Innocenti (Fortis Juventus): “Convinto da un entusiasmo contagioso!”
Matteo Innocenti rompe gli indugi e sposa la causa Fortis Juventus, un botto che scuote il mercato dopo che la società di Borgo San Lorenzo aveva scelto di puntare in panchina su Stefano Lacchi, con cui invece ha appena risolto consensualmente la collaborazione. Il neo mister biancoverde ha nel suo palmares un titolo in Eccellenza, una Supercoppa Toscana e un terzo posto nella stagione successiva in Serie D, tutto ciò sulla panchina del Grassina.
“Sono molto contento di aver avuto questa opportunità golosa, cotta e mangiata – dichiara all’Almanacco il nuovo mister biancoverde -, perché rimanere a casa cominciava a stancarmi, attendere una categoria superiore poteva riservarmi situazioni complicate dopo il mio ultimo anno a Grassina, quindi ho preferito una società dal contesto ambizioso, ben organizzata, con una storia calcistica di primo livello e tradizione in Toscana e dove ho sentito un grande entusiasmo da parte del direttore sportivo Andrea Agatensi, del Presidente Riccardo Borselli, se facciamo bene sarà sicuramente contagioso (accordo raggiunto in un pranzo a Pratolino, cercando magari la protezione del Gigante dell’Appennno, n.d.r.)”.
In realtà un approccio fra Matteo Innocenti e la Fortis Juventus era già avvenuto prima dell’estate.
“Ci eravamo già sentiti a giugno quando ancora era in corso il campionato di serie D, allora ho preferito prendere tempo in attesa che si concludesse e fosse chiaro cosa poteva riservare il mercato. Non si è mosso niente, ci siamo rivisti ora e non ho avuto dubbi”.
L’organico allestito è competitivo, e ha risorse per adattarsi subito al nuovo tecnico.
“Conosco qualche giocatore anche se è presto per fare valutazioni, la rosa è importante per la categoria, i più maturi sono di qualità, i giovani non sono male, la mia idea di calcio è abbastanza complessa da assimilare, c’è da lavorare con poco tempo e subito la Coppa, ma ho visto grande disponibilità e le basi per lavorare bene”
Nessun problema nel ricomporre qualche incomprensione passata fra il tecnico e due elementi fra i più rappresentativi della Fortis Juventus, ovvero Pietro Bruni e Elia Guidotti:
“C’è stata subito cordialità, sono contento di rivederli, conosco bene sia Pietro che Elia, anzi Guidotti l’avrei voluto portare a Grassina già nel primo anno di serie D”.
Tutto da scoprire il modulo con cui scenderà in campo la squadra, avvezza al 4-3-1-2 ma con un tecnico che, più di altri moduli, pare preferire il 4-3-3.
“Non ti posso dare alcuna anteprima, ho fatto un’ora di allenamento ma senza partitella, ho qualche idea in testa ma tutta da sviluppare, vediamo l’amichevole di domani sera – mercoledi 31 alle 21 contro il Dicomano – mi chiarirò un po’ le idee”
Edoardo Novelli
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