Le ambizioni del Perignano
Parla l’allenatore Enrico Cristiani: “Qui c’è un’indole ambiziosa, ti trasmettono la mentalità vincente”
Enrico Cristiani è alla prima stagione sulla panchina del Fratres Perignano, una squadra rinnovata nella continuità delle ambizioni di vertice.
“Dalla scorsa stagione sono rimasti, con Lorenzo Sciapi, soltanto i 2003 Matteo Martinelli, in ripresa dopo un infortunio, e Leonardo Pennini. In società sono perfezionisti, cercano e apprezzano la professionalità in chi lavora per loro, hanno la mentalità vincente e trasmettono quest’indole ambiziosa a me e alla squadra”.
Chi è arrivato, comunque, ha subito fatto gruppo…
“Certamente, anche Matteo Bernardini che è arrivato in corsa a metà settembre. Aspettiamo Luca Raffi, che starà fuori ancora almeno un mese per infortunio, mentre mi fa piacere aver recuperato Leonardo Porcellini”
Gruppo nuovo, ma sempre con Lorenzo Sciapi, 242 gol in carriera fino a oggi…
“Lorenzo si sta impegnando, è a disposizione della squadra. Con la Lanciotto siamo rimasti in dieci, ha giocato 96′ senza risparmio, si sente anche quando non segna”.
Con la Lanciotto una vittoria sofferta di misura, soffrendo da grande squadra, le pare?
“Siamo rimasti in dieci, abbiamo fatto un solo cambio, con Rosi e Taraj in particolare a stringere i denti. Ma non abbiamo concesso niente nella nostra area fino al colpo di testa di Cecchi nel recupero, anche se nel primo tempo loro sono stati pericolosi in contropiede. Abbiamo affrontato un’ottima squadra, non conoscevo Riccardo Secci ma l’ho trovato un allenatore preparato e una persona squisita, mi ha fatto un’ottima impressione, dentro e fuori dal campo. Ha una bella squadra, ho avuto Cecchi a Signa, conosco bene Mazzanti e Afelba”.
Sei giornate, quattro vittorie e due pareggi e primato in classifica. Che idea si è fatto di questo campionato?
“Siamo lassù e cerchiamo di rimanerci, ma il campionato è difficile, equilibrato, con il rischio e l’imprevisto in agguato, sono tante le squadre allestite bene. Vedo nel Tuttocuoio una signora squadra, apprezzo la Cuoiopelli di Roberto Falivena, che stimo come ottimo allenatore e persona affabile e intelligente, siamo amici dai tempi in cui giocava nel Tuttocuoio mentre io allenavo lì la Berretti. Lo Sporting Cecina è ben attrezzato, Montecatini può essere la sorpresa, Massese e Camaiore ancora incognite, mentre credo proprio che la Zenith Prato rientri nel giro di alta classifica”.
Anche domenica prossima, dopo la Coppa a Castelfiorentino, vi attende un avversario ostico. Come vede lo Sporting Cecina?
“Anche loro saranno reduci dalla Coppa. Ho visto che hanno vinto con il Montecatini senza quasi mai soffrire, la ritengo una delle migliori squadre del girone. Hanno un ottimo portiere che conosco bene, Cappellini, una rosa allestita con cura, meritavano anche qualche punto in più”.
Cosa servirà, più di tutto, al Perignano per “rimanere lassù”?
“L’anno scorso a Castelfiorentino abbiamo fatto 31 punti nel girone di ritorno. Anche quest’anno sarà decisivo arrivare in forma a primavera. Cerchiamo di stare attaccati al vertice, e di giocarci al meglio gli scontri diretti nella parte finale del campionato. Serve come minimo una media di 2 punti a partita, dobbiamo cercare di vincere con tutte”.
Edoardo Novelli
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