Almanacco del Calcio Toscano

Prato: se non fosse serie D?

Prato: se non fosse serie D? Se davvero Stefano Commini decidesse di staccare la spina alla società (come ha dichiarato ieri: clicca qui), senza alcun passaggio di quote, che fine farebbe il Prato? È la domanda che più viene fatta in città in queste ore. Facciamo quindi un po’ di chiarezza, a termini di regolamento, premettendo che c’è ancora tempo per regolarizzare quanto necessario all’iscrizione in serie D e che molti pensano che le dichiarazioni del presidente siano in verità una provocazione… staremo a vedere, ma intanto vediamo cosa dicono le norme.
Il cosiddetto “Lodo Petrucci”, di cui si parla nell’articolo 52 comma 10 delle Noif (le norme organizzative interne della Federazione), spiega che nel caso “di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, di almeno due categorie inferiori rispetto a quello professionistico di origine”. L’ultima frase è la modifica fatta l’anno scorso dalla Figc, prima si parlava generalmente di un campionato dilettanti e quindi anche non iscrivendosi alla serie C si poteva sperare nella serie D; infatti, la nuova società per partecipare alla serie D doveva versare un contributo alla FIGC non inferiore ai 300.000 euro o per l’Eccellenza di 100.000 euro.
Da quando però è cambiata la regola, se una squadra fallisce in C, può sperare “al massimo” nell’Eccellenza: è quello cui stanno lavorando a Lucca, per intenderci.
Ma a Prato? Il Prato non rientra in questa casistica, perché non è una squadra partecipante a campionati prof. Di conseguenza non può usufruire del “Lodo Petrucci” e se davvero non si iscrivesse alla serie D, la nuova società istituita dal Comune (ma da chi in questo momento? Il Comune di Prato è commissariato, dopo le dimissioni della sindaca Bugetti…) dovrà ripartire come una qualsiasi nuova società dilettantistica dalla Terza Categoria.
Potrebbe “d’imperio” la Figc o il CRT inserire la nuova società in una categoria superiore? Sarebbe un provvedimento “eccezionale” e tutto da valutare, al momento difficile da prevedere.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp per avere tutti gli aggiornamenti del calcio dilettanti

Scarica ora la nuova App dell’Almanacco del Calcio Toscano

Clicca qui per ordinare il nuovo Almanacco del Calcio Toscano 2025

Guarda qui 
il nostro canale YouTube
Prato: se non fosse serie D?