Almanacco del Calcio Toscano

Bellini spiega il divorzio dalla Fortis Juventus

Franco Bellini non è più il direttore tecnico della Fortis Juventus: la notizia è ufficiale dai giorni della Pasqua, ma ancora non erano state spiegate le motivazioni del divorzio. Eccole, dalla viva voce dell’ex dirigente di Fiesole Caldine e S.Piero a Sieve.
“Una volta arrivata la salvezza certa – spiega il dirigente – dopo la gara con la Correggese, ho parlato con il presidente Borselli venerdì scorso e ho quindi comunicato che non sarei rimasto. Da quando pensavo a una decisione del genere? Dal 31 agosto scorso! A parte le battute, non ho mai legato troppo con l’ambiente, è stata un’annata lunga e faticosa, ma il bilancio è molto positivo per quanto riguarda il rendimento della squadra, meno per quanto riguarda ciò che circonda la prima squadra. Ho comunque avuto l’onore di lavorare in una delle società più blasonate della Toscana e questo mi rimarrà sempre. Al momento non ho nessun contatto con alcune società: mi prendo una bella pausa di riflessione, come si dice in questi casi. Sicuramente, ho capito che non il tempo, per impegni di lavoro, per ricoprire una carica del genere in una categoria così importante. Bisogna essere sempre presenti agli allenamenti e questo io non lo posso fare”.
Come sono i suoi rapporti con il tecnico Bonuccelli (che sicuramente non rimarrà a Borgo) e il d.s. Vannini (candidato a passare dalla scrivania al campo come tecnico della prima squadra nella prossima stagione)?
“Vannini ha svolto un grossissimo lavoro e dato un gran contributo: ha fatto ciò che io pensavo fosse in grado di fare. È bravissimo. Su Bonuccelli non posso certo dire nulla. È un tecnico preparatissimo e ha sempre centrato gli obiettivi che la società gli ha chiesto, ho legato molto con lui, come in passato con Massi e Calderini: io e lui però non condividiamo la stessa filosofia del calcio. Ultimamente non mi divertivo più perché c’era troppa tensione: veniva data troppa importanza al risultato e questa è la filosofia di Bonuccelli. Io non la condivido: per me il risultato non è tutto. L’ho detto anche a lui: a Borgo questa strategia ha funzionato, ma credo che in altre piazze gli potrebbe dare qualche problema”.