Conosciamo i campioni/2: Rigucci (Montevarchi)

A una giornata dalla fine, i tre gironi di Promozione hanno già espresso i tre vincitori. Andiamo a conoscere meglio i tre allenatori Castorina (Signa), Rigucci (Montevarchi) e Ramerini (Gambassi) con tre interviste esclusive. Ecco la seconda, al tecnico dei valdarnesi (l’ultima, a Ramerini, verrà pubblicata domani):

Mister Atos Rigucci, è arrivato sulla panchina dell’Aquila Montevarchi a novembre. In quel momento, si aspettava che sei mesi più tardi avrebbe festeggiato la vittoria del campionato?
“La società voleva vincere già da prima che arrivassi io. Vedendo le prime partite non era così scontato, considerando che abbiamo fatto tre 0-0. Poi sul mercato ci siamo rinforzati e da quel momento abbiamo fatto otto vittorie consecutive e non ci siamo più fermati”.
Quando si è reso conto che avrebbe vinto il campionato? Qual è stata la gara decisiva?
“Sicuramente dopo le due vittorie contro Bibbiena e Grassina, due scontri diretti. Già sapevamo quale era il nostro valore, ma da lì in poi abbiamo capito che eravamo i più forti”.
Nella finestra invernale di mercato avete rivoluzionato la rosa. Alla fine la scelta si è rivelata azzeccata…
“È stato fondamentale. C’era già una grande ossatura, ma l’arrivo di tre giocatori che ci ha permesso di colmare con qualità alcune lacune. Poi con una rosa importante abbiamo cambiato marcia”.
Restando sempre al campionato, qual è la sua favorita per i play-off?
“È dura fare un pronostico, nei playoff cambia un po’ tutto. Il Grassina è… scontato, ma il Lucignano (se dovesse essere al completo) è una squadra ostica”.
La prossima stagione giocherete nel campionato di Eccellenza. Con quali aspettative e ambizioni?
“A Montevarchi ci sono ogni partita più di mille spettatori, è impensabile fare una squadra per salvarsi. Sarà un anno di transizione per potersi poi migliorare nel giro di due-tre stagioni. La società è ambiziosa”.
In chiusura, rimarrà sulla panchina dell’Aquila Montevarchi anche la prossima stagione?
“Ci incontreremo la prossima settimana, non penso ci siano problemi”.

Intervista a cura di Stefano Fantoni

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