Prato: giornata fitta di colloqui, domani il nuovo tecnico
Stefano Commini incontra, telefona e sfoglia la margherita: ma ancora il nome del nuovo allenatore del Prato non c’è. Oggi il tecnico della Juniores Maurizio Ridolfi ha diretto l’allenamento della prima squadra, in attesa delle decisioni del patron laziale. Chiuso il capitolo Giancarlo Favarin, c’è da risollevare le sorti di una stagione che si sta mettendo male: 10 punti in 10 giornate, ma soprattutto solo 3 nelle ultime sette, sono stati fatali al tecnico, il cui rapporto con lo zoccolo duro della tifoseria era ormai compromesso dopo i battibecchi post Budrio. La tifoseria ha messo nel mirino anche il direttore sportivo Leonardo Calistri, giudicato troppo acerbo. Favarin, che in carriera vanta 5 vittorie di campionati di serie D e uno di Seconda Divisione, rappresentava un top per la categoria, eppure non è bastato. Ha pagato l’assenza di risultati e soprattutto il fatto di non aver fatto rendere una squadra costruita in prima persona.
Insomma, i nomi sul taccuino di Commini sono molti, da Francesco Colombini all’ex Francesco Monaco, da Alberto Cavasin (!) a Lucio Brando, ex tecnico della Pianese, fino al “santone” Massimo Morgia. L’identikit è una figura di esperienza, in grado di rimettere in piedi la barca anzitutto psicologicamente: entro domattina ci sarà la scelta, dopo una giornata passata molto al telefono da parte del presidente Commini. L’urgenza insomma è trovare il nuovo allenatore, ma il lavoro da fare è molto. Il secondo passo sarà trovare un direttore sportivo da affiancare a Calistri (evidente la “scarsezza” numerica dei dirigenti lanieri), poi la società farà le proprie considerazioni anche sulla rosa, quando il mercato riaprirà (a dicembre), perché soprattutto l’assenza di un costruttore di gioco e la sterilità degli attaccanti sono evidenti. Ma adesso serve, e alla svelta, un nocchiero per uscire dalla tempesta.
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