Eccellenza – Antonio Cioffi: “Aspetto… ma che dispiacere per il Sangi!”

Antonio Cioffi aspetta un segnale e per adesso si dedica a un camp per baby calciatori. Il mister valdelsano di adozione, classe 1971, non ha preclusioni per il suo futuro al timone: “Potrei svolgere compiti da collaboratore tecnico in una realtà professionistica, oppure primo allenatore in ambito dilettantistico”.
Una fase di stand by, Cioffi?
“In attesa. Anche per capire in che modo riprenderà il movimento calcistico post emergenza sanitaria”.
Il San Gimignano alza bandiera bianca. Le sue sensazioni?
“Un enorme dispiacere. Ho trascorso sotto le torri i miei anni migliori da giocatore. Gol a grappoli, ne ho contati circa 80, e poi i campionati vinti, le scalate fino dalla Promozione”.
Una sua valutazione?
“Capisco quanto sia difficile, specie in questa fase storica, tenere in piedi una società. Anche se forse qualche scelta, nel tempo, non si è rivelata del tutto esatta. Purtroppo può capitare. Il caso del San Gimignano, poi, colpisce ancora di più per l’importanza della città a livello mondiale come patrimonio Unesco”.
E il Poggibonsi? Quell’inattesa conclusione del rapporto a gennaio 2020?
“Per me è una ferita ancora aperta. Era una stagione particolare, viste le questioni societarie risolte solo a pochi giorni dal via all’Eccellenza. Un allenatore, in circostanze simili, dovrebbe essere a mio avviso sostenuto. Resta il fatto che al momento della chiamata della dirigenza giallorossa ero felice come un ragazzino. E già dopo poche settimane non era tutto oro. Comunque occorre essere bravi anche a far tesoro delle esperienze e ripartire”.
L’impegno con i piccoli, in questo periodo estivo, come procede?
“In termini davvero soddisfacenti. Sono all’opera a Poggibonsi, presso gli impianti del Bernino, con i mini atleti dal 2007 al 2012, nel pieno rispetto dei protocolli in materia di sicurezza. Riscontri gratificanti e capaci di offrirti la forza per ricominciare il percorso. Anche per tornare alla guida di una squadra di grandi”. 

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