Conosciamo i campioni/3: Ramerini (Gambassi)

A una giornata dalla fine, i tre gironi di Promozione hanno già espresso i tre vincitori. Andiamo a conoscere meglio i tre allenatori Castorina (Signa), Rigucci (Montevarchi) e Ramerini (Gambassi) con tre interviste esclusive. Ecco l’ultima, quella al tecnico dei termali Ramerini:
Alla vigilia quali erano le prospettive del suo Gambassi Terme? Si aspettava la vittoria del campionato?
“Nessuno avrebbe mai pensato alla vittoria finale, né io né la società. All’inizio c’erano problemi di varia natura, l’idea era soprattutto quella di confermarsi nella categoria. Ancora non realizziamo quanto è stato fatto”.
Quando si è reso conto che avrebbe vinto il campionato? Qual è stata la gara decisiva?
“Fin dal ritiro abbiamo sempre cercato di fare il meglio possibile, con l’obiettivo di superare noi stessi. La svolta c’è stata nella seconda giornata di ritorno, quando abbiamo pareggiato a Cascina dominando dal primo all’ultimo minuto. Lì abbiamo capito che dovevamo andare oltre, che non bastava più il compitino”.
Restando sempre al campionato, qual è la sua favorita per i play-off?
“Credo alla fine li giocheranno Armando Picchi, S.Miniato, Albinia e Badesse. Credo che il S.Miniato sia una delle migliori formazioni come singoli, ma vedo bene anche il Picchi”.
La prossima stagione giocherete nel campionato di Eccellenza. Con quali aspettative e ambizioni?
“Di sicuro il Gambassi sarà una matricola, rispetto a tante squadre non centra niente sotto vari aspetti. La sua realtà è la Promozione, però parteciperà con l’obiettivo di salvarsi se sarà possibile, o comunque di dare il massimo. La salvezza sarebbe un miracolo”.
In chiusura, rimarrà sulla panchina del Gambassi anche la prossima stagione?
“In piena sincerità dobbiamo parlare, aspettiamo la fine del campionato. Abbiamo stravinto il campionato, stiamo ancora festeggiando. La mia priorità è restare, perché mi hanno dato la possibilità di tornare ad allenare dopo tre-quattro stagioni senza panchina, per questo devo ringraziare il d.s. Manganiello”.

Intervista a cura di Stefano Fantoni

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