Bettucci e Fani, Montagnano sogna il salto
Il d.g. Fabio Bettucci resta al timone della società del presidente Menchetti.
Per la panchina c’è l’accordo di massima con Roberto Fani.
Bettucci e Fani Montagnano sogna il salto

Il Montagnano del presidente Corrado Menchetti riparte dal d.g. Fabio Bettucci.
E’ la prima certezza per programmare la stagione 2025-26.
La seconda, Roberto Fani come nuovo allenatore, non può essere ufficializzata, ma si fonda sull’accordo formale già raggiunto con il tecnico aretino, che ha legato alla Castiglionese la propria recente carriera.
Dello staff non farà più parte il d.s. Fabio Malvisi, per motivi legati alla famiglia e all’attività lavorativa svolta. Le funzioni di d.s. verranno assunte dal d.g. Bettucci.
Fabio Bettucci è arrivato a Montagnano nel maggio scorso. In passato ha raggiunto la Serie D con la Rignanese, partendo dalla Prima Categoria, ed ha trascorsi importanti tra i professionisti. Per due stagioni, dal 2014 al 2016, ha ricoperto il ruolo di direttore generale alla Lucchese in Serie C.

Roberto Fani ha legato alla Castiglionese la propria recente carriera – dal 2020 – contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del campionato di Promozione nel 2022 e poi a due ottimi campionati di Eccellenza (con un 3° e un 7° posto).
Nel 2024-25 la squadra viola si è laureata campione d’inverno, per poi incappare in una lunga serie negativa che ha segnato l’interruzione dell’avventura di Roberto Fani come allenatore.
Nel suo passato anche le esperienze e i successi con Sansovino, Sangiovannese, Sansepolcro e Sinalunghese, centrando due volte il salto di categoria dall’Eccellenza alla Serie D.
La stagione 2024-25 del Montagnano ha visto sfumare i playoff per la forbice.
“Un vero peccato – commenta all’Almanacco il d.g. Bettucci – se si considerano i tre punti tolti per la vicenda del tesseramento di Svarups (impiegato nel 4-1 contro il Luco, diventato 0-3 dopo il reclamo dei mugellani n.d.r.) potevamo essere la terza forza del campionato e centrare l’obiettivo di partenza.
Inoltre abbiamo sofferto infortuni pesanti che hanno rallentato il percorso: Bagnai è stato fuori tre mesi, Cerofolini e Doko per due.
C’è stato il cambio tecnico (Luca Giusti subentrato ad Andrea Laurenzi n.d.r.), quest’anno speriamo di poter puntare su un allenatore esperto come Roberto Fani, importante, di categoria superiore, e proseguire quanto di buono stiamo già costruendo”.
Come valuta la sua prima stagione in una piazza così ambiziosa?
“Ho avuto un’accoglienza eccezionale da parte di tutto il consiglio e di chiunque gravitasse intorno alla squadra. Montagnano è un paese con una passione travolgente, c’è un’accuratezza nel particolare, dalla preparazione atletica all’organizzazione medica, fino al pranzo della domenica, quasi da serie D. Il presidente Menchetti è una garanzia per il territorio, al quale si dedica con passione su più fronti. La società a livello organizzativo è pronta al salto di qualità”.
Siete già a lavoro per l’organico 2025-26?
“Contiamo di confermare buona parte della rosa, nei primi colloqui avuti i ragazzi hanno espresso la volontà di rimanere. Siamo già a lavoro per integrarla, con l’attenzione che richiede una stagione ancora in corso. Le priorità per ciascun ruolo sono già chiare, alcuni contatti già presi, comprese almeno quattro – cinque quote 2006 che saranno necessarie”.
Sarà invece libero di accasarsi altrove Kaspars Svarups, giocatore ben apprezzato sul piano tecnico come dal lato umano, con l’auspicio che arrivi una proposta appetibile quantomeno dall’Eccellenza.
Che girone si aspetta per la prossima stagione, ci sarà un leader come lo è stato il Sansovino?
“Nelle ultime stagioni il Sansovino era costruito puntando a tornare dove merita, quest’anno ci è riuscito grazie anche al valore aggiunto di un allenatore da categoria superiore qual è Giacomo Chini, senza dimenticare l’innesto di un giocatore come Marco Ricci (arrivato a novembre dal Terranuova n.d.r.) che con la categoria ha poco da spartire.
Nel prossimo campionato ci aspetta un girone molto equilibrato, basti pensare alle due retrocesse Foiano e Sinalunghese, due strutture di tutto rispetto in piazze che fanno la storia del calcio. Poi Rufina e Fiesole, sempre che una fra le due non vinca i playoff, ci riproveranno, come il Pontassieve. Il San Piero a Sieve è ben attrezzato, la neopromossa Reggello potrà essere una sorpresa. Ci saremo anche noi”.
Edoardo Novelli
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