Sansovino risale la… Chini!
La società del Presidente Iacomoni conquista l’Eccellenza dopo aver vinto la Coppa Italia

Sansovino risale la Chini.
Il Sansovino torna in Eccellenza dopo otto anni, con due giornate di anticipo sulla fine del campionato. Uno degli artefici dei 18 successi con 6 pareggi e solo 4 sconfitte, in una stagione che ha portato in dote anche la Coppa Italia di Promozione, è l’allenatore Giacomo Chini, subentrato dopo tre giornate interlocutorie a Enrico Testini, Ripercorriamo con lui la stagione che si avvia a conclusione.
Un’ottima annata
Sei l’allenatore del doblete, ti chiameremo Giacomo Chinho…

“Non esageriamo dai, stiamo con i piedi per terra che conosco bene questo mondo, per costruire occorre tanto tempo ma per sbagliare basta un secondo, non bisogna mollare mai…”.
Sei sceso di categoria per risalire subito, obiettivo centrato e la Coppa come extra…
“Sono arrivato in una piazza e una società importantissima, organizzata, con ambizioni e struttura di primo livello. La richiesta era di provare a vincere il campionato. Ho trovato una rosa con una base importante, un gruppo affiatatissimo di ragazzi eccezionali sul piano umano, professionisti pur nel dilettantismo, che hanno seguito fin dall’inizio le idee che ho proposto. Lungo il cammino ci siamo ritrovati a lottare anche per la Coppa, ed è uscito questo doppio successo”.
Verso gli antichi splendori…
Hai ridato entusiasmo anche al Presidente Iacomoni, che a giugno aveva espresso qualche perplessità sulle critiche ricevute da una piazza esigente…

“Avevo letto il pensiero del Presidente l’estate scorsa, arrivando l’ho trovato carico e strada facendo abbiamo riacceso l’entusiasmo dei tifosi. Siamo in una piazza che ha vissuto annate e categorie importanti, con allenatori di primo livello come Sarri o Beoni. Poi la Coppa è stata la scintilla, adesso ci segue tutto il paese, abbiamo ancora due partite e le vogliamo onorare al meglio per finire in bellezza”.
La rosa è un giusto mix di esperienza e gioventù, com’è stato gestirla?
“E’ un gruppo abbastanza giovane, a parte i <vecchietti> Gagliardi (88), che dopo la promozione in C con la Pianese si è calato con grande dedizione nel nuovo ruolo, e Vasseur (90) che a sua volta ha dato una grande mano ai più giovani. La differenza l’hanno fatta anche i ragazzi che hanno giocato meno ma si sono sempre fatti trovare pronti quando hanno avuto spazio, allenandosi col sorriso e una mentalità positiva. Gli innesti dei vari Ricci, Rosi, Pigazzini, Croci, Virgillito e in ultimo Imbrenda, ci hanno ulteriormente rafforzato. Penso che per quanto bravo sia l’allenatore, senza buoni giocatori è dura fare risultati, qui poi c’è una società vicina, che non fa mai mancare niente e dà serenità”.
Quali squadre ti hanno destato la miglior impressione fra le avversarie?
“Abbiamo perso entrambi gli scontri diretti col Casentino, anche se all’andata non c’ero ancora. Ho visto una squadra compatta, difficile da affrontare. A livello di organizzazione di gioco mi ha impressionato anche la Rufina, allenata da un grande tecnico come Luca Tognozzi; mi dispiace per i danni che hanno subito con l’alluvione e il disagio che ne consegue, anche per il contraccolpo emotivo”.
E’ l’inizio di un ciclo?
E’ ancora presto per i progetti, ma tutto lascia pensare tu possa iniziare un ciclo…
“La mia intenzione sarebbe di rimanere qui. Nelle ultime quattro stagioni avevo sempre allenato in Eccellenza, ero sceso di categoria con la prospettiva concreta di risalire, ci incontreremo dopo la fine del campionato e credo non ci siano grossi problemi”.

