Pistoiese: cronaca di una giornata “assurda”
Una giornata assurda e incredibile: è quanto ha vissuto la Pistoiese oggi giovedì 4 aprile. Proviamo a ricostruirla. Questa mattina la Guardia di Finanza si è presentata nella sede della Pistoiese di via delle Olimpiadi e subito dopo Maurizio De Simone, garante dimissionario del trust arancione, è stato arrestato. L’indagine riguarderebbe i fondi europei del PNRR e in particolare, le fiamme gialle pistoiesi hanno portato avanti una costola della maxi indagine, riguardante le vicende del club arancione. Si parla, in quest’ottica, di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e indebite sottrazioni al pagamento delle imposte. Nel mirino, oltre a De Simone, anche altri soggetti che gravitano intorno alla società. È la stessa Guardia di Finanza a fornire i dettagli dell’inchiesta attraverso un comunicato.
Il comunicato della Guardia di Finanza
«Nella mattina odierna i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia e del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, contenente 24 misure cautelari personali (di cui 8 in carcere, 14 arresti domiciliari e 2 interdittive a svolgere attività professionale e commerciale) e sequestri per 600 milioni di euro, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, dott.ssa Mara MATTIOLI, su richiesta del Procuratore Europeo Delegato, dott.ssa Donata Patricia COSTA dell’Ufficio di Venezia. Grazie all’attivazione dei canali di cooperazione giudiziaria di EPPO, le operazioni stanno interessando diversi Paesi europei, con il coinvolgimento delle forze di polizia slovacche, rumene e austriache; sul territorio nazionale oltre 150 finanzieri stanno eseguendo perquisizioni in Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”. Le attività di frode, allo stato delle indagini attribuite al sodalizio criminale con il coinvolgimento di svariati prestanome e l’ausilio di 4 professionisti, hanno in una prima fase riguardato iniziative progettuali per decine di milioni di euro, finanziate a valere sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), nell’ambito della Digitalizzazione, Innovazione e Competitività nel sistema produttivo ed erogati da SIMEST (società partecipata da CDP con l’obiettivo di sostenere le imprese italiane nel percorso di internazionalizzazione), che ha corrisposto tempestivamente alle richieste dell’Autorità giudiziaria fornendo collaborazione alle indagini. Le investigazioni hanno poi permesso di far emergere come la medesima organizzazione, utilizzando spesso le stesse società, fosse dedita anche alla creazione di crediti inesistenti nel settore edilizio (bonus facciate) e per il sostegno della capitalizzazione delle imprese (A.C.E.), per circa 600 milioni di euro. Le attività di polizia giudiziaria, condotte dalle Fiamme Gialle di Venezia con il supporto dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza, hanno consentito poi di individuare, mediante l’uso della tecnica del “follow the money”, le condotte ritenute di riciclaggio e autoriciclaggio di ingenti profitti illeciti attuate attraverso un complesso reticolato di società fittizie artatamente costituite anche in Austria, Slovacchia e Romania. Ad agevolare la ricostruzione dei flussi finanziari illeciti hanno contribuito gli approfondimenti svolti su oltre 100 segnalazioni di operazioni sospette (provenienti anche da Financial Intelligence Unit estere) afferenti agli indagati che, unitamente ai riscontri documentali raccolti attraverso acquisizioni documentali e indagini bancarie, hanno consentito di individuare i presunti promotori, i partecipi e gli agevolatori del sodalizio criminale, con i differenti ruoli assunti dai responsabili nell’architettare evoluti sistemi di frode. A valle di questi, si è posto un altrettanto raffinato apparato di riciclaggio, peraltro agevolato anche dall’utilizzo di tecnologie avanzate (come Virtual Private Network, server cloud dislocati in Paesi poco collaborativi, crypto-asset, specifici software di intelligenza artificiale per aumentare la velocità di produzione dei documenti falsi) e di società di cartolarizzazione dei crediti al fine di occultare e proteggere, da un lato, l’illegale business del sodalizio da eventuali controlli posti in essere dalle forze di polizia e, dall’altro, trovare nuove modalità di monetizzazione dei crediti inesistenti. Tra i valori sottoposti a sequestro, spiccano appartamenti e ville signorili, importanti somme in criptovalute, orologi di alta fascia (Rolex), gioielli (Cartier), oro e auto di lusso (tra cui Lamborghini Urus, Porsche Panamera e Audi Q8). Tali beni, unitamente agli oltre 600 milioni di crediti, sono tutti oggetto di sequestro nel corso delle operazioni odierne. I risultati ottenuti consentono di affermare che l’Italia è l’unico Paese dell’Unione Europea che ha un Corpo di polizia specializzato come la Guardia di Finanza, il quale, attraverso una prodromica attività d’intelligence e di controllo economico del territorio, effettua una mirata selezione degli obiettivi a tutela della corretta attuazione delle risorse finanziarie erogate nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al recupero delle risorse europee illecitamente percepite. Il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e per effetto del principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna».
