Concluso a Bologna il Raduno CAN D di metà stagione
Con la riunione congiunta tra arbitri ed osservatori, si è conclusa oggi la tre giorni di raduno di metà stagione della Can D, convocata a Bologna dal Responsabile della Commissione Matteo Trefoloni.
Dopo una prima giornata interamente dedicata agli Assistenti Arbitrali, i lavori sono proseguiti nella giornata di ieri con i test atletici per i direttori di gara (Yo-Yo test e 40 metri), successivamente sottoposti dal Settore Tecnico ai test regolamentari, per la prima volta tramite video-quiz. Vincenzo Meli, Responsabile del modulo perfezionamento tecnico e valutazione tecnica dell’Area Formazione, ha sottolineato l’importanza di questo nuovo metodo di somministrazione dei quesiti in quanto vengono affrontate situazioni che ogni week-end possono incorrere sui terreni di gioco.
Parallelamente gli Osservatori Arbitrali hanno visionato un’intera gara dando le proprie valutazioni e discutendo le singole decisioni con i componenti Gianmario Cuttica, Silvia Tea Spinelli e Salvatore Marano.
Nella giornata di oggi, ultima mattinata prima dello “sciogliete le righe”, si è tenuta una riunione congiunta arbitri ed osservatori i quali, partendo da filmati relativi a gare del campionato di Serie D della stagione in corso, si sono confrontati sui provvedimenti disciplinari da prendere e sulla valutazione della serietà dei falli, in particolare DOGSO, SPA, gravi falli di gioco, condotta violenta e l’aspetto comportamentale.
“Per poter prendere al meglio la propria decisione – ha detto Trefoloni commentando i filmati – è molto importante capire come si finalizza un intervento”.
La platea, con cartellini giallo e rosso alla mano, ha espresso il proprio parere sulle situazioni di gioco proiettate; uno scambio di opinioni, dubbi ed un’approfondita spiegazione di ogni singola circostanza hanno caratterizzato la plenaria, con l’obiettivo ultimo di arrivare ad una decisione unitaria per dare uniformità di giudizio in campo.
“È essenziale essere sempre ‘sul pezzo’ con lo stesso metro di giudizio, avere la massima concentrazione per poter valutare tutte le situazioni e per poterle filtrare. La cosa più difficile da affrontare, è la lettura della gara: si deve essere concentrati dal primo passo che si compie sul terreno di gioco mantenendo costante l’attenzione per i novanta minuti”, questi i suggerimenti emersi nella discussione dall’intera Commissione.
Parola d’ordine di questo raduno è stata “fare squadra”, concetto più volte ribadito da Trefoloni che ha invitato i ragazzi a “continuare a ricercare il massimo dialogo con i propri collaboratori, cercandoli con lo sguardo”, riferendosi in particolare alla collaborazione arbitro-assistente, perché “la squadra oltre l’arbitro prevede altre due persone che lavorano, lavorano soprattutto per l’arbitro… e queste persone vanno ‘ringraziate’ e valorizzate”.
Per le conclusioni ha raggiunto il raduno Luigi Barbiero, il quale ha portato i saluti del Presidente della Lega Dilettanti Cosimo Sibilia, e rivolto ai presenti un ringraziamento per il prezioso lavoro svolto dalla classe arbitrale. Barbiero ha poi aggiunto un ringraziamento personale a Matteo Trefoloni, “un dirigente migliore non potevate avere, ha cuore la vostra crescita ed il vostro futuro”.
Anche Michele Conti, Componente del Comitato Nazionale dell’AIA, ha preso la parola portando il saluto del Presidente Marcello Nicchi. Nel suo breve intervento si è rivolto ad arbitri ed osservatori con queste parole: “Se siete qui è perché siete un esempio per tutti i vostri colleghi sezionali. Dovete sentire il peso di questo titolo, ma deve essere un peso positivo che vi dà la carica per fare molto di più di quanto finora è stato fatto. Circondatevi di esempi ed amici positivi che vi sostengano nelle vostre “vittorie” e siano al vostro fianco nelle vostre meno positive.”
Adolfo Baratta, arbitro della Sezione di Rossano è stato ringraziato pubblicamente per il suo intervento salvavita effettuato durante la gara Scanzorosciate – Virtus Bergamo.
La conclusione del raduno è stata affidata ad un video gentilmente concesso da Nicola Rizzoli, utilizzato la scorsa estate a Sportilia per il raduno della Can A sul tema del cambiamento: “Se vogliamo puntare in alto dobbiamo rischiare il tutto per tutto”.
FONTE: www.aia-figc.it