Fattori (Scandicci): “Sono pronto ed entusiasta”
Sarà il debutto con una prima squadra per il neotecnico
“Pronto ed entusiasta” così si definisce Andrea Fattori, nuovo allenatore dello Scandicci, in vista dell’ nuova avventura.
“Mi ritengo fortunato, -spiega il nuovo allenatore blues – lo Scandicci è una società d’Elite. Da una parte è una responsabilità importante, dall’altra ho l’opportunità di allenare una delle squadre più importanti dell’area fiorentina. Sono contento, entusiasta, pronto”.
Queste le prime parole da tecnico Blues di Fattori, che negli ultimi mesi aveva diretto gli Allievi Regionali dello Scandicci, destando ottime impressioni. Qual è la tua idea di calcio che proverai a trasmettere allo Scandicci?
“Avremo una squadra competitiva”
“Per me il calcio può avere tante facce. Bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori che avremo, siamo al lavoro con la società da tempo, stiamo allestendo una squadra competitiva. Senza darci obiettivi, perché le squadre non si fanno con i nomi, ma con il lavoro, con le situazioni di campo. Sicuramente vorremo giocare un buon calcio, abbiamo il Bartolozzi che ci permette di fare un bel gioco. Io facevo il play davanti alla difesa, sicuramente la mia idea di calcio è quella di giocare, non certo speculare sull’avversario. Vogliamo riportare gente allo stadio, far rendere al massimo i giocatori. Siamo lo Scandicci, certamente tutti ci aspetteranno e ci affronteranno con massimo rispetto. Ci saranno dei derby, non sarà un campionato semplice”.
Che ambiente hai trovato in questi mesi in cui sei entrato nel mondo Scandicci?
“Un ambiente professionale al massimo, una società organizzata da tutti i punti di vista. Sono rimasto contento, ci sono tutti gli ingredienti giusti per fare bene. La società si vede che viene da 16 anni di massimi livelli, dalla segreteria al materiale, alle strutture, tutto ciò di cui ha bisogno un allenatore. Tutti sono sempre disponibili, dalla società allo staff. E un Presidente sempre presente, con grande passione. Merita insieme alla società il rispetto da parte di tutti coloro che vanno in campo. E’ una società storica, c’è un ambiente bello, pulito, sereno, un punto di ritrovo sociale. C’è forma e sostanza, al Bartolozzi non manca niente. Da allenatore arrivare al Bartolozzi è una goduria, con un mezzo problema ci sono tante persone che lavorano dietro per far rendere al massimo una società organizzata sotto tutti i livelli”.
Da “allenatore in campo, ad “allenatore… vero!”
In tanti ti hanno sempre considerato un ‘allenatore in campo’. Hai sempre creduto che dopo la vita da calciatore ci sarebbe stata quella da allenatore?
“Sì, anche perché vengo da una famiglia che ha il calcio nel sangue, mio babbo è stato un grande giocatore giocatore e allenatore (Sauro Fattori, attaccante anche della Fiorentina e tecnico scudettato delle ragazze viola, ndr). Da giocatore sono sempre stato un dilettante che si è comportato da professionista, ho sempre dato massima priorità al calcio. Vivo il calcio con entusiasmo e voglia, spero di riportare quanto vissuto da calciatore. So che il calcio ha tante facce, vediamo noi che scarpa metteremo”.
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