Almanacco del Calcio Toscano

Coppa Italia Eccellenza – La finale Fortis Juventus-Cenaia vista dai due tecnici

Tocca agli strateghi: Giacomo Chini e Massimo Macelloni, allenatori rispettivamente di Fortis Juventus e Cenaia, provano ad anticipare i temi tattici dell’attesissima finale di domani al “Bozzi” delle Due Strade di Firenze (inizio ore 15, in diretta sui canali social dell’Almanacco del Calcio Toscano, pagina Facebook e canale YouTube). Ecco le impressioni a meno di 24 ore dal match dell’anno dei due allenatori.
Tatticamente che gara sarà? Chi farà la partita?
Chini (Fortis Juventus): “Mi aspetto una gara equilibrata. Il Cenaia è una squadra strutturata e importante in tutti i reparti. Noi cercheremo di fare la partita, come sempre, ma conoscendo e rispettando la forza dell’avversario”.
Macelloni (Cenaia): “Fortis e Cenaia, a parer mio, sono due squadre simili: a entrambe piace giocare e impostare la partita. Ma una finale è sempre una gara a sé e diversa da tutte le altre gare. Sicuramente da parte di entrambe le compagni ci sarà voglia di impostare il proprio gioco”.
Le scelte iniziali sono influenzate dall’ottica dei possibili 120 minuti?
C.: “Non penso ai 120 minuti: avremo qualche defezione (Barbero squalificato, Cassai non disponibile, n.d.r.), ma chi andrà in campo darà il 110%. Non voglio pensare adesso ai supplementari”.
M.: “Schiererò, secondo il 3-5-2, il mio miglior 11 in campo dall’inizio, senza dubbio, valutando però nell’allenamento di oggi il recupero della gara di domenica che è stata dispendiosa perché giocata su un campo pesante”.
Se potesse togliere un uomo all’avversario, chi toglierebbe?
C.: “Il Cenaia è un collettivo importante che ha tanto entusiasmo. Contro la contro Cuoiopelli per esempio nel finale in o8 contro 11 si è difeso alla grande con grande sacrificio reciproco da parte di tutti per i propri compagni. Ha insomma “l’atteggiamento giusto”. Certo, se nominare un giocatore, mi viene in mente Remedi, su tutti, ma sono tante le ottime individualità”.
M.: “Se potessi, ne toglierei più di uno… La Fortis è composta da ottimi giocatori soprattutto davanti e in mezzo al campo: penso a Mazzolli, Guidotti, Serotti, Bruni: è una squadra che se la lasci giocare ti crea tante difficoltà. Noi proveremo ad aggredirla e a non farla ragionare”.
Cosa sarà decisivo nella finale?
C.: “Sicuramente la voglia e la determinazione, la fame giusta: la prossima partita è sempre la più importante che si giochi, ma questa ha una valenza particolare e ci teniamo a far bene per la società e per il paese. Siamo convinti di fare una grande partita”.
M.: “La giocata del singolo o le palle da fermo: sono sempre determinanti in una finale. Noi mentalmente stiamo molto bene: arriviamo gasati a questa finale”

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