Puleo, ecco il front-man del calcio toscano 2024
Puleo, front-man del calcio toscano 2024
È uno dei difensori più cercati in Eccellenza toscana: Daniele Puleo (97) è il front-man del calcio dilettanti quest’anno, visto è raffigurato nella copertina del nuovo Almanacco del Calcio Toscano 2024 (clicca qui per ordinarlo). Ma andiamo alla scoperta del biondo centrale, uno dei principali trascinatori del Tuttocuoio di quest’anno, che ha una storia calcistica tutta da raccontare.
Un anno in Piemonte alla Pro Dronero

“Negli Allievi ho giocato nel Pontedera, poi – racconta il difensore – sono passato due anni a Pisa dove ho giocato nella Berretti dal 2014 al 2016. La prima avventura da “grande” è stata a Uliveto Terme, quando fui preso dall’Urbino Taccola del presidente Valerio Sisti e del d.s Luca Scaramuzzino. Disputammo un’ottima stagione in Eccellenza, chiudendo all’8° posto. Mi conquistai la chiamata del Montemurlo che era appena retrocesso dalla serie D, ma fu un’esperienza breve, non mi trovai bene. E così un amico mi propose un’avventura “fuori”, alla Pro Dronero in Eccellenza piemontese. Non ero mai stato lontano da casa e dalla mia famiglia. Ma accettai perché la squadra era ambiziosa: e non sbagliai scelta. Vincemmo il campionato e anche la Coppa Italia del Piemonte. È stato un anno molto bello e ho creato amicizie che coltivo tutt’ora”.
Parentesi importante a Cascina/Ponsacco

Quindi il ritorno in Toscana?
“Beh, non subito. Purtroppo da lì iniziarono i miei problemi fisici perché a un torneo di calcetto con amici mi ruppi il quinto metatarso del piede destro. Da lì è cominciato un calvario… dovevo andare a giocare nelle Marche in serie D, ma con l’infortunio saltò tutto. Fortunatamente il presidente Sisti, che nel frattempo si era trasferito a Cascina, si ricordò di me e mi chiamò. Rientrai a febbraio, detti il mio contributo alla vittoria della Coppa Italia di Promozione. Ma mi rifeci male un’altra volta allo stesso piede (in semifinale contro il Perignano all’ultimo minuto dei supplementari!) e decisi di operarmi per sistemare il tutto. Ma dovetti stare fermo ancora a lungo. Una volta risolta la situazione dopo quattro stagioni a Cascina (e il mini-campionato del Covid vinto in maniera indimenticabile a Santa Croce sempre contro il Perignano), andai con tutto il gruppo a Ponsacco, ma mi chiamò all’inizio della stagione 2022/23 il Tuttocuoio”.
Leader e capitano del Tuttocuoio trionfatore

Un anno difficile e quest’anno la vittoria del campionato: cosa è cambiato nelle due stagioni? Come è stato possibile svoltare e vincere il campionato?
“Sono stati due anni diversi. Il primo sicuramente molto difficile ma non meritavano di soffrire così tanto e di salvarci solo ai play-out. Ci è mancata un po’ di esperienza per gestire i momenti difficili e quindi soffrimmo. Quest’anno avevamo invece una squadra nettamente superiore, la presidente Paola Coia ha lavorato molto bene. Credo che il merito vada proprio al gruppo di ragazzi, ma anche ai tre allenatori che si sono succeduti, Francesco Tavano, Nicola Sena e Aldo Firicano. Noi ci abbiamo messo quel qualcosa in più, abbiamo avuto momenti difficoltosi ma siamo sempre stati lassù”.
E dove giocherai l’anno prossimo?
“Ho parlato a lungo con la presidente Coia: sarebbe stato bello rimanere a Ponte a Egola, ma il mio lavoro (Daniele è impiegato in una ditta metalmeccanica a Pontedera, n.d.r.) non mi permette un impegno così importante come la serie D. Resterò in Eccellenza. Dove? Ormai l’accordo è quasi fatto e vestirò la maglia del Cenaia: credo sia la piazza giusta per disputare ancora un campionato da protagonista”.
Front-man del calcio toscano sull’Almanacco
Protagonista come quest’anno, tanto da meritare la copertina dell’Almanacco del Calcio Toscano 2024…
“È stata una bella emozione: una cosa che non mi aspettavo e che indubbiamente mi inorgoglisce. Ma devo dividere questo riconoscimento con tutti i miei compagni di squadra e gli allenatori: se tutti insieme non avessimo fatto ciò che abbiamo compiuto, probabilmente non ci sarebbe stato questo riconoscimento. E poi i ringraziamenti vanno alla presidente Paola Coia, e soprattutto alla mia famiglia e alla mia ragazza Sarah che mi supportano in tutti i sacrifici che faccio. Senza di loro non sarei quello che sono!”.
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