Serie D – Lornano Badesse: “Entro 2/3 anni in serie C”
Idee chiare, ambizioni, professionalità, programmazione: è sempre difficile sintetizzare le linee guida di una società, ma con il Lornano Badesse (ufficiale la nuova denominazione sociale, con la fattoria che accompagna e anticipa il nome classico della società degli Otto Archi) tutto è più semplice. La dirigenza senese, snella nel proprio organigramma ma estremamente organizzata e con compiti precisi, è al fianco della squadra che si trova da tre giorni in ritiro a Montecatini Terme (come l’anno scorso) con gli allenamenti svolti al “Benedetti” di Borgo a Buggiano. Matricola ambiziosa quella senese, grazie a un mercato svolto con attenzione e puntando obiettivi precisi, non faraonico come l’anno scorso ma sicuramente più funzionale, anche se manca ancora un pezzo da inserire nel reparto offensivo. Di tutto questo, e di altro, abbiamo avuto la fortuna di parlare con l’avvocato Galileo Pozzoli, massimo rappresentante della Fattoria Lornano, principale sponsor della società e grande appassionato di calcio dilettanti che ci ha concesso in esclusiva un’intervista tutta da gustare.
Partiamo dalla stagione scorsa, la più “singolare” di sempre: quanto vi è mancato festeggiare sul campo la vittoria del campionato, arrivata poi con la cristallizzazione delle classifiche?
“Mah, direi non più di tanto… – spiega l’avvocato milanese – è stata una vittoria molto più sofferta del previsto. Non so se avremmo festeggiato più di tanto in campo con una vittoria magari conquistata all’ultima giornata visto che le aspettative erano ben altre. Pensavamo di essere superiori alle avversarie e così non è stato, sicuramente molto per demerito nostro, anche se la Sinalunghese ha disputato una stagione davvero ottima”.
Cosa avete sbagliato? E cosa avete imparato dall’estate scorsa che quest’anno non ripeterete?
“Sbagliando, si impara. L’errore più grosso è stato dare a Maneschi una gestione “alla Ferguson” troppo ampia senza dare magari noi come società quel supporto e quei suggerimenti che magari avrebbero potuto correggere qualcosa. Confrontandosi, le decisioni vengono prese in maniera migliore e in questo abbiamo sbagliato. Quest’anno c’è una maggiore concertazione fra le componenti della società, dal tecnico Fabio Guarducci ai dirigenti fino alla presidenza: e questo giocherà a nostro favore. Le aspettative sono alte e sono quelle che dichiarammo già un anno fa: vogliamo diventare la prima società della provincia di Siena e, anche per demerito altrui (vedasi fallimento Robur Siena, n.d.r.) di fatto già lo siamo, al fianco della Pianese”.
Passiamo all’attualità: che mercato è questo di serie D?
“Direi… inaspettato! Qui in Toscana evidentemente il Covid-19 non c’è stato! Tutte le squadre stanno investendo e spendendo molto di più di quello che ci si poteva aspettare. Tutte le squadre toscane di serie D si sono rinforzate e sono tutte a un ottimo livello: Prato, Aglianese e Follonica Gavorrano (che ha un grande allenatore, Favarin) hanno qualcosa in più, ma anche Pianese, S.Donato e Seravezza hanno organici di grande livello. Ci aspettavamo un mercato in sordina e invece anche noi abbiamo dovuto aumentare un po’ il budget per stare al livello delle media della categoria. Abbiamo una squadra equilibrata, forse ci manca un po’ di qualità a centrocampo, oltre a una pedina in avanti: vediamo cosa accade con la serie C e se qualcosa di interessante “scende”, siamo pronti da questo punto di vista. E poi a livello dei giovani i direttori Francesco Stazzoni e Massimo Manganelli hanno lavorato davvero bene! L’obiettivo nostro è quello di salire in serie C nel giro di 2/3 anni”.
Molti osservatori vi fanno un po’ le pulci… “ma quando la Fattoria Lornano si stanca, il Badesse torna in Promozione”… c’è questo rischio?
“La Fattoria Lornano esiste dal 1904, cioè da quasi 120 anni. È l’azienda di famiglia e fino a quando faremo vino, sosterremo la società che è espressione del territorio. Non ci sono pericoli da questo punto di vista: questo rischio non c’è. Stiamo facendo le cose con professionalità: qui a Montecatini fra giocatori staff e dirigenti siamo quasi 50 persone. Non è una cosa da poco. Le prospettive? Per quanto riguarda il settore giovanile stiamo già lavorando di concerto con il Monteriggioni, ma mi lasci spiegare una cosa. Qui le cose sono un po’ diverse rispetto, per esempio, a una piazza come Firenze o Arezzo: qui noi non possiamo partire dalla costruzione di un settore giovanile per poter poi trarre i frutti per la prima squadra. Qui dobbiamo fare il contrario: dobbiamo fare una prima squadra forte, essere il punto di riferimento della provincia e poi dopo i ragazzi verranno a giocare nel nostro settore giovanile. È il ragionamento inverso che dobbiamo fare rispetto alle grandi piazze, dove fare settore giovanile è obiettivamente più semplice rispetto a una zona decentrata come la nostra”.
Chiudiamo con la questione Siena. Al 99% vi troverete a fronteggiare la nuova società bianconera in serie D: che rapporto pensa di instaurare?
“Sicuramente non subordinato, – risponde deciso l’avvocato Galileo Pozzoli – non abbiamo né avremo complessi di inferiorità verso la futura società bianconera. La nostra ambizione, l’ho già detto e mi ripeto, è quella di essere la prima società della provincia e non intendiamo mollare di un centimetro”.
Viva la sincerità, finalmente!
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