Serie D – Vangioni (Seravezza): “Consapevoli di dover cambiare marcia”. Intanto se ne va Veratti
Un inizio di stagione più complicato del previsto. È quello che ha vissuto il “Seravezza V2” (cioè della coppia Vitaloni-Vangioni, d.s. e allenatore), che aveva abituato negli anni scorsi a campionati da prim’attore con due terzi posti consecutivi. E invece i primi tre mesi di campionato “a singhiozzo” hanno evidenziato qualche problema di troppo che il Seravezza ha però tutta l’intenzione di superare. Intanto, la novità è la separazione con l’attaccante nativo di Mirandola Luca Veratti (93): è lo stesso direttore sportivo a confermarlo.
“Sì, posso ufficializzare l’uscita di Luca, perché ormai la notizia circola da qualche tempo: d’accordo con lui – spiega Matteo Vitaloni – abbiamo deciso di interrompere il rapporto perché ci siamo accorti di aver bisogno di qualcosa di diverso dal punto di vista tattico. Mi dispiace molto dal lato umano perché Luca è un ottimo ragazzo e si era integrato alla perfezione, ma delle volte le cose non funzionano come ci si aspetta. Adesso vogliamo valutare con grande attenzione cosa fare: cercheremo una punta, ma senza fretta. E inoltre vogliamo vedere che tipo di attaccante andare a cercare, se una prima punta classica come Veratti o un esterno d’attacco. Il mercato è lungo e non c’è fretta e non vogliamo sbagliare, sia in chiave tattica che dal punto di vista del budget”.
Idee peraltro molto chiare se si parla di tattica con il tecnico Walter Vangioni.
“Purtroppo con il passare delle giornate ci siamo resi conto che Veratti – è il pensiero della “Faina di Gallicano” – non era il giocatore che faceva per noi. Nel ruolo di punta centrale per adesso utilizzerò Gigi Grassi che ama giocare in quella posizione, poi però vediamo cosa propone il mercato. Siamo consapevoli che dobbiamo lavorare di più e meglio per migliorare una classifica che non ci soddisfa: lo sappiamo benissimo. Ma la nostra posizione va spiegata, secondo il mio punto di vista. Innanzitutto, abbiamo affrontato squadre di alto livello come Aglianese, Fiorenzuola, Rimini e Forlì e poi non siamo mai riusciti a trovare continuità, come del resto tutti. Abbiamo avuto qualche problema fisico in alcuni ragazzi, come Bagnai che dovremo attendere fino a gennaio. Ma è dal 15 novembre che non giochiamo una partita e non è facile tenere sulla corda una squadra giovane come la nostra. Adesso arriva una fase del campionato che ci propone partite sì difficili ma con squadra del nostro livello e che hanno i nostri stessi obiettivi. Dopo queste vedremo di che pasta siamo fatti davvero”.
Che differenze ha notato rispetto al girone liguro-piemontese dell’anno scorso?
“Tutte le squadre provano a proporre gioco, senza aspettare gli avversari. Anche le compagini che sono partite con l’obiettivo della salvezza giocano con palla a terra dal portiere, anche se magari non hanno la qualità per vincere tutte le partite. E noi ci troviamo bene perché è anche la nostra filosofia ormai da diverse stagioni. Mi ha impressionato molto il Fiorenzuola quando è venuto da noi e ha vinto. Nel primo tempo la gara fu equilibrata, ma nella ripresa meritarono la vittoria anche se poi è arrivata con un gol su angolo all’88’: ma è una squadra che abbina qualità singole a un impianto di gioco importante e secondo me darà noia alle big fino alla fine. Ripeto, noi siamo consapevoli che dobbiamo cambiare marcia e mi auguro che le partite da qui a Natale ci aiutino in questo senso. Spero che si possa trovare un po’ di continuità”.
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