La Pistoiese domenica andrà a Lodi?
Ma in termini sportivi cosa può succedere alla squadra arancione? Il rischio che la Pistoiese (che nel frattempo aveva esonerato mister Parigi, affidando la squadra all’ex secondo Riccardo Durante) non scenda in campo nelle cinque partite che mancano da qui al termine della stagione è altissimo. Chi porterà “avanti” la società? Chi si assumerà l’onere e l’impegno dell’organizzazione, sia logistica che economica, di una trasferta, oltre che offrire le necessarie garanzie legate alla sicurezza allo stadio per le gare casalinghe? Come è noto, le risorse economiche sono da tempo finite e difficile ipotizzare che la Pistoiese si presenti domenica a Lodi.
Inoltre, resta da vedere anche come finirà la questione dei rapporti con l’Amministrazione Comunale per quanto riguarda il pagamento degli impianti. Proprio ieri sono scaduti i 10 giorni previsti per mettersi in regola. Il Comune cosa farà visti gli ultimi sviluppi?
Ipotesi esclusione dal campionato
Ma cosa succede se la Pistoiese si dovesse ritirare dal campionato? Dopo la seconda rinuncia infatti la società sarebbe esclusa dal Girone D di serie D e anche se siamo a poche giornate dalla fine della stagione, la classifica ne verrebbe stravolta. Nel gennaio del 2019 infatti la Figc ha cambiato le regole: in precedenza se una squadra si ritirava nel girone di ritorno, restavano validi i risultati del girone d’andata e le gare del girone venivano date perse per 3-0 a tavolino. Adesso invece la regola recita: “Qualora una società si ritiri dal Campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria od esclusa”; senza specificare quindi se nel girone di andata o di ritorno. Tutte le partite giocate contro la Pistoiese diventerebbero nulle, come se non si fossero giocate (ci guadagnerebbe chi è stato sconfitto in campionato dagli arancioni…).
Il Comune presenterà una nuova società in estate?
Facciamo un ulteriore passo avanti, visto che ormai siamo nel campo delle ipotesi (purtroppo molto reali). Cosa accadrà in estate? Due le ipotesi. Se la Pistoiese dovesse finire il campionato “regolarmente” ma retrocedendo in Eccellenza, avrebbe diritto ovviamente di chiedere l’iscrizione alla Categoria Regina della Toscana. Se invece non dovesse completare la stagione in serie D, sarebbe esclusa e non avrebbe nessun diritto di iscriversi all’Eccellenza. Il Comune si darebbe da fare per una nuova società? Probabilmente sì, ma molto difficilmente si potrebbe iscrivere a un campionato sopra la Promozione. Il C.R.T., dopo aver mal digerito Livorno e Siena (che però nelle società “precedenti” militavano nei prof) in Eccellenza, di sicuro si metterebbe di traverso di fronte a un Eccellenza “regalata” alla nuova possibile società.
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