Lorenzo Ammannati: in prima fila contro il Covid-19
È appena rimasto senza squadra, ma il daffare non gli manca. Lorenzo Ammannati (93) ha appena rescisso l’accordo che lo legava, per la seconda stagione consecutiva, al Lornano Badesse e aspetta quindi da gennaio una nuova chiamata. Ma il biondo centrocampista ex Scandicci, Sestese e Fortis Juventus, è tutt’altro immobile e senza impegni. Da circa un paio di settimane infatti ha iniziato a sfruttare la sua qualifica (è fisioterapista professionista abilitato) all’interno dell’Ospedale fiorentino di Careggi dove è stato indirizzato al settore Covid-19.
“Un’esperienza forte – racconta Ammannati – perché non è come fare il fisioterapista per sportivi o infortunati “semplici”. Qui il clima è molto più pesante, anche se finora non sono stato destinato al reparto di terapia intensiva che è sicuramente molto più complicato soprattutto dal punto di vista psicologico. Non si tratta di guarire il paziente da un trauma, ma di tenerlo vigile e attivo nonostante la malattia. Paradossalmente è il posto più sicuro dove mi potrei trovare perché siamo “bardati” da capo a piedi con le massime cautele. Un’esperienza forte, che farò per 8 mesi, e che mi servirà per crearmi un bagaglio professionale ancora più ampio”.
Intanto il calcio è momentaneamente da una parte…
“Sì, con il Lornano Badesse abbiamo deciso di comune accordo di non proseguire la stagione insieme. Non ero proprio nei piani della società e con questo nuovo impegno lavorativo, non posso allenarmi di pomeriggio. Sono quindi in cerca di un Eccellenza, preferibilmente, o di una bella Promozione che abbia bisogno di un centrocampista. Vediamo se si muove qualcosa: non ho fretta, tanto non posso essere tesserato prima dell’8 gennaio”.
Si dice che sulle sue tracce si sia già mossa la Zenith Audax, ma non è difficile immaginare che su di lui si muovano altre (sicuramente il Poggibonsi, che però si allena di pomeriggio). Sempre che si torni a giocare…
“E vedendo tutti i giorni quello che vedo e avendo a che fare con il Covid quotidianamente, nutro davvero molti dubbi… Sarebbero un peccato…”
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