Almanacco del Calcio Toscano

Eccellenza – Tuttocuoio: dopo la sconfitta a tavolino, arriva il ricorso

Il Tuttocuoio non ci sta e presenta ricorso alla decisione della giustizia sportiva che gli ha inflitto la sconfitta a tavolino per 3-0 nel derby con il San Miniato Basso dell’8 dicembre. Ecco quanto comunica la società presieduta da Paola Coia: “Preso atto della decisione del Giudice Sportivo di decretare la sconfitta a tavolino per la partita non disputata con il San Miniato, si è provveduto con immediatezza a presentare ricorso per una rivisitazione della decisione medesima. Troppe infatti sono le inesattezze che si rilevano dalla lettura della motivazione medesima. Il direttore di gara, infatti, nel primo referto semplicisticamente refertava che “la gara non è stata disputata poiché nonostante il terreno di gioco fosse praticabile, nessuna linea risultava visibile” e nel successivo, richiesto, supplemento di referto precisava che “…ho accordato un tempo di attesa entro il quale la società ospitante avrebbe dovuto provvedere alla nuova segnatura del terreno di gioco.. …decidevo di accordare il massimo tempo previsto dal regolamento: pari ad un tempo di gara, 45 minuti in questo caso.” Lo stesso direttore di gara però ometteva di riferire che un primo rinvio di 45 minuti era stato determinato non già dalla non visibilità delle linee, bensì dallo stato di assoluta impraticabilità del campo, tanto che trascorso del tempo e verificato la praticabilità del campo, almeno a giudizio del direttore di gara ma con forti dubbi del capitano del Tuttocuoio, lo stesso direttore invitava le squadre a procedere nella fase di riscaldamento, procedendo egli stesso, in terna arbitrale, alla fase di riscaldamento. E credo che sia assolutamente evidente che per procedere nella fase di riscaldamento non fosse stata riscontrata nessuna anomalia. Successivamente la ripresa della pioggia e la pressochè totale pozzanghera creatasi sul campo di gioco determinavano la definitiva scomparsa delle linee che, nonostante la buona volontà e la opportuna e necessaria attrezzatura, risultava impossibile ridefinire. Un po’ di calce, o pittura che sia, non può fare presa in un lago di acqua. Non si capisce pertanto la leggerezza e superficialità del direttore di gara nell’imputare alla mancanza di linee la non disputa dell’incontro ed ancor di più nel supplemento di referto la reiterazione di una tesi che sarà assolutamente contestata nelle opportune sedi”.

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