Eccellenza Girone C – La nostra griglia di partenza
Manca poco meno di un mese all’inizio del campionato di Eccellenza (sempre che tutto proceda come i dirigenti Figc si aspettano) e le rose sono praticamente definite (clicca qui per vedere le rose aggiornate delle 36 squadre toscane della stagione 2020/21). Proviamo a giocare un po’ e classifichiamo le squadre toscane secondo il lavoro fatto dai vari direttori sportivi, dividendo le 12 compagini di ognuno dei gironi in tre fasce “di merito”. È solo un gioco e nessuno se l’abbia a male, ma è un modo per cominciare a pensare che tipo di stagione ci attendiamo.
GIRONE C
PRIMA FASCIA (obiettivo: vittoria del campionato)
Fortis Juventus: Squadra completamente diversa da quella dell’anno scorso. Gli arrivi di Guidotti e Bruni alzano di moltissimo il livello della squadra: parliamoci chiaro, nessuno in categoria (nemmeno negli altri gironi) ha due attaccanti di questo valore. E se gli altri mugellani doc (Becchi, Gurioli, Serotti…) tornano ai livelli degli anni passati, sarà davvero dura mettere dietro in classifica la Fortis.
Terranuova Traiana: La squadra più forte nel girone di ritorno dell’anno scorso, ulteriormente rinforzata dalla società con un elemento di spicco per ruolo: Burzagli, Bega, Cioce, Betti… insomma i valdarnesi sono davvero una squadra da primissime posizioni. Unico problema: non sono più una sorpresa e tutti li aspettano…
Valdarno: Brachi ha preteso e voluto una squadra che potesse continuare l’ottimo finale di stagione. E la società lo ha accontentato: i gialloblu possono davvero recitare un ruolo importante, anche (unico neo) la rosa pare un po’ contata e non ha ricambi.
SECONDA FASCIA (obiettivo: play-off)
Lastrigiana: Dopo lo splendido campionato dell’anno scorso, la società ha fatto scelte precise (affidando il gruppo al tecnico “prodotto” locale Bartalucci). Ha perso elementi importanti, ma ne ha trovati altrettanto bravi. Insomma, un gradino sotto le altre tre, ma con la possibilità di divertire e divertirsi.
Porta Romana: Un campionato da assoluto protagonista da replicare. Non ha la qualità delle “Big Three”, ma sarà un avversario rognoso e difficile da affrontare per tutti e non ci stupiremmo se restasse agganciata alle grandi.
TERZA FASCIA (obiettivo: campionato tranquillo e salvezza)
Antella: Saprà Alari replicare i miracoli degli ultimi anni? La domanda è lecita perché la squadra è più o meno quella delle annate scorse: in attacco ci si aspetta un gran contributo dal ritorno di Mazzoni. La salvezza, come di consueto, passerà molto dal “campetto” locale dove i biancoblu sanno sempre ottenere il massimo.
Baldaccio Bruni: Squadra completamente rinnovata. Via tutti i mostri sacri, da Terzi a Quadroni, fino a Rosati ed Alomar. Non sarà facile per il tecnico Barontini che si ritrova tante scommesse da gestire. Il d.s. Bruni deve pescare qualche altro jolly sul mercato per alzare il livello della squadra.
Chiantigiana: La matricola senese (unica rappresentante della provincia in questo girone) è per la prima volta in categoria e sicuramente un contraccolpo ci sarà. Tecnico nuovo, squadra rinnovata: i primi tempi saranno complicati per gli amaranto che devono restare agganciati al treno salvezza.
Firenze Ovest: La società si è mossa bene e gli arrivi di Pecchioli e Bragadin in attacco alzano il tasso tecnico della squadra, per il resto però molto giovane e quindi zeppa di scommesse, tutte da valutare. Alla prima esperienza in categoria anche il tecnico Secci.
Foiano: La perdita di capitan Zacchei è incolmabile e ci vorrà tutta la maestria di un grande allenatore come Andrea Benedetti per assorbire il colpo. C’è però ancora Monaci è questa è una bella “assicurazione sulla vita”; in tre hanno seguito il tecnico da Soci (Bettoni, Travaglini e Pavani), toccherà a loro ripagare la fiducia dell’allenatore aretino.
Pontassieve: Il Ponte torna in categoria dopo quasi 10 anni e sarà chiamato a un’impresa per restarci. La società ha rinforzato la squadra con Meacci, Bencini e Cragno, ma l’impressione è che serviranno anche altri rinforzi per meritarsi la categoria.
Signa: Il finale dello scorso anno lascia qualche dubbio su una squadra però quadrata, con un tecnico di alto livello e una spinta dal paese che in pochi hanno. I rinforzi di Tempesti e Becagli erano di alto livello, ma Becagli non ci sarà mai per la rottura del crociato e allora ci sarà da soffrire.