Eccellenza – Donati (Ponsacco): “Non saremo una comparsa”
“Il Ponsacco non parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza tanto per fare presenza, ma per essere protagonista”: parole e musica di Massimo Donati, tornato in sella alla società rossoblu dopo l’uscita obbligata di fine novembre scorso. Sono dichiarazioni importanti quelle che l’ex presidente della società (nel nuovo organigramma, tutte le cariche sono ancora da decidere) rilascia ai nostra taccuini in esclusiva.
“Siamo tornati al lavoro ufficialmente solo pochi giorni fa – dice Massimo Donati – e quindi è molto presto per qualsiasi cosa, ma una cosa posso assicurarla ai tifosi e agli addetti ai lavori: vogliamo tornare a recitare un ruolo di primo piano nel calcio dilettanti toscano e più specificatamente nel prossimo , difficilissimo, campionato di Eccellenza. Se siamo tornati a guidare una società che ha 1.500 problemi è perché siamo convinti di poter fare bene e di costruire nuovamente qualcosa di importante”.
A partire dall’allenatore?
“Ancora non c’è nulla, è bene essere chiari. Posso però confidarvi che Andrea Danesi ha già rifiutato la nostra proposta, così come Giovanni Maneschi nei giorni scorsi. Sul mio taccuino ci sono 4/5 nomi e da quelli dovrà uscire il nome del nuovo allenatore del Ponsacco. Gabriele Lazzerini? Luigi Pagliuca? Andrea Cipolli? Tutti nomi che fanno parte di questa lista, ma domattina per esempio ne vedo un quarto. Ci avviciniamo al week-end di Ferragosto, ma contiamo entro domenica di annunciare il nome del nuovo allenatore, al più tardi lunedì”.
Verrà trovato anche un direttore sportivo o farete di concerto insieme al nuovo tecnico?
“No, un d.s. ci vuole assolutamente, anzi con una persona stiamo già lavorando insieme, ma il suo annuncio sarà susseguente a quello del tecnico. Sappiamo che siamo a metà agosto e che non abbiamo niente: ma abbiamo molto fiducia. Siamo un po’ nella situazione in cui era la Lucchese l’anno scorso e tutti sapete come è andata a finire: l’ambizione è quella. Sarà un campionato difficilissimo, non abbiamo un giocatore al momento, ma lavoreremo duro per dare gioia e vittorie a questa piazza che le merita tutte”.
Scusi, presidente, ma visto l’impegno che ci sta mettendo, perché a novembre lasciò la società come la piazza le chiese (quasi la obbligò…)?
“Sì, me lo chiese la piazza: pare che ci fosse un investitore pronto a subentrare che non voleva la mia persona. E io mi sono fatto da parte, poi tutti avete visto come è andata. E ora torno con molto entusiasmo e sostenuto dal paese”.
I dolori del’ultimo anno insomma sembrano già un ricordo e Ponsacco pare pronto a ripartire alla grande!