Serie D – Figline: arrivato il deferimento. Ora si attende il processo
Il deferimento è arrivato questo pomeriggio: la Procura Federale, che da metà maggio stava lavorando sul caso esploso al termine della partita di Eccellenza nel triangolare per la serie D fra Tau Altopascio e Figline, ha chiuso le indagini, dopo aver visionato i filmati e interrogato i “protagonisti” di quel pomeriggio, e ha inviato i deferimenti, di fatto una sorta di “rinvio a giudizio” per usare termini giuridici. L’accusa, come è noto, è quella di aver volontariamente subito gli ultimi tre gol nei secondi di recupero, perdendo poi per 5-1, per “costringere”, a causa della differenza reti maturata, il Livorno a cercare la vittoria nell’ultimo match del triangolare contro il Tau (che poi però in realtà vinse al “Picchi”, trascinando in serie D anche lo stesso Figline).
Oggi la Procura ha inviato la notifica a sei componenti del Figline (anche se è possibile che ne arrivino altri): il presidente Simone Simoni, il direttore sportivo Emiliano Frediani, l’allenatore Marco Becattini, e i giocatori Vanni Burzagli (portiere), Andrea Saitta (capitano e difensore) e Mattia Privitera (centrocampista). Il deferimento, val la pena ricordarlo, non è la condanna che eventualmente potrà arrivare dopo il processo per il quale si dovrà aspettare almeno una quindicina di giorni. Prevedibilmente quindi il processo si potrebbe tenere a metà della prima settimana di agosto con la sentenza la settimana successiva e comunque prima della composizione dei gironi di serie D.
Cosa rischia il Figline? Se venisse riscontrato l’illecito sportivo, si potrebbe arrivare anche alla revoca della promozione in serie D (a favore del Livorno); in caso di sentenza più lieve, potrebbe arrivare una penalizzazione in classifica nel prossimo campionato di serie D e una pesante multa. Non resta che attendere.
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