Caso Combine in Eccellenza – Tutti assolti a Prato
Cade l’ipotesi di frode sportiva nei confronti dei tesserati delle squadre fiorentina: “Nessun passaggio di denaro”. Tutti assolti nel capitolo penale della “calciopoli” toscana, il cosiddetto “Combine in Eccellenza”. L’accusa di frode sportiva per le partite di Eccellenza e Promozione della stagione 2016/17 che provocò un terremoto fra i dilettanti, cade davanti al gup Daniele Migliorati. Con una sentenza (“il fatto non sussiste”) che ridimensiona i comportamenti dei tesserati, contestati dai pm pratesi Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, in episodi di competenza della giustizia sportiva, che per altro ha già fatto il suo corso. Un capolavoro dei difensori che hanno dimostrato l’assenza di “denaro o altra utilità”, anche solo promessi, al fine di alterare i risultati. Le accuse prendevano corpo dalle conversazioni intercettate nell’ambito di un’inchiesta (parallela) sull’immigrazione di giovani calciatori dall’Africa che coinvolgeva pure il patron del Prato, Paolo Toccafondi, rinviato a giudizio per il solo episodio dell’ingresso in Italia del baby calciatore $Davilla, che doveva andare alla Fiorentina. I pm volevano il processo per tredici tesserati. Tra questi anche l’ex designatore degli arbitri ed ex giacchetta nera di serie A, il senese Matteo Trefoloni, accusato di aver propiziato un arbitraggio favorevole alla Sestese nello spareggio salvezza contro il Chiusi. “La frode sportiva è un reato che è stato introdotto per colpire il calcioscommesse e non certo ipotesi di tentativi di illecito dove, come in questo caso, non è corsa nessuna forma di denaro”. Spiega l’avvocato Antonio D’Avirro, difensore di Stefano Fiorini, del Porta Romana. “Questa pronuncia rende giustizia a Christian Prosperi e alla sua correttezza come giocatore e uomo squadra”, dichiara l’avvocato Niccolò Lombardi Sernesi, legale dell’ex calciatore-ds della Bucinese. Per Piero Colzi del Firenze Ovest parla l’avvocato Chiara Gori: “Giustizia è fatta, sono molto soddisfatta”. “E’ stato chiarito che i fatti oggetto delle indagini potavano avere al massimo rilievo sportivo ma non certo ordinario in sede penale”, commenta Francesco Maresca, difensore del calciatore Niccolò Terrafino. Assolti anche l’ex arbitro pisano Federico Masilunas, Fabrizio Giusti dell’Aglianese, l’ex allenatore della Sestese Enrico Gutili, Andrea Bellini della Zenith Audax, il dirigente della Sinalunghese Bruno Mugnai, Luca Brini e il calciatore Filippo Zacchei del Foiano e il procuratore Alvaro Finocchi Arcipreti. Motivazioni previste fra novanta giorni. La sentenza Migliorati, se confermata nei successivi gradi di giudizio, potrebbe far rivedere processi già chiusi, come quello dell’ex presidente della Sestese Filippo Giusti che ha patteggiato. Per la “calciopoli” toscana si è già pronunciato anche il tribunale della Figc; in quel caso, quasi tutti i coinvolti hanno aderito ai concordati e i verdetti sono ora definitivi.
FONTE: La Nazione