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Reni-Eccellenza: incontro ai massimi livelli

Reni-Eccellenza: incontro ai massimi livelli. E’ stata una riunione molto partecipata e densa di contenuti quelle tenutasi ieri in Aula Magna al Centro Tecnico Federale di Coverciano tra il C.R.Toscana L.N.D., il Commissione Regionale Arbitri e le società del campionato di Eccellenza.
Ben 26 delle 32 iscritte hanno ritenuto importante essere presenti all’incontro con il Presidente C.R.T. L.N.D. Paolo Mangini, accompagnato dai due Vice Presidenti Perniconi e Taiti ed alcuni Consiglieri, il Presidente C.R.A. Toscana Tiziano Reni, insieme ad alcuni suoi collaboratori e Direttori di Gara della categoria regina della nostra regione.

Mangini: “Incontro fondamentale per conoscersi”

All’inizio della riunione Mangini ha chiesto, anche in questa stagione sportiva, una fattiva collaborazione da parte delle società riconfermando la necessità di alcuni anticipi (sia pure in misura probabilmente minore rispetto alle ultime due stagioni) per assicurare la presenza degli Assistenti Arbitrali in tutte le gare previste. Il presidente del C.R.T. ha poi parlato del “caso Siena”. “Fortunatamente, grazie all’opera del nostro presidente nazionale Abete, il pronunciamento del Tar sul Siena è stato anticipato dal 26 settembre al prossimo 4 settembre. Di conseguenza già il 6 settembre sapremo con certezza l’organico e partiremo con il campionato con la massima regolarità nelle date previste”. Mangini ha poi ribadito l’utilità di riunioni come questa: “Serve per instaurare un rapporto corretto fra le società e i direttori di gara. E questo avviene se si viene a conoscenza di ciò che fanno, di come si allenano, di come vengono fatte le designazioni”.

Reni ha mostrato video illustrando le spigolature del regolamento

Quindi, il piatto forte del pomeriggio con le società di Eccellenza, rappresentate da presidenti, direttori sportivi, tecnici e capitani, hanno ascoltato Reni illustrare, in totale trasparenza, tutto ciò che sta dietro la direzione arbitrale della domenica. Il presidente regionale ha spaziato dai raduni di inizio stagione, alla preparazione atletica, dallo studio dei regolamenti fino alle prove che i nostri arbitri devono superare per poter dirigere le gare. Oltre a ciò, con l’ausilio dei video (molti dei quali forniti da Tv Prato), Reni ha anche illustrato come il Comitato Regionale Arbitri analizzi le singole partite e studia, insieme ai propri ragazzi, le novità regolamentari, i potenziali errori, i giusti comportamenti da tenere sul rettangolo di gioco.

Reni: “Vocazioni in crescita, ma resto favorevole agli anticipi”

“L’A.I.A. – ha spiegato Reni – ha dovuto far fronte a una crisi vocazionale molto forte: siamo scesi da 33.500 associati ai 29.000 di un anno fa. Adesso siamo in risalita e abbiamo guadagnato, anche grazie al doppio tesseramento (possibilità per i ragazzi dai 14 ai 19 anni sia di giocare che di provare a fare l’arbitro, n.d.r.), un migliaio di tesserati. Io sono sempre stato a favore degli anticipi al sabato: ho sempre visto stadi pieni negli anticipi e credo sia una strada da perseguire, oltre ad aiutarci a combattere il minor numero di arbitri e assistenti a disposizione. Le designazioni? Noi designiamo il miglior arbitro per la miglior gara, a prescindere dalla sezione: sfida fra due fiorentine e con un fischietto fiorentino è una cosa che potrà accadere, per esempio. Non ci sono preclusioni in questo senso. Vi chiedo collaborazione: dovete dirmi se un arbitro si è comportato male, non se non vi ha dato un rigore. Ci dite che gli arbitri parlano poco: io ho detto loro che se non sanno cosa dire, è meglio tacere.”

I cinque aspetti su cui si allenano gli arbitri

Poi Reni è tornato sull’allenamento a tutto tondo degli arbitri. “Lavoriamo su cinque aspetti: tecnico (saper leggere se c’è un fallo o meno), disciplinare (decidere se comminare un provvedimento come ammonizione o espulsione), atletico (essere allenati e saper correre bene), tattico (come ci si sposta in campo in base alle squadre e alla partita) e comportamentale (come gestire le proteste)”. Il comandamento finale per i direttori di gara deve essere “non creare ingiustizie”.
Infine, è stato svolto un piccolo sondaggio fra i presenti per capire quale sia il miglior pregio e il peggior difetto dei giovani arbitri toscani: e il risultato è stato chiaro sul secondo aspetto, con i direttori di gara che sono stati giudicati in gran parte “arroganti”, un aspetto sul quale lo stesso Reni ha promessi di lavorare a fondo fin dal prossimo raduno di categoria.

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