Almanacco del Calcio Toscano

Federico Marini racconta i playoff 2018

Quella fantastica cavalcata della Sinalunghese

Top 22: la partita ideale coi compagni di una vita

Federico Marini racconta i playoff 2018

Testo raccolto da Edoardo Novelli

SECONDA PARTE Leggi la prima parte dell’Io proprio Io pubblicato martedì scorso

La fase regionale

I playoff del 2018 sono il momento che mi rimarrà sempre scolpito nella testa e nel cuore. In quel mese si creò un’alchimia incredibile.
Venivamo un ottimo campionato, combattutissimo, arrivammo quarti a due punti dal Porta Romana secondo (vedi qui la classifica). Per la prima volta da quando ero a Sinalunga l’obiettivo raggiunto andava oltre il mantenere la categoria. Il capitano Dario Calveri, che poteva contare anche sul sostegno di un gruppo di amici intorno al quale crebbe il tifo e il legame del paese con la squadra, ci motivò a credere di poter avanzare ancora. Da quel punto ogni episodio sembrava scritto per consegnarlo alla storia.
Nel turno preliminare col Grassina il gol del loro portiere al 93′ (Davide Carlucci, classe ’98, poi ha giocato con Dicomano e Pratovecchio-Stia n.d.r. ) ci portò ai supplementari – ne successero parecchie, vedi i link che seguono –. Con l’avversario galvanizzato furono 30 minuti di sofferenza pura ma passammo il turno. Con il Porta Romana – 29 aprile 2018 al Bozzi – successe il contrario. Ci sarebbe stata utile solo la vittoria, ci eravamo raccomandati di tenere botta dietro e cercare di pungere di rimessa… Infatti dopo 1′ segnarono loro su calcio d’angolo! Pareggiammo a 8′ dalla fine con un assist di Redi e il pallonetto di Tony (Vasseur n.d.r.), incredibile perché quei due si sono ripetuti anche nel supplementare, altro gol di Tony e 2 a 1 per noi. Sofferenza, si regge e si va ancora avanti. Il clamore dell’impresa strinse ancora di più il tifo intorno alla squadra. In finale con la Fortis – 6 maggio al Fedini di San Giovanni Valdarno n.d.r. – , a cui sarebbe bastato il pareggio, ecco Lucatti che approfitta di una lettura sbagliata della loro difesa e ci porta sull’1-0. Vinciamo noi, tornammo a Sinalunga increduli per quello che avevamo fatto.


E ora chi ci tocca? Il Pomezia!

La curiosità fu subito di scoprire chi ci sarebbe toccato, leggemmo il nome del Pomezia, con giocatori che avevano fatto la C, Gamboni, Tajarol, un’altra categoria, ne parliamo ancora oggi quando ci troviamo a cena. La cosa ci tranquillizzò, si fecero tre allenamenti invece che quattro, il sabato a Pomezia aperitivo sul lungomare, passeggiata, in albergo si giocò a carte, per noi era come una vacanza premio. Eppure entrammo in campo motivati, c’erano 100 persone con auto e pullman da Sinalunga e noi quasi a chiederci perché fossero lì, sentivamo quella leggerezza che alla fine fece la differenza. Riusciamo a portare a casa lo 0-0.

Al ritorno da noi, dopo il pranzo dentro lo stadio si prese il caffè nello spogliatoio, vedendo i tifosi che addirittura montavano l’occorrente per la coreografia. Si rientra dal riscaldamento, c’erano anche tanti tifosi da Pomezia, il presidente ci dice che siamo già al record d’incasso per la società, 1200 persone più tutti i ragazzi del nostro settore giovanile. (“Fantasie che volano libere, fantasie che credono alle favole” si legge sullo striscione dietro una delle due porte” n.d.r.). Finisce 0-0 anche dopo i supplementari, occasioni per noi e per loro ma non si sblocca, ai rigori per loro gol, palo e tiro fuori, noi sempre gol, 4-1 e finale nazionale!

Siamo in finale!

Con il Classe di Ravenna ancora tantissima gente, gasatissimi vinciamo 3-0, due gol di Tony e uno Capogna, eppure la ricordo come la vittoria meno festeggiata. Perchè? Eh, stavolta niente cenone né brindisi, rientrammo nello spogliatoio dopo un po’ di feste coi tifosi, ci guardammo negli occhi e capimmo che a quel punto dipendeva da noi davvero, eravamo a un passo da scrivere la storia, l’ansia cominciò a sovrastare l’incoscienza.

Infatti da loro al ritorno perdemmo 2-0 con due espulsioni, il capitano Calveri e Tony Vasseur, ci furono sette minuti di recupero, rischiammo di andare ai supplementari che a quel punto ci avrebbero forse sfiancato, però finì bene e dopo allora sì che fu festa, qualcosa di incredibile, è il ricordo più bello di tutti. Una festa che ci portammo anche in vacanza, con tutta la squadra, a Mykonos.

Roberto Fani: “Play off 2018, esperienza quasi soprannaturale”

Abbiamo chiesto a Roberto Fani, allenatore di quella fantastica Sinalunghese, un saluto per Federico, ecco le sue parole:

Con Federico ho un ottimo rapporto e mi fa sempre piacere salutarlo ed abbracciarlo anche virtualmente. A Sinalunga abbiamo vissuto stagioni da record per quanto riguarda tutti i dati statistici malgrado non partivamo mai con i pronostici a nostro favore. Quello che è stato fatto nell’anno della promozione in serie D poi rasenta la perfezione non che qualcosa di mistico e di soprannaturale

Rivediamo insieme le fantastiche partite dei playoff 2018

Sul canale Youtube Marco Home Video i video con la cronaca e le pagelle di allora pubblicate su Almanacco Calcio Toscano

22 aprile 2018 Sinalunghese – Grassina 2-2

29 aprile 2018 Sinalunghese – Porta Romana 2-1

6 maggio 2018 Sinalunghese – Fortis Juventus 1-0

20 maggio 2018 Pomezia – Sinalunghese 0-0

27 maggio 2018 Sinalunghese – Pomezia 0-0 (4-1 d.c.r.)

