Almanacco del Calcio Toscano

Abete: accordo collettivo entro luglio

“Trovare il giusto equilibrio fra volontariato e contratti di lavoro”. É la ricetta illustrata dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, protagonista dell’incontro organizzato dal Coni regionale, all’interno del Festival di Spoleto, alla presenza del sindaco di Spoleto Andrea Sisti, del presidente del Comitato Regionale Umbro Luigi Repace, del presidente del Coni Domenico Ignozza e del giornalista Riccardo Cucchi. In un chiostro di San Nicolò affollato, nonostante un caldo sabato pomeriggio di luglio, sono intervenuti molti rappresentanti delle società dilettantistiche umbre che hanno chiesto lumi sulla nuova riforma del lavoro sportivo e sull’abolizione del vincolo.

Abete, dal canto suo, è partito evidenziando come la riforma sia nata “per sanare un problema che riguardava altre federazioni. In Italia il professionismo era presente solo nel calcio, nel ciclismo, nel basket e nel golf. Così facendo, però, a rimetterci sono soprattutto le nostre società dilettantistiche”. Sotto i 5mila euro di compensi, si parlerà di volontariato. Dai 5 ai 15mila euro, però, sia i collaboratori sportivi che i giocatori dovranno versare contributi. Sotto i 15mila euro niente costi fiscali ma solo previdenziali. Una circostanza accettata obtorto collo dalle società che si stanno adeguando ma con fatica.

“Dovremmo semplificare le cose per aiutare i dirigenti come noi che, dopo la pandemia, sono ripartiti con grande coraggio e invece andiamo in senso contrario” le parole di altri dirigenti. Abete ha preso atto delle considerazioni arrivate dalla platea, sposandole appieno.

“Tenete presente che questa riforma – ha ribadito il presidente della Lnd – noi non l’abbiamo voluta ma subita. É una situazione kafkiana. In questo contesto stiamo lavorando per agevolare quanto più possibile la vostra attività. Da qui ad ottobre ci saranno delle modifiche al decreto legge ed è quelle che attendiamo”.

Particolare attenzione poi all’aspetto del contratto pluriennale: sia per quanto riguarda i giocatori che i collaboratori, infatti, con la riforma, sarà possibile stipulare contratti della durata massima di 5 anni. Entro luglio, inoltre, la Figc stilerà una sorta di accordo collettivo al quale le società potranno fare riferimento.

FONTE: eccellenzacalcio.it