Almanacco del Calcio Toscano

Eccellenza – Facciamo le carte al Girone B: tutti contro il Livorno

Tutti contro il Livorno, è inutile girarci attorno. Toccafondi, per il rilancio della città, sta allestendo una corazzata che inizia già ora a fare paura: le pisane Perignano, Cuoiopelli e San Miniato però sono lì pronte a rompere le uova nel paniere ai labronici. Giochiamo un po’ (nessuno se ne offenda) e proviamo a fare le carte delle 13 protagoniste, fotografandole al momento e provando ad azzardare qualche pronostico (prendendoci tutti i rischi del caso).

PER LA VITTORIA
Diciamolo chiaramente: se il Livorno 1915 non vincerà il campionato sarà una sorpresa clamorosa. E non solo per il blasone e la tifoseria che può mettere in campo, ma anche e soprattutto per l’organico che viene allestito. Giocatori di grande esperienza, tutti da categoria superiore e tanto professionismo. Insomma c’è tutto per riportare subito la squadra in serie D: tutti faranno la partita della vita però contro il Livorno e se non dovesse partire bene, qualche scricchiolio potrebbe presentarsi. Ci spera soprattutto il Fratres Perignano di Ragoni che sarebbe stato il naturale e netto favorito del campionato, senza il Livorno. È la squadra meglio attrezzata, esperta, con giocatori di categoria e il miglior attaccante dell’Eccellenza toscana da anni, Sciapi. Insomma, parte di rincorsa ma niente gli è precluso. Hanno poi lavorato benissimo sul mercato il San Miniato Basso (super attacco con Khtella, Chiaramonti e Mancini) di Collacchioni che sogna in grande, e la rinnovatissima Cuoiopelli che ha tutta la voglia di tornare a recitare un ruolo da assoluta protagonista dopo un biennio difficile (la spina dorsale Lampignano-Alderotti-Martini-Falchini è di prim’ordine)
PER I PLAY-OFF
Occhio al Certaldo di Ramerini e Manganiello! I viola potrebbero essere la sorpresa del girone: gioventù ed esperienza (Baccini, Nuti, Acatullo, Olivieri) faranno fare sicuramente un bel salto di qualità alla squadra e potrebbe davvero sorprendere tutti. Chi aspira dichiaratamente ai play-off è la Colligiana, reduce da una stagione deludente: due bei rinforzi dietro (Tognarelli) e in mezzo (Pietrobattista), ma davanti manca qualcosa per competere al massimo livello. Molto rinnovato dal d.s. Meazzini il Fucecchio che lavora nell’ombra ma che sicuramente ha importanti qualità per dare fastidio a molte: La Rosa e Canali assicurano affidabilità in difesa, Marcon e Bulli quantità e qualità a centrocampo, mentre davanti si affida al ritorno da Cascina di Folegnani e Rigirozzo. Esperienza da vendere a Ponsacco dove il d.s. Corradetti punta a ricreare entusiasmo nell’appassionata piazza rossoblu. È indubbio che il destino della squadra di Paci dipenderà moltissimo dalla salute e dagli umori della coppa Coralli-Tavano (81 anni in due e 1000 gare ad alto livello…); poi c’è tanta gioventù in mezzo, se i giovani faranno il salto di qualità i play-off potrebbero diventare un vero obiettivo. Quindi c’è il Tuttocuoio di Paola Coia, che ha investito molto sul mercato (ma non è una novità) pescando molto al Sud, ma più precisamente nel mercato dei sudamericani. Tanta esperienza e tanta classe: se Marmugi (al rientro) trova presto la quadratura del cerchio, nessun traguardo è precluso ai neroverdi.
PER LA SALVEZZA
Ha cambiato molto l’Armando Picchi di mister Sena che punta a togliesi presto dalla zona rossa. La squadra ha un’età media piuttosto bassa e molti ragazzi sono al debutto in categoria: la stagione sarà difficile, ma se le giovani promesse mantengono quanto sperato, ci sono tutte le possibilità di mettersi alle spalle un paio di avversari. Obiettivo simile anche per l’Atletico Cenaia che ha investito sul mercato decidendo di offrire a Macelloni un organico rinnovato: si spera nei gol di Palaj, e sull’esperienza di Milianti, Caciagli, Rossi e Remedi. Insomma la squadra è stata costruita bene e può centrare l’obiettivo della salvezza. Sarà un’annata di sofferenza per l’Atletico Piombino che torna in Eccellenza e deve però ancora completare una squadra che pare un po’ “corta” e senza tanta qualità offensiva: la forza di Rossetti in attacco potrebbe non bastare. Infine, il Castelfiorentino: l’obiettivo dichiarato è quello della salvezza, ma l’organico è di buon livello e pare poter aspirare a qualcosa di più. La difesa è solida (Lisi in porta, Marghi e Trapassi in retroguardia), il centrocampo è duttile (Bartolozzi e Iaquinandi sono acquisti di qualità); davanti c’è il totem Bruzzone, dal quale dipenderà molto del futuro gialloblu.

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