Serie D – Massese: verso una soluzione interna?
Si va verso la soluzione interna. La crisi societaria della Massese potrebbe essere risolta con un rimpasto societario e l’affidamento della presidenza all’attuale vicepresidente, Claudio Della Maggesa con Giorgio Turba pronto a dare un sostanzioso contributo esterno. Insomma, la montagna che partorisce il topolino ? Può essere, resta il fatto che i punti interrogativi continuano ad essere molti attorno allo storico sodalizio zebrato. Al momento l’unica soluzione percorribile, almeno nell’immediato, è quella sopradescritta con Della Maggesa al timone e Turba come risorsa esterna all’organigramma societario, anche perché gli incontri avuti sinora dall’imprenditore del settore lapideo con i vari gruppi apparentemente interessati a rilevare il pacchetto societario non hanno portato a nulla di concreto. Timidi avvicinamenti che non hanno neppure l’ombra di una possibile soluzione, ecco perché, alla fine della fiera, tutto potrebbe ripartire nei pressi di dove è terminato. Per quello che riguarda invece un nuovo incontro tra l’attuale dirigenza e il sindaco, Alessandro Volpi, esistono versioni contrastanti ma da quanto emerso da fonti vicine allo stesso primo cittadino, un ulteriore faccia a faccia dopo quello interlocutorio della scorsa settimana dovrebbe svolgersi a strettissimo giro di posta. Insomma, come si suol dire, la situazione è fluida. Tornando ad analizzare la soluzione interna (la più probabile), con Della Maggesa presidente e Turba importante fattore esterno, il quadro potrebbe evolversi con l’amministrazione comunale nel ruolo di mediatrice per arrivare a trovare dei partner che possano dare un contributo alla costruzione della squadra che dovrà affrontare la prossima stagione di serie D.
L’idea sarebbe quella di ripartire dai giocatori di proprietà (Barsottini, Remorini, Lucaccini, Zambarda e Lorenzini) e valutare quali giocatori tenere rispetto all’ultimo campionato che ha visto la Massese vincere i play off. Non è difficile prevedere che ci sarà qualcosa di molto vicino ad una rivoluzione con l’obiettivo di contare anche sull’apporto del Genoa che girerebbe tre giovanotti di belle speranze alla prima squadra in virtù dell’accordo di affiliazione firmato nei giorni scorsi e riguardante il settore giovanile bianconero. Un programma sobrio senza obiettivi eclatanti. Per quello che riguarda invece il settore giovanile, lo stallo che sta stringendo l’operatività societaria sta, di fatto, rallentando un poco quella che dovrebbe essere l’inizio dell’organizzazione della prossima stagione attraverso gli incontri tra le varie squadre e i dirigenti diventati responsabili del settore giovanile, a partire da Marco Rossi. Ci vuole ancora un po’ di pazienza ma la macchina sembra pronta per cominciare a scaldare il motore.
FONTE: Il Tirreno