Almanacco del Calcio Toscano

Eccellenza Girone A – Castelfiorentino-Grosseto 1-2

Il Grosseto passa probabilmente con qualche difficoltà in più del previsto in casa del Castelfiorentino, anche se i biancorossi mostrano per tutto l’arco della gara una maggiore solidità e, pur non esprimendo un bel gioco, sono in favore loro tante e le migliori occasioni. La vittoria arriva però in rimonta ed è targata da un super Gorelli. Ad andare in vantaggio, infatti, sono i padroni di casa su un calcio di rigore concesso dal signor Gallorini di Arezzo al 27’ della prima frazione per un fallo su Bianchi. L’attaccante è bravissimo prima ad impossessarsi della sfera sulla prima disattenzione difensiva del portiere ospite ma viene messo giù da un rientrante difensore. Il direttore di gara non ha dubbi ed indica il tiro dagli undici metri. Si presenta lo stesso Bianchi che non fallisce e porta in vantaggio i suoi per la gioia dei tifosi locali. Bianchi anche quest’anno e anche in questa gara si conferma il bomber di razza che è. Non era così scontato riuscire a sfruttare la prima sbavatura degli avversari. La rimonta del Grosseto, invece, porta la firma abbastanza sorprendente -considerando il ruolo ma non certo il giocatore – del centrale difensivo Gorelli, davvero in giornata “top”. Una giornata che non scorderà facilmente. Il giocatore fa la differenza trovando prima il gol del pareggio al 54’: sugli sviluppi di un corner la palla viene allontanata temporaneamente dalla difesa locale, poi rimessa ina rea, dove sottomisura di piede Gorelli fa 1-1. Lo stesso Gorelli completa poi l’opera col gol del vantaggio e del definitivo punteggio al 72’. Si tratta di un’altra azione da palla inattiva, su cui il Grosseto è praticamente sempre pericoloso nei novanta minuti. Su questa il centrale difensivo di testa anticipa il diretto avversario e piazza la palla sul lato opposto dove Losi non può proprio arrivare. Il Castelfiorentino ha comunque il merito di non arrendersi e di cercare qualche sortita nel finale di gara. La squadra di Giglioli finisce però per scoprirsi e regalare altre chance al Grosseto che in contropiede avrebbe anche la possibilità di incrementare il vantaggio sudato. Vittoria meritata per gli ospiti contro un Castelfiorentino che ha comunque fatto quello che era nelle proprie possibilità e che, dunque, non ha grandi rimpianti relativi a questa sfida contro la capolista. La classifica del girone A di Eccellenza, infatti, vede adesso  – come sempre – i biancorossi al comando a quota 54 con ben sei lunghezze di vantaggio sul Fucecchio, il quale oggi ha vinto con un gol di vantaggio tra le mura dell’Atletico Piombino. Il Castelfiorentino resta stabile a 28 punti, con tre punti di vantaggio sulla zona play out e sette di distacco dai play off.  Il prossimo turno vedrà il Grosseto ospitare il temibile San Miniato Basso mentre il Fucecchio se la vedrà con la Pro Livorno Sorgenti. Il Castelfiorentino andrà invece a far visita al Vorno. Portare via i tre punti significherebbe molto probabilmente allungare sulla zona rossa. Proprio per questo la prossima sfida può rappresentare un bel pezzo di stagione per i gialloblù di Giglioli.
“Una vittoria importante – ha dichiarato il direttore sportivo del Grosseto Egidio Bicchierai -. Tre punti arrivati su un campo di una squadra che stava facendo bene e si trovava in ottima forma. Siamo andati anche sotto su un errore che ci può stare, da cui è venuto fuori un rigore anche dubbio visto dalla tribuna. Ma non voglio giudicare. Si dice male da lontano. Sta di fatto che ci siamo trovati sotto di un gol in trasferta è questo poteva sicuramente crearci un danno. Poi abbiamo avuto una bella reazione e credo che abbiamo disputato una buona gara anche sotto il profilo del gioco. La partita era difficile anche per il vento: le condizioni atmosferiche non erano quelle di una giornata tipica per giocare a calcio”. Cosa serve a questo Grosseto in questo finale di stagione? “Servono quelle cose che si son viste stasera – ha continuato Bicchierai -. Voglia di vincere, determinazione. Sarà banale dirlo ma da qui in poi sono tutte finali perché ciascuno ha i propri obiettivi e nessuno può permettersi di regalare nulla. Sono tute gare da giocare sul filo di rasoio. La grossa reazione che abbiamo avuto oggi fa ben sperare”. Il Grosseto si trova in testa dall’inizio del campionato: lo è stato sempre con mister Miano, lo è adesso con Magrini. Cosa significa? “Capisco che quando una società decide di cambiare un allenatore primo in classifica possa sembrare un azzardo ma se abbiamo deciso di fare una scelta di questo genere bisogna poi dare tempo alla persona che si sceglie. Il nostro programma e l’obiettivo è sempre stato ed è quello di vincere il campionato, di arrivare fino in fondo”. Dall’alto della sua lunga esperienza Bicchierai conclude così il ragionamento: “Personalmente non mi era mai successo di stare in testa dall’inizio della stagione fino a questo punto anche se qualche campionato l’ho vinto. Stare primi in classifica sempre è la dimostrazione del buon lavoro anche del mister precedente. Miano ha lavorato bene finché c’è stato. C’erano delle situazoni che alla società non andavano bene e abbiamo cambiato. Detto questo i conti si fanno sempre alla fine. I paralleli nel calcio sono difficili. Da quando ci sono i  tre punti i campionati finiscono per forza nelle ultime giornate. I sei punti di vantaggio del Fucecchio, in fondo sono solo due partite”.

IL TABELLINO: 1-2
CASTELFIORENTINO: Lisi, Sarti G., Alderighi (77’ Calonaci), Agnorelli, Sarti M., Trapassi, Fontani (53’ Giordano), Safina, Bianchi, Riccio (49’ Anichini), Cioni. A disp.: Nicita, Naggar, Nencioni A., Caccia, Pellegri, Campinoti. All.: Giglioli Massimiliano
GROSSETO: Nunziatini, Pizzuto, Sabatini, Cretella, Ciolli, Gorelli, Camilli, Fratini, Vanni (87’ Villani), Pierangioli, Molinari (52’ Boccardi). A disp.: Cipolloni, Lepri, Consonni, Del Nero, Anselmi, Zagaglioni, Biancalani. All.: Magrini Lamberto
ARBITRO: Gallorini di Arezzo.
RETI: 27’ rig. Bianchi, 54’ Gorelli, 72’ Gorelli.
NOTE: Ammoniti Bianchi, Riccio, Fontani, Trapassi, Vanni. Angoli 2-5. Recupero. 2’+ 5’.

FONTE: Il Tirreno