso offensivo e sarà un’annata non facile, anche se l’entusiasmo non manca al team di Gaiole 

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