Almanacco del Calcio Toscano

L.N.D. – Promozione per le prime? E quanti soldi dalla Serie A?

Oggi si sarebbe dovuto tenere il Consiglio Federale rinviato però, a data da destinarsi, per cause di forza maggiore. Che tradotto significa incertezza da parte del Governo sull’autorizzare una ripartenza del calcio, tenuto conto dei pareri del Comitato Tecnico Scientifico. 
Il vero dubbio, infatti, è quando si potrà tornare a giocare? Il rischio concreto che ciò non avvenga in tempi brevi c’è. I casi di positività registrati in alcuni club di serie A dopo i tamponi (Fiorentina, Sampdoria e Torino) fanno capire come gli asintomatici siano più di quanti si pensasse. La domanda chiave è: alla ripresa del campionato, in caso di positività riscontrata, si andrebbe comunque avanti isolando il singolo giocatore? E’ attesa per mercoledì prossimo, 13 maggio, l’informativa del Ministro dello Sport Spadafora che parlerà al Senato annunciando, quelle che saranno le decisioni del Governo sul futuro del calcio.
LA LND – C’è attesa innanzitutto per lo stop ufficiale all’attività anche per quanto riguarda i dilettanti, dopo che ieri la serie C ha confermato di non voler riprendere. Il presidente della Lnd Cosimo Sibilia ha sempre ribadito che solo le autorità governative possono decretare lo stop, concetto rimarcato anche nella riunione con le società umbre e il presidente del Cru Luigi Repace di un mese fa. 
Di fatto però si attende solo la comunicazione ufficiale perché pensare che i dilettanti possano tornare in campo prima del termine della stagione, considerando tutti i protocolli sanitari, è una follia. 
E la stagione si chiuderà, a tutti i livelli, al 2 o al 30 agosto, piuttosto che al 30 giugno, in base a quello che deciderà il Consiglio Federale.
LA SERIE C – Ieri intanto la serie C, oltre che annunciare compatta la volontà di non riprendere, ha dettato le linee guida con cui si presenterà al prossimo Consiglio Federale. Promosse le prime di ognuno dei tre gironi (Vicenza, Monza e Reggina) più una quarta attraverso coefficiente che sarà probabilmente il Carpi. Nessuna retrocessione in serie D e blocco dei ripescaggi dalla serie D. 
IL MONDO DEI DILETTANTI – Il blocco dei ripescaggi dalla serie D alla serie C è conseguenza di una linea guida che sembrare trovare un’intesa di massima fra tutte le componenti. Il criterio è quello di garantire la promozione a tutte le prime classificate. Pronte ad aprirsi le porte della serie C dunque per Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo. 9 squadre in più nell’organico dei professionisti a colmare eventuali mancate iscrizioni paventate, purtroppo, all’orizzonte. Inoltre la Federazione vuole fare tutti il possibile per evitare contenziosi.
Proseguendo su questo modus operandi, non ci saranno retrocessioni neanche nei campionati dilettantistici, tenendo conto dell’interruzione anticipata dei campionati per cause di forza maggiore e della volontà di evitare carenze negli organici. L’intento è quello di provare comunque a dare qualche certezza alle società in un momento di incertezza generale. Della serie, se una squadra deve fare la serie C o la serie D, c’è differenza, ed è bene saperlo quanto prima. E questo vale per tutti.
DALL’ECCELLENZA A SCENDERE – Dall’Eccellenza salirebbero così in serie D 28 squadre, le prime di ogni girone di Eccellenza in tutta Italia. In Umbria festa dunque per il Tiferno. La serie D si troverebbe così con 185 squadre al via rispetto alle 162 standard. Causa Coronavirus, però, è logico attendersi una forte riduzione nel numero delle iscrizioni, anche nelle categorie superiori, e pensare che si arrivi a quota 162 (9 gironi standard da 18), o dintorni, al via della stagione 2020-2021 non è così assurdo e sono sempre realizzabili gironi in sovrannumero (quest’anno erano 166 le squadre partecipanti).
IN UMBRIA – Il criterio delle promozioni per le prime classificate dovrebbe valere su scala nazionale, applicato ai singoli comitati che avranno discrezionalità nell’organizzazione dei campionati regionali. 
In Eccellenza, ad esempio, seguendo questa logica, salirebbero Branca e Massa Martana dalla Promozione. Con il Tiferno in serie D, però, le squadre in organico sarebbero 17. Ecco dunque che un’altra promozione potrebbe avvenire attraverso i criteri di ripescaggio pubblicati il 31 ottobre 2019 nel comunicato ufficiale numero 60
Promozione in tasca dunque anche per Pierantonio, Magione, C4 e Terni Est dalla Prima categoria, e ripescaggio a completamento posti eventuali.
Dalla Seconda categoria promozioni per Real Padule, Settevalli Pila, Ferentillo Valnerina e Fabro, e ripescaggio a completamento posti eventuali.
IL FATTORE ECONOMICO – Detto dell’aspetto tecnico, forse il più semplice da affrontare, il vero nodo resta il problema economico aggiunto a quello sanitario. 
Le due domande fondamentali sono quando si ripartirà e, soprattutto, come si ripartirà? Sul quando, come detto, sarà il Governo a pronunciarsi, tenuto conto dell’andamento della pandemia. Sul come gli organi preposti stanno facendo tutti i calcoli del caso. 
AIUTI ALLE SOCIETA’ – La volontà della Lega Nazionale Dilettanti dovrebbe essere quella di garantire iscrizioni e tesseramenti gratuiti per la stagione 2020-2021 per tutte le società dalla serie D alla Terza categoria, giovanili comprese. 
Per farlo, per tutti i Comitati regionali, Calcio a 5, Femminile e Serie D, sicuramente saranno necessari non meno di 40 milioni di euro in base al numero di iscrizioni effettive.
La soluzione ideale sarebbe un incremento della mutualità da parte della serie A che dovrebbe passare dall’1% al 4%. Prima di tutto però la serie A dovrebbe ripartire e, cosa tutt’altro che secondaria, dovrebbe dare l’ok all’incremento della quota da destinare alla Lnd, scelta tuttavia necessaria per garantire la ripartenza del mondo dilettantistico, vero fulcro del calcio italiano con oltre un milione di tesserati (il 98% del totale, di cui il 64% a livello giovanile) e 66mila squadre.

FONTE: eccellenzacalcio.it