Almanacco del Calcio Toscano

Eccellenza Play-off – Facciamo chiarezza sul regolamento e sulla “forbice”

Play-off, forbice, play-out, allargamento al 7° posto: si avvicina la fine dei campionato e tiene banco il meccanismo della post-season del campionato di Eccellenza. Facciamo allora un po’ di chiarezza sul regolamento stilato dal Comitato Regionale Toscana (che è lo stesso della scorsa stagione).
Ovviamente, la prima classificata sarà promossa al campionato di Serie D 2019/20, la “seconda classificata” (quella che ottiene l’accesso agli spareggi nazionali per 7 posti complessivi in categoria superiore) viene definita mediante la disputa di play-off. La prima discriminante per la disputa della “coda” alla stagione regolare è quella che dice che i play-off si giocano se fra la seconda e la terza classificata non c’è un distacco pari o superiore ai 10 punti. Partecipano alla fase play off fino a un massimo di sei squadre dalla 2° alla 7° classificata. Le società classificate dalla 4° alla 7° posizione partecipano solo se comprese all’interno di un perimetro che non deve essere pari o superiore a 10 punti dalla terza classificata.
Ricordiamo che se la 6° e la 7° classificate sono fuori entrambe dal perimetro di 10 punti dalla 3° classificata, non viene disputato il turno preliminare. Nel caso solo la 7° sia esclusa, la 4° si qualifica direttamente alle semifinali contro la 3° (mentre la 2° aspetta la vincente della sfida fra la 5° e la 6°). Inoltre, se la 4° e la 5° classificate sono fuori entrambe dal perimetro di 10 punti dalla 3° classificata, non vengono disputate le semifinali. Nel caso solo la 5° sia esclusa, la 2° si qualifica direttamente alla finale (dove incontrerà la vincente della semifinale fra la 3° e la 4°). Per quanto riguarda i play-out, anche qui vale la forbice dei 10 punti: fino a quando il distacco fra le due squadre che si devono incontrare (quindi fra la penultima e la quintultima o fra la terzultima e la quartultima) è inferiore ai 10 punti, la sfida si gioca; in caso contrario, 10 punti o più, retrocede direttamente la squadra penultima (o terzultima).
TURNO PRELIMINARE
La gara fra la 4a e la 7a e fra la 5a e la 6a (da disputarsi in casa della meglio classificata) prevede, in caso di parità dopo 90 minuti, la disputa dei tempi supplementari. In caso di ulteriore parità non si disputano i calci di rigore ma supera il turno la squadra meglio classificata della stagione regolare.
SEMIFINALI
La 2a classificata gioca una gara di sola andata, in casa, contro la vincente della gara disputata fra la 5a e la 6a. Idem fra la 3a e la vincente della gara disputata fra la 4a e la 7a. In caso di parità dopo 90 minuti, è prevista la disputa dei tempi supplementari. In caso di ulteriore parità non si disputano i calci di rigore ma si qualifica la squadra meglio classificata della stagione regolare.
FINALE
Le vincenti delle semifinali disputano la gara di finale in campo neutro. In caso di parità di punteggio dopo 90 minuti, vengono disputati i tempi supplementari, in caso di ulteriore parità è dichiarata vincente la squadra meglio classificata. Solo nel caso in cui le due squadre avessero terminato il campionato con lo stesso punteggio in classifica, in caso di ulteriore parità dopo i tempi supplementari, vengono tirati i calci di rigore.

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Chiudiamo con due nostre considerazioni, sulle cose che non ci convincono di questo regolamento: non ci piacevano l’anno scorso e siamo rimasti della stessa idea, visto che nulla è cambiato nei voleri del C.R.T. di Paolo Mangini.
1) Innanzitutto, ma questa è una considerazione che vale anche per i campionati “minori” (cioè dalla Promozione alla Terza Categoria), non ci piace l’idea di giocare la finale play-off in campo neutro: perché la semifinale si gioca in caso della meglio classificata, mentre la finale no? Inoltre è sempre complicata la ricerca (nel giro di 1-2 giorni) di terreni disponibili dove giocare tutte le varie finali. Ci pare uno spreco di energia e un mancato riconoscimento del merito guadagnato nella stagione regolare.
2) La seconda obiezione che facciamo riguarda invece i play-off dell’Eccellenza, allargati fino alla 7° posizione, e più precisamente sulle semifinali. Dopo il turno preliminare, infatti, la 2a classificata gioca una gara di sola andata, in casa, contro la vincente della gara disputata fra la 5a e la 6a. Idem fra la 3a e la vincente della gara disputata fra la 4a e la 7a. Ma se la seconda sfida del turno preliminare viene vinta dalla 7a classificata, ecco che in semifinale la 3a classificata giocherà una gara teoricamente più semplice (cioè contro la 7a, appunto) rispetto alla gara che aspetta la 2a classificata (appunto contro la 5a o la 6a classificata): così facendo, si fa svanire il vantaggio che la 2a classificata si è guadagnata nella stagione regolare. Non è giusto. Direte voi: ma come si può ovviare a tutto ciò? Semplice, basta far sì che in semifinale la 2a classificata giochi (in casa) contro la peggior classificata fra le due squadre che escono dal turno preliminare (e non necessariamente contro la vincente della sfida fra la 5a e la 6a classificata, quindi), mentre la 3a giochi in casa con la miglior classificata fra le due squadre che escono dal turno preliminare. È quello che succede, per esempio, nei play-off NFL di football americano negli States con l’assegnazione di fatto del “seed”, cioè di una sorta di “testa di serie”.