Eccellenza – Lampignano (Cuoiopelli): “Siamo in un ottimo momento”
Sta attraversando un ottimo momento di forma nel girone B la Cuoiopelli di Davide Marselli che, come dichiarato la scorsa settimana dal d.s. Sandro Marcheschi, ha confermato il proprio valore nel 3-3 di domenica scorsa contro il Livorno. Ce lo conferma anche uno dei punti di forza della squadra biancorossa, uno dei portieri più forti della categoria Alessio Lampignano, classe 1997. Il numero uno conciario, dopo gli studi linguistici, si è laureato in Psicologia e sta facendo la magistrale con ottimi risultati: la sua carriera lo vede crescere nello Scandicci e poi approdare nei professionisti a Pisa dove tocca la prima squadra. Poi torna a Scandicci in Serie D, quindi alla Colligiana, e poi tanta Eccellenza ad alto livello, con un campionato super a Montevarchi (da quota), quindi Bucinese, Sestese, Figline, Poggibonsi e infine Cuoiopelli; Lampignano è un portiere tecnicamente molto forte (anche con i piedi), mentre sembra avere un po’ il tallone di nella esplosività, garantisce comunque un rendimento sicuro. “Siamo davvero in un ottimo momento e lo abbiamo dimostrato anche domenica scorsa, sul nostro campo contro la capolista. In nove contro undici abbiamo ripreso una partita incredibile, penso che imprese così si siano viste poche volte in queste categorie. E per di più – conferma l’ex portiere di Montevarchi, Colligiana e Figline – lo abbiamo fatto tramite uno dei nostri punti di forza e cioè le cosiddette seconde linee. La scorsa estate penso che sia stato fatto un lavoro molto importante in sede di ricostruzione della squadra, sono molto contento di essere stato tra i primi riconfermati. E’ stata composta una rosa completa, omogenea e “profonda”, oltre che di indiscusso valore per poter competere in ottica play-off. Se non dovessimo arrivare a questo traguardo sarebbe un mezzo fallimento, ma siamo molto convinti del gruppo che stiamo costruendo in questi mesi.
Quindi è questo il vostro obiettivo dichiarato? Quali altre squadre vedi altrettanto competitive?
“Sì, assolutamente. Non ci nascondiamo assolutamente. Come ho già detto abbiamo una squadra valida in ogni reparto, anche chi va in panchina ha praticamente lo stesso valore di chi gioca. È importante anche per il mister avere a disposizione qualche giocatore che possa entrare in corsa e dare una svolta. Basti pensare che domenica ci ha regalato il pareggio un giocatore come Bracci che parte spesso dalla panchina ma che lascia sempre il segno. E teniamo conto che i due uomini in meno erano Falchini e Rossi, due dei nostri attaccanti principali insieme a Pirone… Come pretendenti per provare a vincere vedo il Livorno su tutte, e non potrebbe essere altrimenti, anche se Perignano e Cenaia hanno rose molto valide per la categoria composte da giocatori importanti. Non ci dimentichiamo però anche società come San Miniato e Colligiana che stanno attraversando un momento no e nell’arco di sole venti partite non possono permettersi di sbagliare molte altre gare se vogliono risalire”.
Che stimoli dà giocare contro squadre come il Livorno? Cosa dovete fare secondo te per raggiungere i vostri obiettivi?
“È una sensazione veramente bellissima giocare questo tipo di partite, quando abbiamo scoperto di avere il Livorno nel girone siamo stati tutti contenti, è sempre uno stimolo in più… Giocare in quell’atmosfera, “respirare” professionismo non dà altro che stimoli a giocatori della nostra categoria, lo avevo già provato personalmente anche a Montevarchi. Credo che a livello di squadra dobbiamo andare avanti sulla strada tracciata finora e magari riuscire a prendere meno gol, anche se non è facile perché proprio in difesa abbiamo perso subito pedine fondamentali come Alderotti, un vero e proprio allenatore in campo. Sono contento di quanto fatto anche personalmente, a San Miniato, a Perignano e anche domenica scorsa penso di aver fatto bene, credo che come squadra sia questo il primo fattore da migliorare. Per il resto ci siamo, siamo convinti e consapevoli dei nostri mezzi, vogliamo raggiungere il nostro obiettivo primario e ridare lustro alla società che ha fatto e investito tanto per ricreare un gruppo vincente…”.
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