Almanacco del Calcio Toscano

Serie D – Sangiovannese: Ciro Ginestra si presenta

Parli per la prima volta in vita tua con Ciro Ginestra ma sembra che tu lo faccia da una vita: ”Diamoci del tu ci mancherebbe, i problemi della vita son altri non certo questi ma stai scherzando ?”, esordisce così il neo tecnico azzurro che da subito l’impressione di come sia carico per questa nuova avventura che l’attende: ” Per me allenare la Sangiovannese è semplicemente motivo orgoglio che debbo dire. E’ vero che sono alla prima esperienza coi più grandi ma credetemi che allenare i ragazzi è dura specie poi quando affronti colossi come Milan, Inter o Roma. Mi sento quindi pronto, questa è una società di grandi tradizioni ed è perfetta per me e per intraprendere questo cammino perchè “da grande” voglio fare l’allenatore e per più anni possibili perchè no proprio nella mia nuova società”. 

I PRIMI APPROCCI – Ecco come è andata per il suo arrivo in panchina: ” Ci siamo sentiti qualche giorno fa, un pranzo e l’accordo raggiunto in poche ore. I dirigenti mi hanno fatto una buonissima impressione, sono persone serie e conosco sopratutto per la piazza per averla affrontata da calciatore. In che occasione ? In diverse, tra tutte ricordo Frosinone dove per ben quattro volte ho incrociato i colori azzurri prima in campionato e poi nei Play Off in C1 che facemmo successivamente nostri. So quindi cosa troverò e anche per questo che ho accettato, ho rifiutato anche altre piazze alle quali ero molto vicino ( Potenza n.d.r.) proprio perchè so che a San Giovanni si lavora bene e c’è tanto entusiasmo vicino alla squadra”.

DIRE BASTA AL CALCIO GIOCATO – L’ha fatto a fine Dicembre 2014 e i motivi sono presto spiegati:” Fisicamente non avevo problemi, potevo teoricamente giocare ancora per qualche tempo perchè le offerte anche in Serie D non mi mancavano ma non avevo più stimoli e già da anni studiavo da allenatore. La Salernitana mi ha offerto questa opportunità, si fidava dell’uomo Ginestra cioè e così ho intrapreso la carriera prima coi Giovanissimi nazionali arrivando a centrare il quarto posto in campionato e quest’anno con gli Allievi finendo al 7° posto in un girone tosto. Io voglio fare carriera, voglio trasmettere ai ragazzi tutta la voglia che ho di emergere in questo ruolo a coloro che andrò ad allenare da qui ai prossimi anni. Non vedo l’ora di partire per questa nuova avventura, anche i miei collaboratori non appena gli ho prospettato l’opportunità di salire da voi hanno fatto salti di gioia perchè la Sangiovannese è conosciuta e tutti noi sappiamo che è un’occasione d’oro per la nostra carriera”

IL SUO CALCIO – E’ propositivo. Quando le sue squadre attaccano minimo in quattro devono essere davanti alla porta: ” Io gioco un calcio propositivo, ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori in tutti gli anni della mia carriera come De Biasi, Spalletti, Corini, Sarri, Novellino, Iachini per citarne alcuni e da quali ho estrapolato il meglio. Attuo di solito un 4-3-3 o il 4-2-3-1, con me almeno quattro giocatori quanto attacchiamo devono essere davanti alla porta avversaria ma alla base dei successi c’è la tattica ma più che altro un gruppo unito e su questo lavorerò. Puoi avere la squadra più forte del girone ma se non c’è coesione, voglia di mangiare l’erba non vai da nessuna parte. La mia dovrà essere una squadra aggressiva, una squadra cattiva e dico subito che con me chi non ha fame non gioca. Puoi essere chi vuoi, se vedo che qualcuno tira indietro la gamba per me può anche tornarsene da dove è venuto senza il minimo problema. Quest’aspetto caratteriale è sempre stato uno dei miei punti di forza e non posso che trasmetterlo ai miei giocatori”.

PRIMA REGOLA – Gli addetti agli spogliatoi rimangono al proprio posto e su questo il “cobra” non transige: ” Quando parlo di squadra, di gruppo e conseguentemente di vittorie la base è avere a che fare con dei collaboratori che prima di tutto tengono alla maglia e successivamente al lavoro che fanno. Ecco perchè ho imposto alla società che le varie persone che mi dicono essere da anni dentro gli spogliatoi e che mantengono il rettangolo verde dello stadio rimangano al loro posto. Tutti dobbiamo remare verso un’unica direzione, tutti abbiamo l’obbligo di far bene con questa società. E ai risultati si arriva tutti insieme perchè proprio tutti hanno un’importanza specifica”.  

GLI OBIETTIVI – E qui i tifosi si fregano le mani: “Saranno obiettivi importanti e arriveranno giocatori altrettanto importanti. Dello scorso anno ho visto una quindicina di partite, Gennaro(Ruotolo n.d.r.) che io ho avuto come allenatore a Sorrento ha fatto giocare la squadra meravigliosamente e occorre continuare nel suo lavoro partendo da una base ben precisa che già abbiamo individuato con la società. Camillucci e Nocentini ? Li ho avuti come compagni e li voglio con me in questa avventura perchè so quanto valgono prima da uomini e poi da calciatori. Se arriveranno dei giovani da Salerno ? Diciamo di si, ho fatto dei nomi alla società che ha buonissimi rapporti proprio con la Salernitana e mi auguro arrivino. Sono tutti ragazzi di qualità, che personalmente conosco”. 

FONTE: www.forzasangio.it