Serie D – Dolfi annuncia la “fine” del Tuttocuoio
Potrebbe essersi chiusa l’epoca del Tuttocuoio, quella che con Massimiliano Alvini in panchina e Stefano Costa alla scrivania riuscì a passare dal campionato di Promozione toscana nella stagione 2008-09 all’ottavo posto in terza serie due stagioni fa. Poi negli ultimi due campionati, le cose sono andate meno bene con una salvezza all’ultima giornata e la retrocessione in serie D arrivata nel campionato appena andato in archivio dopo il play-out con il Prato. Il presidente Andrea Dolfi ha tenuto ieri l’attesa conferenza stampa allo stadio Leporaia di Ponte a Egola, e ha comunicato alla stampa e agli sportivi presenti la sua volontà di lasciare il timone del club toscano, come preannunciato in mattinata: “Molti parlano di famiglia, ma questa non esiste più perché coloro che erano con noi ci hanno lasciato nella prima parte di questa stagione creandoci non pochi problemi (si riferisce alle dimissioni del fratello Alessandro e di Giuseppe Ciampalini, n.d.r.). Io e il socio rimanente abbiamo aumentato le quote per non mettere in difficoltà la società e siamo andati avanti. Adesso io pagherò tutti i debiti, anche di coloro che hanno abbandonato il club anticipatamente e quelli di questa stagione, e se nessuno rileverà il Tuttocuoio, partiremo dalla categoria più bassa del dilettantismo. Quando abbiamo costruito la Srl sapevamo che c’erano dei problemi logistici e c’erano da spendere 160 mila euro, compreso l’affitto dello stadio di Pontedera per le gare interne. Troppe volte hanno criticato me perché urlo troppo o l’Amministratore Delegato ritenuto inadatto o il direttore. Ma su Aringhieri dico che se l’avessi conosciuto prima la nostra avventura nei professionismo sarebbe continuata ancora per qualche anno. La mia decisione è irrevocabile, anche per le critiche subìte, ma soprattutto perché non posso andare avanti a sostenere certe spese, ma potrò andare in paese a testa alta perchè pagherò tutto quello che devo. Le cose potrebbero cambiare soltanto se il paese riuscisse a dare una mano tangibile alla società, o se lo facesse il comprensorio. Sono molto dispiaciuto perché la mia famiglia tiene a questa società, ma quando una cosa finisce non possiamo farci niente, se non prenderne atto”.
La lunga conferenza stampa ha toccato altri scottanti temi, il primo riguardante l’attaccante Irakli Shekiladze: “Avevamo parlato con la Spal, con cui avevamo un accordo che prevedeva l’acquisto del cartellino, ma la società estense ce lo avrebbe lasciato fino a giugno in prestito. Poi il calciatore, con due procuratori, ha parlato con lo Spezia e si è accordato con la società ligure senza dirci niente”. Il massimo dirigente neroverde parla anche della fine del rapporto professionale con il tecnico Luca Fiasconi dando la sua versione: “Non è stato un esonero ma lui ha presentato le dimissioni, sono stato a casa sua fino alle 23 per cercare di convincerlo a tornare sulle sue decisioni. Lui voleva un contratto anche per la stagione successiva, qualsiasi fosse stato il risultato della stagione, e voleva anche gli portassimo quei quattro giocatori che erano contro di lui. Ritengo invece dovesse affrontarli lui nello spogliatoio, a quel punto ho deciso di puntare su un altro tecnico”.
FONTE: www.tuttolegapro.com