Oltre al Presidente Alessandro Iacomoni e al Vice Presidente Marco Mezzetti, al Team Manager Michele Villi e al Direttore Sportivo Giulio Micheli, chi altro ha contribuito a questa grande stagione?
“Se siamo arrivati fin qui è anche grazie al lavoro oscuro di tutto lo staff. Ho portato con me cinque collaboratori: il mio vice e match analyst è Mirco Bernardoni, di Gaiole come me. Matteo Baiocchi, ex Chiantigiana e vera leggenda del calcio senese. Da calciatore ha militato in tutte le categorie dalla serie A all’ultima dei dilettanti, è un prezioso collaboratore tecnico. Ci tengo poi a ricordare Andrea Betti, allenatore dei nostri portieri, Matteo Lambardi, preparatore atletico, e il nostro fisioterapista Lorenzo Tocci, responsabile del centro allo stadio a esclusiva disponibilità della squadra. Inoltre era già qui al mio arrivo Maurizio Renzi, altro prezioso collaboratore”.
Ti senti a tuo agio nel mondo in cui ti muovi, o cambieresti qualcosa?
“Ho smesso di giocare a trent’anni per un infortunio, ho avuto la fortuna di intraprendere subito il mestiere di allenatore come vice di Franco Lerda. Devo crescere molto ma ho ambizione e mi sento a mio agio nel ruolo; in qualunque categoria lo ricopra metto passione. Magari, nel nostro mondo, chiederei ai presidenti un po’ più di pazienza, a volte ne hanno poca. Io sono abbastanza sanguigno in panchina, vivo la partita concentrato, capita che mi lasci trasportare ma cerco di rimanere sempre lucido”.
Ti vediamo sempre indossare un cappellino, siete inseparabili…

“Ero scaramantico da giocatore, lo sono rimasto allenando. Da un paio di anni ho questa abitudine, quest’anno poi non l’ho mai abbandonato, anche quando faceva più caldo. L’ho lasciato in panchina nel primo tempo col Torrita, siamo andati sotto 1-0, l’ho indossato e abbiamo vinto 2 a 1. Non è un cappellino speciale, l’ho comprato per caso, ma porto sempre quello. Magari nelle ultime due giornate, se facesse più caldo, potrei vedere l’effetto che fa senza… ma non ne sono convinto, lo porterò almeno in panchina così se ci fosse bisogno potrei metterlo subito!”.
Un traguardo così importante è l’occasione anche per un pensiero particolare, a chi ti senti di rivolgerlo?
“Dedico questo successo a tutta la mia famiglia. Mia moglie Federica, mia figlia Giulia, mia mamma Luciana e mia sorella Monia. Purtroppo mio babbo Marcello è mancato dieci mesi fa, era in tribuna quando vincemmo la Coppa con la Fortis Juventus, stavolta era con me in un altro modo…”.
Edoardo Novelli
SANSOVINO – LA ROSA 2024-25
ALLENATORE: Chini Giacomo
PORTIERI: Lapo Balucani (04), Gabriele Bracciali (06), Federico Florindi (99), Samuele Tobioli (07),
DIFENSORI: Alberto Barbagli (05), Andrea Bongini (98), Pietro Bruschi (01), Diego Chioccioli (00), Francesco Gagliardi (88), Alessio Gianneschi (00), Antonio Mirante (99), Matteo Orpelli (02),
CENTROCAMPISTI: Tommaso Bennati (04), Matteo Bigazzi (06), Riccardo Bonechi (98), Nicolo Cartocci (05), Lorenzo Mazza (97), Matteo Pascucci (96), Tommaso Pasquinuzzi (99), Samuele Pigazzini (98), Marco Ricci (00), Mirko Romagnoli (98), Simone Rosi (02), Tommaso Rossi (05), Francesco Virgillito (05),
ATTACCANTI: Alessandro Abboccato (06), Lorenzo Berni (05), Riccardo Croci (05), Leonardo Imbrenda (99), Luigi Miccio (98), Gianmaria Rivoli (07), Leonardo Semiao Granado (94), Tony Pierre Vasseur (90), Thomas Zullo (04),
IN ROSA: Elia Albiani (05), Faus Ivan Artates (07), Thomas Bellucci (05), .. Caselli (04), Iacopo Casini (07), Zeid Chaabane (07), Del Bolgia (06), Davide Ficai (05), Giovanni Galli (07), Hamza Kotbi (07), Gian Marco Magi (06), Matreo Orlacchio (07), Giovanni Pagliai (07), Cristian Peruzzi (07), Lorenzo Rampini (07), Niccolo Rossi (07), Akim Traore (06).
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