Coppa Italia di Promozione, le interviste ad Agostiniani e Milanesi
Ecco le interviste a fine della semifinale della Coppa Italia di Promozione Firenze Ovest-Maliseti Tobbianese ai due allenatori.
Agostiniani: “Sono contento a livello personale perché giocherò la settima finale di Coppa della mia carriera ma sono contento soprattutto per questo gruppo, che ha sofferto tanto per 3 mesi. Abbiamo avuto due crociati rotti, uno a settembre e uno a gennaio (Strufaldi e Agostiniani, figlio peraltro dell’allenatore ndr) e tanti altri infortuni, come quello che ha costretto fuori per due mesi e mezzo Cardillo. Per capire quanto Gigi è importante per noi, basta guardare i numeri: ha fatto 7 gol in 7 partite. La squadra adesso è solida. Lo dimostra il fatto che abbiamo saputo soffrire malgrado l’uomo in meno. Senza l’espulsione di Caggianese la gara avrebbe potuto prendere un’altra piega. Dispiace non poter avere a disposizione Caggianese per la finale. La priorità comunque adesso per noi è tirarsi fuori dalla zona salvezza il prima possibile, a partire dal derby di domenica col Calenzano”.
Milanesi: “Siamo stati più scarsi di loro. I miei uomini-chiave oggi hanno fatto una prova sottotono. Strano perché l’avevamo preparata molto bene. Infatti avevamo iniziato bene costruendo due grandi occasioni da rete. Poi da lì in poi credo che sia noi che loro non avremmo mai potuto segnare per quanto fatto. Il problema di questa squadra è non avere un centravanti che avrebbe fatto comodo nel finale di gara, anche se abbiamo sbagliato almeno 20 cross e sull’unico fatto bene Barbarino ha mandato alto da una posizione in cui di solito fa gol. Il rigore per me è pazzesco. E’ un peccato perché l’arbitro è molto bravo. Se avesse usato lo stesso metro poteva concedere anche quello per il contatto su Turchi nella ripresa, che per me comunque non è un contatto da rigore. Ci tenevamo tanto e riprendersi non sarà facile”.
Il Maliseti affronterà in finale le Badesse che hanno espugnato San Miniato con altri due calci di rigore nei tempi supplementari.