Gennaio 21, 2025

Castiglionese, la scelta è Zacchei

Giocatore bianco-viola per due stagioni dal 2014 al 2016, torna in panchina per sostituire Roberto Fani

Filippo Zacchei torna ad allenare con la Castiglionese, dove ha giocato per due stagioni dal 2014 al 2016

La Castiglionese ha scelto il nome che era nell’aria – a dirla tutta anche già in tribuna domenica scorsa -: per sostituire Roberto Fani arriva sulla panchina biancoviola “El profesor” Filippo Zacchei.
Come ipotizzato dall’Almanacco (leggi qui), è l’ex allenatore del Foiano il nuovo tecnico.

All’esordio subito contro un pezzo di cuore

Il romanzo calcistico della sua ricca carriera sta per arricchirsi di un capitolo ricco di suggestione.
Il debutto di Filippo Zacchei sulla panchina della Castiglionese sarà allo Stadio dei Pini di Foiano, che lo ha visto protagonista prima nella scuola calcio e quindi per sei stagioni da calciatore maturo – con l’intermezzo del biennio 2014-16 proprio alla Castiglionese – e le successive da allenatore nel settore giovanile e infine della Prima Squadra.

“Grande abilità nella gestione del gruppo”

Questo il comunicato appena diffuso dalla società.

Siamo entusiasti di annunciare l’arrivo di Filippo Zacchei come nuovo allenatore della prima squadra. Con una carriera da giocatore ricca di successi e una forte passione per il calcio, siamo sicuri che Filippo saprà guidarci verso nuovi traguardi.
Zacchei porta con sé una vasta esperienza, grande abilità nella gestione del gruppo e nello sviluppo dei giocatori. La sua visione del gioco e la sua dedizione sono in perfetta sintonia con i nostri valori e le nostre ambizioni.
Siamo fiduciosi che con la sua guida, insieme al vostro ineguagliabile supporto, riusciremo a rivivere grandi emozioni e soddisfazioni. Invitiamo tutti a dare un caloroso benvenuto al mister e a sostenere la squadra con ancora più entusiasmo.

Leggi qui l’intervista “io proprio io” di Almanacco con Filippo Zacchei in cui immaginava con queste parole il momento del suo rientro in panchina:
“Quando ho annunciato il ritiro in molti mi avrebbero visto volentieri ancora in campo. Mi ero reso conto che allenare era già diventata come una droga, qualcosa di meraviglioso. Ho cercato di acquisire prima possibile i patentini e iniziare questa nuova avventura. In realtà, dico sempre, non ho smesso di giocare, ho iniziato ad allenare. Spero di avere modo quanto prima di tornare sul campo, in un ambiente con le mie stesse ambizioni”.