Almanacco del Calcio Toscano

Promozione – Riccardo Agostiniani è il nuovo allenatore del Maliseti Tobbianese

Il nome di Riccardo Agostiniani, classe ’60, è legato alla rinascita della Pistoiese di Orazio Ferrari (nella stagione 2010/11 è stato protagonista della promozione in serie D degli arancioni). Ma nel suo curriculum, in 25 anni da allenatore, c’è una lunga serie di campionati vinti a livello dilettantistico. La prima panchina, dopo una discreta carriera da calciatore (centrocampista fino all’allora quinta serie, con le maglie di Pescia, Ponte Buggianese e Montemurlo), arriva nella stagione 1989/90, allenatore-giocatore a Montemurlo. Poi il settore giovanile della Pistoiese, Giovanissimi e Allievi, quindi a 33 anni la prima squadra del Quarrata in Eccellenza. Da qui l’approdo al Porcari Montecarlo, dove Agostiniani è protagonista della scalata dalla Prima Categoria all’Eccellenza, vincendo una Coppa Italia e perdendo lo spareggio per la promozione in serie D. Vince il campionato di Promozione a Uzzano, poi torna a Montemurlo, in Eccellenza, dove allena Tommaso Guasti. A Montemurlo vince una Coppa Italia. Vince il campionato di Promozione con il Castelfiorentino e il Lanciotto Campi, poi dopo una parentesi all’Appennino Pistoiese, approda al Pistoia Club di Ferrari, dove ritrova Guasti. Vince il campionato, poi segue Ferrari nell’avventura della nuova Pistoiese. Vince subito il campionato di Eccellenza, poi dopo 3 mesi di serie D si dimette per motivi lavorativi («Fossi stato più giovane, forse avrei fatto come Sarri che si è dimesso dalla banca, ma non me la sono sentita di lasciare l’Asl»). Pescia in Eccellenza, poi di nuovo la Pistoiese sulla panchina della Berretti. Un anno fermo («di aggiornamento – spiega – in questi mesi ho visto decine e decine di partite»), adesso comincia una nuova avventura chiamata Maliseti Tobbianese.

«Arrivo al Maliseti Tobbianese con entusiasmo – dice Riccardo Agostiniani – c’è la prospettiva di fare un bel lavoro insieme a due persone che stimo molto, il presidente Tommaso Guasti, che ho avuto la fortuna di allenare come giocatore, e il direttore Simone Bardazzi, che conosco da una vita. Due amici con cui si può parlare di calcio in modo serio, per costruire una squadra in grado di farci divertire. Non mi spaventa arrivare in una piazza delusa dopo una retrocessione, da un punto professionale è stimolante lavorare in un ambiente dove c’è voglia di riscatto. Obiettivo? A differenza di quest’anno, prevedo un campionato di Promozione molto combattuto, con una squadra che per gli investimenti che sta facendo si candida a fare corsa a sé, l’Aglianese, e società importanti pronte a dare battaglia, come Lanciotto, Firenze Ovest, probabilmente Lammari e Fucecchio. Noi dobbiamo pensare a giocare e a fare il meglio possibile, per provare e inserirci nella lotta per la prime posizioni. La squadra? Stiamo lavorando con la società, sicuramente ci sarà spazio per i tanti giovani provenienti dal settore giovanile, ma vorremmo mantenere 3-4 giocatori più esperti. La volontà è quella di creare un giusto mix di esperienza e gioventù, un gruppo unito dove tutti lottano per conquistare una maglia da titolare. In alcuni ruoli siamo un po’ più scoperti, a cominciare dall’attacco, cercheremo sul mercato…»

IL SALUTO E IL RINGRAZIAMENTO DELLA SOCIETA’ A FABRIZIO ROSSI DOPO 8 STAGIONI

Si è chiusa qualcosa di più di una pagina, si è chiuso un libro, una storia lunga 8 stagioni condita da tanti successi e pochissime amarezze, forse solo una, quest’anno. Peccato, sarebbe stato bello chiudere questo percorso senza la pillola amara finale, ma è andata così, va accettato il verdetto del campo, anche se tutti sappiamo che questa squadra aveva tutte le carte in regola per fare meglio, tutte. A Rossi come società non possiamo che essere infinitamente grati, tanti tesserati possono esserlo, perché dai classe 1989, sei in totale, ai 1998 in quest’ultima stagione, decine e decine di ragazzi hanno esordito in prima squadra sotto la sua guida. E personalmente ho avuto un rapporto eccezionale con lui, difficilmente ripetibile, anche come durata. Ha sposato il mio credo calcistico, la valorizzazione dei giovani del nostro settore giovanile prima di ogni altra cosa, grazie a questo e alla crescita del settore stesso, siamo passati dal cercare “gli scarti” (se mi passate il termine) delle squadre di categoria superiore al lancio sistematico di giovani cresciuti in casa, non esclusivamente ma quasi. E siamo stati per anni un esempio, almeno credo, per le altre società, avendo sempre in squadra una grossa fetta di ragazzi che si erano formati in casa, a prescindere dalla categoria alla quale partecipavamo, prima categoria, promozione, eccellenza. Ed è stato un percorso ricco di successi, la vittoria del campionato di prima categoria, la collocazione in promozione dove da subito ci siamo fatti rispettare e alla quarta partecipazione ecco la vittoria della coppa Italia, dei play off e il salto storico in eccellenza, storico non per noi, per noi tutto il percorso è stato “la prima volta”… Storico è stato e rimarrà per sempre tale per la città di Prato, siamo stati la prima società pratese, di una frazione di Prato, a partecipare al campionato di Eccellenza Toscana, andando a confrontarci con città e cittadine dal grande blasone quali Montevarchi, Figline Valdarno.. E nessuno ci toglierà mai questo primato. Dopo di noi ne arriveranno altre, ma arriveranno dopo. sempre dopo. 
È stata una soddisfazione pazzesca, il tutto ottenuto insieme alla valorizzazione dei ragazzi del nostro vivaio, bellissimo. Rossi è arrivato dopo l’era Bichi, malisetano doc, con Fabio Bichi i 7 anni iniziali del settore dilettanti del Maliseti, dalla terza alla prima categoria e una coppa Toscana vinta, ha raccolto una eredità quindi pesante, con Fabrizio gli 8 successivi che hanno consolidato il nostro nome nel panorama calcistico toscano. Ora si apre un nuovo capitolo, il nuovo allenatore sarà un volto assai noto, esperto e vincente, quindi concludo il mio ringraziamento facendo gli auguri di benvenuto al Maliseti Tobbianese a Riccardo Agostiniani, che da pochissimi giorni ha iniziato a lavorare con noi con grande entusiasmo. 
A Fabrizio, che sarà sempre uno di noi, dico solo una parola che riassume il tutto… GRAZIE.
Simone Bardazzi