Almanacco del Calcio Toscano

Le ambizioni di Rosario Selvaggio

Il tecnico saluta il Fiesole dopo due stagioni e attende una chiamata verso una nuova avventura

Le ambizioni di Rosario Selvaggio

di Edoardo Novelli

Il road movie Cuore Selvaggio è a un punto di svolta.
Non c’entra David Linch nè il suo omaggio nel film al Mago di Oz, per quanto un po’ mago – a Campi e a Fiesole – il nostro protagonista lo sia stato.
Il cuore è quello di Rosario Selvaggio, nella vita ristoratore di cucina giapponese e allenatore di calcio di brillanti trascorsi e ambiziose prospettive. Il punto di svolta sta nella decisione, di comune accordo con la società, di lasciare la guida tecnica del Fiesole.

Il 2 luglio 2018 al campo sportivo “Giuseppe Paoli” di Brozzi c’erano 500 persone per “La Notte del Capitano”, in onore di Rosario Selvaggio capitano storico della squadra delle Piagge che lasciava il calcio giocato. In campo scesero Emiliano Viviano e altri ex viola come Flachi, Amerini e Gianluca Berti. Quando nel 2023 Selvaggio salutò il Lanciotto dopo due annate strepitose, che hanno portato la squadra in Eccellenza, in tanti si commossero. I saluti non sono mai banali, per un allenatore che fonda il suo credo sulla creazione di un gruppo di lavoro coeso, e che lascia ricordi indimenticabili in chi ha la fortuna di incrociarne il cammino. Fiesole non fa eccezione.

L’annuncio social della società biancoverde riguardo la separazione consensuale col proprio allenatore è sintetico quanto intenso di significato.

La Società ringrazia Rosario Selvaggio per le due splendide stagioni fatte. In bocca al lupo e un grande abbraccio, le porte del Fiesole Calcio saranno sempre aperte per te.

L’Almanacco ha raggiunto il tecnico ormai ex-biancoverde per ascoltarne stato d’animo e motivazioni. Ecco le sue parole.

“Penso di aver dato veramente tanto, arrivando in una situazione non facile. La squadra era penultima, l’obiettivo era di raggiungere la salvezza e alla fine arrivammo quinti mancando i playoff solo per la forbice. Nel girone di ritorno facemmo 13 risultati utili consecutivi – ultima sconfitta alla 2a di ritorno col Sansovino n.d.r. – e da quando arrivai 11 partite senza prendere gol. Tutto ciò ha contribuito ad alzare le aspettative, con la squadra quest’anno abbiamo puntato dritto all’obiettivo della società, era il quinto posto e siamo arrivati quarti. Poi ai playoff mi sento come una mina vagante, abbiamo vinto con le due meglio classificate e adesso lascio con la prospettiva di un ripescaggio in Eccellenza”.

Sebbene ci sia questa concreta ipotesi, la decisione di separarsi arriva a prescindere dalla categoria della prossima stagione, Selvaggio ci spiega perchè.

“Ritengo di aver fatto il massimo. Ho trovato una famiglia, ci lasciamo in ottimi rapporti. Il Presidente Vito Frija, il vice Gianluca Calderini, sono persone carismatiche, affidabili. Con il direttore Stefano Rossi ho addirittura giocato insieme. Siamo riusciti a coinvolgere la piazza, riportando allo stadio i tifosi del paese, anche in trasferta con i pulmini, e i ragazzi della scuola calcio. Credo sia un ottimo lavoro, anche se qualche testata giornalistica tende forse a sottovalutarmi. Adesso preferisco stare alla finestra e attendere che si presenti un’opportunità per ripartire con nuove ambizioni e basi solide per divertirmi; difficile che sia in Eccellenza, per quanto sentirei di meritarlo, se non più avanti a stagione inoltrata. Magari una piazza di Promozione in cerca di riscatto o comunque che voglia salire e puntare sulle mie caratteristiche di allenatore emergente, con numeri inconfutabili e una forte ambizione”.

Rosario Selvaggio ha un temperamento gagliardo, una personalità schietta che fa del lavoro d’insieme il proprio punto di forza.

“Come quando da giocatore portavo la fascia di capitano, punto molto sull’empatia, sulla forza del collettivo, tutto lo staff compreso. Do tutto me stesso e chi mi conosce il più delle volte mi segue, i risultati raggiunti vanno oltre le risorse tecniche, vince sempre il gruppo più forte anche quando la squadra migliore tecnicamente può essere un’altra. Credo nelle persone, nei valori e nel rispetto delle regole; in campo metto squadre con un timbro aggressivo, difficili da affrontare, che prendono pochi gol e non mollano mai. Non ci sto a perdere, finché l’arbitro non fischia la partita è sempre aperta. Sono orgoglioso dei complimenti che ricevo dai colleghi, ne ho avuti anche da Giacomo Chini del Sansovino che col Fiesole ha sofferto”.

In Toscana pochi hanno i risultati recenti di Rosario Selvaggio, ci salutiamo facendo parlare i numeri, il suo biglietto da visita. In attesa di ritrovarlo all’inizio della prossima avventura.

2021-22
Lanciotto Campi 37 punti in 26 partite;
5° posto; semifinale playoff Rondinella-Lanciotto 4-2.
2022-23
Lanciotto Campi 43 punti in 24 partite;
2° posto a pari merito con l’Antella; playoff Lanciotto-Grassina 1-1; Lanciotto-Affrico 1-0; Lanciotto-Sansovino 4-1 d.t.s.; finale: Lanciotto-Geotermica 0-2.
Lanciotto promosso in Eccellenza come finalista playoff.
2023-24
Fiesole (dalla 11a giornata) 37 punti in 20 partite
5° posto a 46 punti, non ammesso ai playoff per la forbice.
2024-25
Fiesole 48 punti in 30 partite
4° posto; playoff Audax Rufina – Fiesole 0-1; Casentino Academy-Fiesole 1-2; Larcianese-Fiesole 4-2 d.c.r. (0-0); Fiesole-Atletico Maremma 7-6 d.c.r. (0-0)
Fiesole 3° classificato in graduatoria per eventuale ripescaggio

Punti in campionato: 165 in 100 partite media punti 1,65 45 vittorie – 30 pareggi – 25 sconfitte.
Playoff: 4 vittorie 1 pareggio 2 sconfitte, più una vittoria e una sconfitta ai rigori. 2022-23 e 2024-25 in finale regionale.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp per avere tutti gli aggiornamenti del calcio dilettanti

Scarica ora la nuova App dell’Almanacco del Calcio Toscano

Clicca qui per ordinare il nuovo Almanacco del Calcio Toscano 2025

Guarda qui il nostro canale YouTube