Serie D – Livi (Montevarchi) alza la voce: “E il pubblico?”
Il 27 settembre si avvicina, ma i punti interrogativi restano. Domenica scatta il campionato di serie D 2020/21, ma sono ancora tante le incertezze che albergano nell’organizzazione delle partite: ci sarà il pubblico? E, se eventualmente sì, come? Le domande attanagliano i dirigenti toscani e di tutto questo si fa portavoce il presidente dell’Aquila Montevarchi Angelo Livi, primo tifoso rossoblu, ma soprattutto punta dell’iceberg della complessa e strutturata macchina organizzativa montevarchina. E, se si fa eccezione di cosa accadrà al Siena, massimo rappresentate della tifoseria più calda in Toscana in serie D, al pari dei cugini della Sangiovannese. Per una società come il Montevarchi avere o non aver il pubblico, poter fare o non poter fare gli abbonamenti, fa tutta la differenza del mondo, anche e soprattutto nella costruzione della squadra.
“Le società in questo periodo – attacca deciso il numero uno di via Gramsci – hanno fatto tanti sacrifici anche solo per organizzare le amichevoli con il pubblico, fra distanziamento, prenotazioni e obblighi vari. Pensare invece di affrontare le gare di campionato senza pubblico mi pare assurdo. Se il Milan o l’Inter possono portare 1.000 persone sugli spalti, perché noi non ne possiamo portare 500 o 600? Sposo in pieno la tesi di Sibilia che chiede provvedimenti uniformi e rispetto per il calcio dilettanti”.
Quando vi aspettate novità?
“Magari arriveranno giovedì o venerdì notte… Noi siam pronti a ospitare la partita nel pieno rispetto delle norme: abbiamo uno stadio grande che ci permette di mantenere il distanziamento, anche se purtroppo i nostri ultras non parteciperanno perché hanno dichiarato che per loro “il calcio è aggregazione”. Intanto tutto il gruppo squadra ha svolto fra ieri e oggi il test sierologico (tutti a posto fortunatamente, n.d.r.)”.
Come vi comporterete con gli abbonamenti, storicamente una delle vostre forze?
“Viviamo una fase di impasse, ne abbiamo parlato in società ma ancora non abbiamo potuto dare il via ufficiale alla campagna. Spero che si possano fare, magari anche senza la prima giornata, in forma cioè leggermente ridotta: stiamo pensando a una ipotesi di questo tipo”.
Parliamo un po’ di “campo”, di calcio vero ora… quali impressioni ha tratto dal pre-campionato della sua squadra?
“Siamo moderatamente soddisfatti di quanto fatto finora. L’obiettivo è quello di frequentare la parte sinistra della classifica. Siamo contenti dei nuovi arrivati che si stanno integrando: sono ragazzi in gamba che stanno iniziando ad assorbire i metodi di Malotti. Il tecnico non è solo un gran motivatre come in molti lo dipingono. È a conoscenza delle più moderne tecniche di allenamento, sa fare gruppo: è un lusso per la serie D! Il mercato? È sempre aperto, può darsi che qualcosa ancora si faccia, specialmente in difesa. Ma il nostro obiettivo primo è quello di valorizzare i nostri giovani.”
E sulle altre squadre toscane che idea si è fatto?
“Ho visto il Prato e ho fatto i complimenti al presidente Toccafondi: ha costruito una squadra fortissima, ricca di qualità e quantità: credo che abbia tutti i presupposti per centrare l’obiettivo prefissato. Ma mi sono piaciuti anche il Gavorrano e lo Scandicci”.