3 giugno 2018 Sinalunghese – Classe 3-0

10 giugno 2018 Classe – Sinalunghese 2-0

2018-19 Una stagione sfortunata, in D fatale il play-out

Rimane un po’ il dispiacere di non aver poi mantenuto la categoria in serie D, ma l’abbiamo approcciata e vissuta nel modo miglior, dando il giusto merito al gruppo che se l’era conquistata, con pochi ritocchi. Eravamo vicini alla meta, con uno spareggio playout acciuffato in fondo e vinto 3-0 contro il Viareggio a San Donato, però perdemmo poi 3-0 a Scandicci.

2019-2020 ancora promossi, però…

L’anno dopo tornò Simone Marmorini, l’allenatore che mi aveva portato a Sinalunga. Ci rimettemmo sotto, il rammarico è non aver concluso quella stagione (2019-20 interrotta per il Covid n.d..r) perché a febbraio avevamo recuperato fino a due punti sotto il Badesse, eravamo carichi e loro in difficoltà. Il calendario era ostico per entrambe, loro avrebbero giocato con Terranuova, Poggibonsi, squadre ostiche. Poi c’era lo scontro diretto alla penultima giornata, in calendario per il 29 di marzo. Me lo pregustavo come regalo di compleanno, sono nato il 28 e il nostro d.s. Bruno Mugnai il 29, poi in quel fine settimana nacque la figlia a Simone, sarebbe stato fantastico, era il week end perfetto per vincere e superarli. Magari avremmo perso come all’andata (1-0 n.d.r.), loro erano uno squadrone, con Marco Manis in porta, Andrea Sanna di Cagliari punta in doppia cifra di gol, Matteo Motti, Alessio Sabatini. Mi piacerebbe poter tornare indietro e giocarlo.

Lo dico sebbene poi in serie D ci tornammo comunque da ripescati, come secondi in classifica. La squadra però non aveva le potenzialità della prima volta, facemmo fatica e si retrocesse direttamente con solo 23 punti. Ma non è un finale triste, sono ancora a Sinalunga e chissà cosa ci riserva il futuro”.

Già, Federico, cosa vedi nel tuo futuro… La decima stagione a Sinalunga oppure nuovi orizzonti?

(Lasciamo intatte le parole di Federico, così come ce le ha affidate. Nel frattempo la Sinalunghese ha ufficializzato la sua conferma, che già si intuiva la settimana scorsa dalle intenzioni e lo stato d’animo che Federico ci confidava)

“In questo momento sono molto più vicino alla scelta di rimanere. A fine stagione l’impressione in società era di un cambiamento radicale. Nuovi orari di allenamento, sembrava cambiassero molto allenatore e gruppo squadra, in quel caso avevo già pensato di fare altre esperienze.
Quando ho scelto di rimanere dopo la seconda retrocessione, mi sentivo il tassello di continuità, il capitano, oltre a quello che poteva gestirsi meglio col lavoro. In panchina fu scelto Stefano Argilli, l’idea era protesa verso un percorso lungo ma già l’anno dopo si cambiò, venne Agostino Iacobelli, allenatore d’esperienza ma molto diverso, non è andata come speravo. Però mi dispiaceva lasciare a poche partite dalle 300 presenze, e nell’ultima stagione ho scoperto con Iuri Pezzatini un meraviglioso rapporto, soprattutto umano.
Il pensiero che lasciasse anche lui, dovendo ripartire ancora da zero, non mi allettava affatto. Poi l’allenatore rimane, so che nello staff sono entrate nuove figure per migliorarlo, il gruppo squadra resta e verrebbe potenziato, specie in fase difensiva e realizzativa.
La prospettiva di una bella annata, che sarebbe la decima, magari di un ottimo risultato, mi alletta parecchio. Ho avuto contatti con il Mazzola Valdarbia, una realtà di Eccellenza che sta crescendo molto e potrebbe darmi nuove motivazioni. Sono lusingato anche dell’interesse della Sansovino, sebbene preferisca al momento non scendere di categoria. Ma sento anche la stima di Sinalunga, ho iniziato un bel percorso allenando i portieri del settore giovanile che potrei seguire un altro anno, oggi sono più propenso a rimanere”.

Infatti, così è stato.

La TOP 22

E adesso proviamo a immaginare cosa potrebbe essere una partita con in campo questa TOP 22, selezionata da Federico tra i suoi compagni (quasi tutti della Sinalunghese, naturalmente) di una carriera, ancora con tante pagine da scrivere…

Rossi: Marini (Vadi), Bartoccini, Fanetti, Calveri, Tenti, Montagnoli, Pietrobattista, Oliverio, Redi, Lucatti, Vasseur. All. Fani – Pezzatini.

Blu: Vadi (Marini), Giomarelli, Capone, Gagliardi, Pastore, Viligiardi, Ancione, Zagaglioni, Bencini, Zuppardo, Bucaletti. All. Marmorini – Argilli.

Chissà che un giorno, al Carlo Angeletti di Sinalunga, queste due formazioni non scendano in campo davvero. Intanto continuerà a giocarci Federico Marini, per la decima stagione consecutiva. Il racconto può continuare.