Eccellenza – San Marco Avenza: Zoran Gjorgiev nuovo responsabile del settore giovanile
La San Marco si mette nelle mani di un… professionista. Grandi novità nel settore giovanile della società avenzina che ha scelto di avere un unico responsabile tecnico dalla Juniores alla Scuola calcio e lo ha individuato nel macedone Zoran Gjorgiev, nome importante e conosciutissimo soprattutto in Lombardia. Cresciuto calcisticamente nell’ex Jugoslavia, a fianco di Darko Pancev, Gjorgiev è stato un centrocampista centrale di livello che ha militato in tutte le nazionali ma che ha dovuto smettere di giocare troppo presto a causa dei ripetuti infortuni. Ha studiato scienze motorie in Macedonia e poi è arrivato in Italia dove ha iniziato come collaboratore tecnico nelle giovanili dell’Inter. Nel frattempo si è formato acquisendo nel 2000 il patentino Uefa B e nel 2006 quello Uefa A. Non ha mai smesso di studiare ed attualmente sta facendo un master. Dopo un’esperienza in al Real Cesate Saronno, Gjorgiev ha iniziato la lunga collaborazione con i club professionistici: ha allenato giovanissimi ed esordienti alla Pro Patria, gli allievi alla Pro Sesto, la Berretti a Legnano con cui si è qualificato alle fasi finali e ancora i giovanissimi nazionali al Novara per due anni qualificandosi alla fase finale; altri due anni al Monza sempre coi giovanissimi nazionali con cui ha centrato ancora le fasi finali. Dopo quattro anni alla Berretti del Renate, il tecnico slavo negli ultimi due è stato il responsabile del settore giovanile del Seregno di cui ha guidato anche la prima squadra. Nell’ultimo anno si è trasferito a Carrara per motivi di lavoro a stagione iniziata ma ha continuato a fornire il suo apporto contribuendo alla promozione in serie C. Il Seregno era pronto ad offrirgli un contratto triennale ma Zoran ha sempre anteposto famiglia e lavoro alla pur forte passione per il calcio.
Come è nato il binomio con la San Marco Avenza?
“Casualmente. Quando mi sono trasferito qui la mia grande passione mi ha portato ad andare a curiosare in diverse società della zona per respirare il tappeto verde e capire meglio queste realtà. Tramite una persona in comune ci siamo seduti ad una tavolo coi presidenti della San Marco e ci siamo subito trovati in sintonia sia come persone che negli intendimenti calcistici. E’ partito tutto gradualmente, ci siamo conosciuti ed abbiamo chiacchierato più volte ed alla fine ci siamo stretti la mano ed è partita questa esperienza”.
Come affronta questa nuova avventura e cosa crede di poter dare?
“Io sono sempre carico. Ho sempre vissuto nell’ambito professionistico ma per me la categoria non conta. Mi dedico con la massima passione a questa attività a prescindere dalla società. Sono molto positivo e curioso. Le sfide mi piacciono molto. Qua possiamo impostare un lavoro importante. Capendo l’ambiente e tutto quello che c’è intorno cercheremo dove si può migliorare e crescere. Nel giovanile bisogna seminare per raccogliere. C’è da impostare un lavoro per crescere non per vincere; i risultati verranno di conseguenza e si vedranno nel medio-lungo periodo. Ci vuole pazienza e scegliere soprattutto la strada giusta”.
Che impressione le ha fatto la San Marco?
“I due presidenti mi hanno raccontato un po’ tutta la storia recente della San Marco. Ho trovato molta disponibilità, positività ed ambizione partendo da loro ma anche in tutto l’ambiente. La struttura è buona e permette di lavorare bene. Tutte le persone che ho conosciuto qui mi hanno fatto un ottima impressione. La scelta a volte si fa non solo per il nome della società o per la categoria ma anche per le persone che ci sono dentro. Trovare delle persone con cui si può lavorare e costruire qualcosa d’importante è un grande bene iniziale”.